Capitolo 23: Toc-Toc

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«Tra tre giorni ritornerà a Chicago, dopodiché lo rivedremo solo a Natale. Il sol pensiero mi induce già a sentire la sua mancanza. Sta crescendo così in fretta.»

Jung cambiò canale, sospirando una risata. «Sembrava ieri quando ha iniziato il liceo, invece adesso è maggiorenne e diplomato.»

«Gli stiamo dando la vita che ha sempre sognato. Tutto questo grazie a te.» Cloe gli diede un bacio.

«E a te, amore mio. – Kenneth ricambiò, stringendola forte a sé. – Il tuo contributo all'azienda non ha portato altro che prosperità.»

«Ma che dici? L'azienda è tua.»

«Ma sei stata tu a costruirla, realizzando il nostro sogno. E sono sicuro che Anthony prenderà le tue veci e diventerà un architetto coi-»

Suonarono al campanello.
Sia Kenneth che Cloe raddrizzarono la schiena dal divano per volgere gli sguardi simultaneamente alla porta.

«Aspettavi qualcuno tesoro?» domandò esitante la donna, stringendo la vestaglia che indossava a casa al di sopra del pigiama lungo.

Jung abbassò il volume della televisione e si mise in piedi. «No...Non aspettavo nessuno. E poi perché non hanno suonato al citofono davanti al cancello?»

Cloe realizzò a quelle parole e si strinse nelle spalle, rannicchiandosi con un leggero timore, specialmente quando notò che il marito aprì il cassetto del mobile del soggiorno per prendere una pistola; ladri? Aggressori? Chi poteva suonare al campanello come se nulla fosse nel tardo pomeriggio? Si incrociò con gli occhi di Charles; gli disse in silenzio di andare in cucina, avendo ormai sceso tutta la rampa di scale incuriosito, e di non uscire per nessuna ragione. Il ragazzo dagli occhi lievemente a mandorla annuì, e camminò nell'altra stanza, senza smettere di osservare il padre, il quale tolse la sicura dall'arma e si appostò davanti alla porta d'ingresso. Cloe indietreggiò verso le scale che l'avrebbero condotta dal piccolo Anthony.
Kenneth si sporse per controllare dallo spioncino, rimanendo a dedita distanza per non far intendere a chi lo stava aspettando di essere proprio lì accanto a lui, separato solamente dalla porta.
Tuttavia i suoi occhi scuri non videro nulla, se non l'entrata che dava al giardino e al sentiero per il cancello. Anche da lontano non intravide nulla di sospetto. Ma qualcosa puzzava e non gli dava pace. Col fiato alla gola, tese la mano sulla maniglia e aprì leggermente la porta. Si sporse, in cerca di qualche spiritoso in attesa delle sue escandescenze per averlo disturbato.
Se non fosse che registrò degli strani movimenti provenienti ai lati, lungo le mura accanto alla porta, zone che non potevano essere intraviste dallo spioncino.
Fucili si protesero lungo l'entrata e Kenneth capì di essere stato incastrato.
Fulmineo si voltò alla sua destra, mirando a quello che si rivelò essere un soldato molto alto e dai riflessi pronti, molto più di quel che si aspettava. Il suo polso venne ghermito all'istante, cosicché la pistola puntasse verso l'alto e il proiettile sparato si conficcasse sul tettuccio dell'ingresso. Un segnale che rimbombò per l'intero perimetro della villa e che mise in allarme Cloe e Charles. La prima urlò e corse subito per le scale, affinché raggiungesse il piccolo Anthony per metterlo al sicuro, il secondo si rifugiò in cucina, guardandosi intorno in preda all'agitazione.
Kenneth rimase pietrificato sul posto, a fissare gli occhi color nocciola del soldato del Navy SEAL che aveva smorzato il suo tentativo con una freddezza e semplicità tale da puntargli con una sola mano, quella libera, la canna del fucile sul fianco.
Una cosa era certa: non avrebbe dimenticato il volto di Dave Morrison tanto facilmente.

**

Dave assottigliò gli occhi dalla stizza al vedere Kenneth Jung, il famoso e rinomato Kenneth Jung, tremare come una foglia al di sotto della sua presa. Eppure, sebbene il linguaggio corporeo traducesse la sua paura, il viso era rimasto nervoso, a testa alta per sfidarlo; nulla che gli avrebbe impedito di proseguire con il compito. Con uno strattone netto, la presa sulla pistola cedette e gli girò il braccio per bloccarglielo dietro la schiena.

OPERAZIONE YWhere stories live. Discover now