20~verità

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"È tutta colpa tua Ethan.."

"Ma ti rendi conto di ciò che hai fatto? Hai stuprato una ragazza!."

"Vergognati"

Queste furono le ultime parole che mi sentii dire dai miei genitori prima di mandarmi via.

Ed ora quelle parole mi frullavano in testa mentre correvo via da quella stanza impregnata di sesso.

Avrei voluto spiegargli che non ero stato io,che io ero una vittima ,non uno stupratore.

Ed ora,quelle stesse immagini di quella sera al parco con Laura mi circondavano la mente impedendomi di respirare .

Nessuno era a conoscenza di ciò,neanche i ragazzi.

Mi ero sempre vergognati di raccontare la mia fragilità.
Mi consideravo un uomo fragile,pieno di complessi e molto strano.

Non volevo raccontarlo a Mia,cosa avrebbe pensato di me?

Corsi in bagno ,chiusi a chiave la porta e mi lavai il viso con acqua gelata ,pregando che quella figura andasse via.

<<Cazzo...>> Sussurrai.

Alzai il viso e allo specchio ancora quel volto.

Ancora quei capelli ondulati biondi,quel viso che sembrava limpido e quella meschinità nei suoi occhi.

<<Cosa vuoi da me Laura?>> Gridai, e lei dallo specchio sorrise.

<<Sfinirti,averti,distruggerti,scegli tu>> mi disse.

Non ero un tipo violento ma  in quel momento,credetemi se vi dico che non ero Ethan torchio che conoscevate.

Tirai un pugno allo specchio, talmente fort da romperlo e farmi sanguinare le mani.

Quel giorno, forse ,tirai più pugni io che un pugile.

Continuai a piangere e urlare ,sperando  che quei ricordi andassero via.

Speravo che quella sera si cancellasse dalla mia mente.

<<Ethan...>> Sentii sussurrare dalla candida voce di Mia.

Non avevo il coraggio di risponderle,cosa avrebbe pensato di me?

<<Hey,che succede?>> disse ancora.

Mi avvicinai alla porta ,poggiando la testa su di essa.

<<Mia,vorrei che tu fossi qui>> ammisi ,con una lacrima che ancora cadeva

<<Aprii la porta e potrai fare ciò che vuoi>>

Le diedi ascolto,aprii la porta e mi fiondai tra le sue braccia.

Singhiozzavo ,piangevo ,mi disperavo.

<<Hey,shhh>>disse e mi portò fino al divano che distava poco.

Ci sedemmo e Mia poggiò una mano sulla mia gamba che tremava.

<<Che succede?>> Mi chiese,ed io la guardai.

<<Ricordi.. >> risposi soltanto ,prima di sdraiarmi con la testa sulle sue gambe nude.

<<Come credi che abbia capito cosa ti ha fatto Micheal?
Come credi che abbia capito che ti ha violata?>>

Lei mi guardò stranita.

<< Non l'ho mai detto a nessuno,ho sempre affrontato i miei mostri da solo,per non essere un peso per qualcuno.

Quindi,se mi ami davvero,non dire nulla a nessuno . Soprattutto ai ragazzi. >>

Non potevo credere di essere riuscito ad ammetterlo.

<<Quindi,tu....>> Disse con voce affogata mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime.

<<Non voglio che tu pianga>>

<<Non sto piangendo...>> Mentì.

<<Hai saputo davvero accarezzarmi l'anima Mia,ed io questo non lo dimenticherò mai>

E un attimo tornò tra le pareti della mia mente quella discussione con mia madre.

<<FAI SCHIFO,E PENSARE CHE NON HAI DETTO NULLA ,FACEVI LA PARTE DELLA VITTIMA ,QUANDO IN REALTÀ IL MOSTRO ERI TU!,TU NON SEI MIO FIGLIO!>>

quelle parole mi fecero male in un modo che non so descrivere.

<<C'eri tu quando quelle mani mi percorrevano il corpo?

C'eri tu mentre quella mano mi toccava distruggendomi?

C'eri tu mentre gridavo dal dolore?

C'eri tu mentre chiedevo un briciolo di pietà,solo un momento per poter prendere aria?

C'eri tu mentre mi curavo le ferite causate da quella violenza?
Dimmelo?!
C'eri?>>

Le dissi ,con gli occhi talmente rossi da sembrare fatto.

<<Ormai non ti credo più,prendi le tue cose ,e vai via>> finí prima di uscire dalla mia camera.

<<Ethan...Hey.>> tornai in me dimenticandomi per un attimo di quella sera.

Mia era lì ,che mi guardava e mi accarezzava i capelli facendomi sentire protetto.

<<C'è un antidoto per dimenticarlo?>> Le chiesi.

Eravamo sotto lo stesso cielo ,io capivo lei e lei capiva me.

Nessun altro poteva capirci.

<<No piccolo,non c'è un antidoto...
L'unico modo che esiste per dimenticarlo ...è conviverci....>> Mi accarezzò ancora i capelli ed io chiusi gli occhi.

La vedevo ovunque.

Quella scena era sempre con me.

Mi ero sempre chiesto come avesse fatto a fingersi vittima dopo tutto quello che aveva fatto.

Non potevo ribellarmi,non potevo.

Non potevo perché non ero così.

Ma ,sarei mai riuscito a dimenticarmi di lei? Di quella sera? Di quella violenza?

~Fine Line~ //Ethan Torchio\\Where stories live. Discover now