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Gettai nuovamente uno sguardo allo stage, i ragazzi erano padroni del palco, sapevano come muoversi, sapevano come far venire i brividi; infatti, io ero percorsa da una serie di brividini che mi attraversavano tutta.

Le prove giunsero al termine, Taehyung mi raggiunse con un sorriso radioso.

«com’è andato il tuo primo giorno?» chiese con il fiatone e il sudore che gli imperlava la pelle a causa del caldo sul palco e della sua estrema concentrazione nel suonare.

«davvero bene, è bello stare qui dietro e controllare il suono, il timbro…mi sento parte della band in qualche modo» sorrisi.

«no Dahyun, tu fai parte della band…i miei complimenti, in quanto primo giorno sei stata brava a non fare esplodere nulla» ridacchiò Namjoon raggiungendoci e complimentandosi con me.

«ad ogni modo, sono sicura che al concerto ci farai brillare» continuò Taehyung.

«ma ragazzi, voi brillate già di luce propria, io magari posso solo bilanciare questa luce, che sennò ci farà rimanere ciechi a tutti» risi anche io.

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(Jungkook’s pov)

Quelle prove furono più stancanti del solito, faceva davvero caldo, e le canzoni che io avevamo scelto con la band per quel tour, mi toccavano in punti dell’anima che avrei preferito non toccare, quelle canzoni erano dannate…avrei preferito non averle mai scritte.

Il tema di quel tour, infatti, era: back to beginnings.

Cioè ritorno alle origini.

Perciò avevamo selezionato due canzoni di ogni album, dai nostri esordi fino ad oggi.

Le canzoni scelte erano:
A Heart for two; che avevo scritto quando avevo cominciato a conoscere Laura.
me with you; scritta quando ci mettemmo insieme.
the path of life; dedicata a lei in un periodo in cui stava male.
still a traitor; pubblicata quando scorpii che mi aveva tradito e così tutte le canzoni seguenti fino a shine.
broken heart;
rock star;
shine;
the city;
the sound of music;
only me;

al giorno d’oggi quelle canzoni le brucerei, fanno parte del passato, quel passato che spero non ritorni.

Scesi dal palco e mi diressi nel backstage, accaldato, mi svuotai una bottiglietta d’acqua in testa.

«sei stato davvero forte» mi giunse alle orecchie una voce vellutata, che conoscevo molto bene.

Mi voltai e vidi Soo-Min, una mia amica, a cui ero molto legato.

«Min-Min!» gridai felice correndole in contro e abbracciandola «sei tornata, come stai? Fatti guardare, sei bellissima» sorrisi stringendola a me.

«mi sei mancato kookie, io sto bene, ho preso una pausa dal college, prima degli esami che saranno tra una settimana, tu come stai?»

«sto bene, accaldato, come puoi vedere, ma sto bene» sorrisi «ora che ti ho vista però sono ancora meglio, vieni andiamo dagli altri ragazzi».

La presi per mano e mi avviai dalla band.

Soo-Min era una parte importante della mia infanzia, la migliore, le volevo un gran bene, eravamo molto legati.

Lei era la ragazza perfetta, di buona famiglia, bella, dolce e simpatica.

Aveva solo cinque anni in meno di me, ma sembravamo coetanei, perché Soo-Min era molto matura e precisa in tutto ciò che facesse.

Andammo in hotel, dove incontrammo tutta la band.

JUST US ♡●Jungkook●♡Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ