Legolas portò la mia mano alle labbra e mi baciò il dorso. Senza staccare un momento gli occhi dai miei. Mi dimenticai come si faceva a respirare, completamente persa negli occhi profondi del principe dell'Ithilien.

"Melda" sussurò come se fosse una preghiera e prima che potessi rendermene conto aveva annullato la distanza tra noi, posando le sue labbra sulle mie. Il mio corpo si risvegliò prepotentemente e mi trovai a baciare con uguale passione le labbra del principe. Per i Valar, non mi ero mai sentita così bene e così viva!

La mano di Legolas affondò nei miei capelli chiari, approfondendo il bacio. Strinsi la presa sulla sua schiena, avviciandolo piu a me mentre sentivo l'altra sua mano salire lungo la mia gamba afferrandomi alla vita e facendo scontrare le nostre intimità. Mi lasciai scappare un gemito mentre un calore impossibile si accendeva nel mio basso ventre.

C'era troppa stoffa a dividerci e ben presto i nosti vestiti giacevano sparsi per la veranda mentre il contatto di pelle contro pelle ci faceva perdere qualsiasi ritegno e pensiero razionale. Ci unimmo lì, sulla veranda sotto le stelle. Senza pensare a chi poteva sentirci o a qualsiasi altra cosa che non fossimo noi due. Fino a quel momento non mi ero resa conto che mi mancasse qualcosa e ora che lo sapevo non avrei mai potuto farne a meno.

Xxx

"Uinien, benedici il nostro viaggio e guidaci veloci verso Valinor. Nonostante abbiamo un nano a bordo" quella fu la mia preghiera quando, la mattina del giono seguente, la nave si staccava dolcemente dalla riva del fiume e iniziava a prendere velocità in direzione del mare.

Oltre ad avere un nano a bordo, quel viaggio era diverso dagli altri per altri motivi. Il piacevole dolore ai muscoli dato dall'attività notturna e dalle capriole che il mio cuore faceva ogni qualvolta i miei occhi incontravano quelli di un certo principe. Quando poi mi baciava o mi stringeva la mano, il mondo intorno a noi cessava di esistere.

Uinien mi voleva davvero bene perché mi ascoltò e tenne impegnato Ossë cosicché riuscimmo ad imboccare la via dritta senza problemi. Tirai comunque un sospiro si sollievo una volta che Tol Eressëa apparì all'orizzonte. Eravamo arrivati. Con un nano a bordo.


Prima di ripartire, ufficializzai il mio fidanzamento con Legolas, sotto la luce delle stelle, in una piccola cala vicino ad Alqualondë. Solo io e lui e i due testimoni necessari: entrambe le nostre famiglie erano ancora sulla Terra di Mezzo.

Il giorno dopo fu uno dei giorni più difficili della mia vita: ripartire ad Valinor per tornare ai Porti da mio padre e riprendere il mio compito di traghettare gli elfi. Ma i nostri tempi erano al termine e i miei viaggi divennero sempre più frequenti. Legolas mi aspettava sempre ad Alqualondë quando arrivavo e passavamo sempre due giorni stupendi prima che io dovessi ripartire. E poi venne l'ora dell'ultimo viaggio. Con noi, sull'ultima barca vi era re Thranduil con la moglie e pochi ultimi ritardatari. Guardai la mia casa scivolare via per sempre con il magone, ma poi rivolsi i miei occhi verso Valinor. Era casa anche quella e lì mi aspettava Legolas.

Dopo il secondo sguardo sospettoso di Thranduil realizzai improvvisamente che Legolas non poteva aver avuto modo di comunicare con i suoi genitori che si era fidanzato e, evidentemente, Thranduil aveva riconosciuto il mio anello.

"Porti l'anello di mio figlio" disse a cena quella stessa sera. Grazie ai Valar c'erano pure Ada e Nana per sostegno morale.

"Sì..." iniziai non sapendo bene come dirglielo. Ada venne in mio soccorso:

"Vostro figlio mi ha chiesto aiuto per costruire una barca per lui e il suo popolo per attraversare il mare. Gli ho mandato la mia Melda"

"Ci siamo conosciuti e...innamorati. Ci siamo findanzati una volta arrivati a Valinor" dissi osservando con molto interesse il mio piatto. Dopo un breve silenzio, che però mi parve lunghissimo, sentii una mano prendere la mia. Alzai gli occhi e trovai quelli scuri e caldi della mamma del mio fidanzato.

"Sono contenta di poterti chiamare figlia" disse con un sorriso dolce. Sorrisi di rimando, rincuorata e lanciai un'occhiata a Thranduil che mi fece un piccolo sorriso divertito e annuì come in approvazione.

Da quel momento le relazioni tra la mia vecchia famiglia e quella nuova furono più distesi, senza formalità e aprofittammo del tempo a borso per conoscerci meglio. La madre di Legolas mi raccontò un sacco di storie imbarazzanti del figlio da piccolo e mi divertii tantissimo fino a che nana non pensò bene di iniziare a raccontare le mie storie imbarazzanti. In quel momenti ebbi voglia di affogarmi. 


L'aria era fresca e profumata quando la mole di Tol Eressëa si alzò dal mare e il giorno dopo scorsi lo scintillare di Tirion su Tuna e sotto il bianco candore di Alqualondë con il suo porto che ci aspettava. 

Eravamo l'ultima barca e una grande folle ci stava riaccogliendo a casa. Una scia di gabbiani ci seguiva, come il velo di una sposta e i cigni ci scortarono all'ormeggio. Era uno spettacolo meraviglioso.

Mentre i nostri passeggeri stavano scendendo a terra, spinta da uno strano impulso mi girai verso il mare aperto e allora la vidi. Uinien emerse dalle acque, era distante, ma non abbastanza per non vedere il sorriso fiero che mi rivolse.

"Bentornata a casa" sentii la sua voce, come lo scorrere di mille cascate, nella mia testa. Poi con l'onda successiva tornò nel mare e scomparve.

"Grazie, lady Uininen. Per la protezione e la guida" pensai di rimando, sperado che le mie parole giungessero a lei. Sicuramente sentiva la gratitudine e il mio amore per lei nel mio cuore.

Ma poi due braccia mi avvolsero, capelli scuri scivolarono ai lati del mio viso e mi ritorvai a fissare gli occhi del principe dell'Ithilien.

"Bentornata a casa" disse parafrasando inconsapevolmente Uinien e posando la fronte contro la mia.

"Bentrovato, amore mio" dissi con un sorriso. Chiudendo gli occhi e inspirando il suo profumo di betulla e foglie appena nate che adoravo.

Poi le sue labbra reclamarono le mie e mi ritrovai a benedire tutti i Valar per la mia fortuna sfacciata.

Eravamo insieme alle nostre famiglie. Eravamo a Valinor. Era tempo di iniziare una nuova vita. 

One Shots da Valinor alla Terra di MezzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora