22~distruggere 🔴

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Avete presente quella sensazione di cadere nel vuoto?
Quella sensazione che vi porta la nausea?
Quella sensazione che mi fa sentire deboli, molto, ma molto deboli?
Bhe, in quel momento, era toccata a me. Mentre osservavo il viso di Ethan, sentivo che dentro di me qualcosa non andava.

Mi sentivo persa, come se fossi rinchiusa in una bolla.
Scappai via da lì, per impedire ad Ethan di vedermi in quello stato.
La mia fronte sudava, il mio volto prese un colorito biancastro e non riuscivo a respirare.
Andai in bagno, chiusi la porta e mi chinai verso il water per vomitare.
Erano giorni che andava avanti così.
Avevo del sanguinamento vaginale abbondante, Inappetenza, sonno e nausea. Sapevo benissimo che fosse una conseguenza del cancro, ma non volevo pensarci. Non volevo fare preoccupare i ragazzi.

Non volevo fare preoccupare lui.
Ma era diventato quasi impossibile nascondergli qualcosa.
Io volevo comunque evitare di parlare dei miei problemi per non disturbarlo. Aveva la band a cui pensare, non poteva pensare a me. Ma in quel momento, in quel momento avrei voluto averlo accanto, per fargli capire che stavo soffrendo, per fargli capire che mi stavo distruggendo.
*Toc toc* sentii bussare.

<<Occupato>> dissi schiarendomi la voce. Non pensai che la porta non era chiusa, continuai a vomitare.
Il mio corpo si stava distruggendo, lentamente.
<<Mia.>> Sentii qualcosa sulla mia schiena e capii subito che si trattava di Ethan. Lo guardai per un momento e il suo viso diventò cupo.

Restammo in quella stanza a fissarci per molto tempo, troppo tempo.
<<Mia...>>sussurrò
<<Si?>> Dissi fragile, chiudendo gli occhi. <<Tu, stai morendo, Vero?>>
Quella domanda mi ferí profondamente.

Non sapevo cosa rispondere.

<<Stai andando via da me, vero?>> Chiese ancora mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime. <<Ethan...>> Dissi, cercando una risposta a quel dolore. <<Non devi dirmi bugie, stai morendo? Mi lascerai solo?>> Mi strinse la mano mentre il suo corpo tremava come una foglia.
<<Si Ethan. Io sto morendo, e no, non ti lascerò solo, mai>> ammisi, accarezzando la sua guancia e cancellando lentamente quelle lacrime dal suo volto.

<<Io non voglio che tu muoia Mia .
L'ho capito quando mi hai detto che non esiste antidoto al dolore, quando ti ho vista stesa in quella strada, piena di sangue. Quando hai usato le tue ultime forze per baciarmi >>
Sorrisi e un candito bacio finii sulle sue labbra secche.

<<Tu stai soffrendo?>> Mi chiese.
<<No, no piccolo. L'ho già sopportato una volta, lo sopporterò anche adesso.>>

Restammo per molto tempo tra quelle 4 mura, solo io e lui.
Ci guardavamo, ed io non avrei voluto nient'altro. Uscimmo da quel bagno ma non vedevamo nulla, era tutto buio. <<Perché hanno spento tutto?>> Chiesi ed Ethan si avvicinò alla porta.

<<Mia, siamo chiusi qui>>  Oh mio dio...non poteva essere.

Presi la mia borsa, che era poggiata sul divano, cercai il mio telefono, lo presi, ma... <<Cazzo!NON C'È LINEA>> esclamai. Vidi Ethan venirmi in contro, con il viso impossessato, forse dal diavolo. Mi prese e mi baciò, sentivo le sue mani scorrermi ovunque.
<<Bhe, sarà la prima volta che farò l'amore su un divano grigio.
Ma c'è sempre una prima volta, no?>> Più lo guardavo e più la voglia di strappargli i vestiti di dosso aumentava.
Lo presi dalla maglietta bianca e lo avvicinai alle mie labbra che lo assaggiarono lentamente.

<<Shh piccola, ora comando io>>

______Ethan_____

<Non parlare.> Dissi freddo sbottonandole i bottoni della camicetta bianca.
La presi in braccio le la buttai sul divano mettendomi su di lei..
Già sentivo la tensione che ci univa, il respiro ansimante, il brivido lungo la schiena e la voglia assurda di averci.

<Ethan...> Le sentii dire gemendo.
Non le diedi retta, tolsi il reggiseno e le strinsi il seno cercando di non farle male.
Qualcosa alzò la mia maglietta bianca, la sfilai buttandola sul pavimento e tolsi la cinta dei pantaloni.
<Non sai quanto ho desiderato questo momento> mi tolse i pantaloni e abbassò i miei boxer, prendendo tra le mani la mia lunghezza.
Le abbassai i pantaloni portando via anche le mutande.
Il suo corpo era meraviglioso.
Le forme erano sempre le stesse, il calore era sempre lo stesso e i movimenti erano sempre uguali.
Le presi la gola e feci aderire la testa al divano entrando senza preavviso.
Ero eccitato ovunque.
Provavo il bisogno di macchiarla.
Spinsi sempre più veloce.

spinsi per l'ultima volta prima di uscire dalla sua vulva e scivolare con la testa fra le sue gambe.
Leccai le sue parti intime come fossero un gelato, il sapore del suo sesso era squisito. Affondai tre dita.
Per me non era ancora finita, dovevo portarla al pianto.
E quando mi avrebbe chiesto in lacrime di fermarmi, avrei continuato ancora più veloce.

_____________

Eravamo l'uno accanto l'altro, ci guardavamo. I nostri vestiti coprivano le nostre intimità. Meglio di un ritratto.
<<Ti amo Ethan, e sarà così anche se dovesse esistere un'altra vita>>
Quanto amavo quel bel faccino, ma forse, la quiete stava per finire.

~Fine Line~ Vol.1  //Ethan Torchio\\Where stories live. Discover now