12~Passato doloroso...

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(questo è un capitolo in cui parlerà Vic. Per suo rispetto cambierò il nome di sua madre Jeanette con Emma e non metterò la data della sua morte sempre per rispetto. Ci tenevo a precisarle🫶)

Pov Vic:

Tutti mi chiedono di essere forte,ma come posso esserlo.
Tutti mi chiedono di non piangere ,ma come posso non farlo ,guardando mia madre Emma stesa su quel dannato letto.

Era morta.

Un cancro bastardo le aveva divorato il corpo.
Il cancro l'aveva portata via da me.

<<Piccola mia>> disse con un filo di voce ,mentre le somministravano altri farmaci per tentare di salvarla,di tenerla in un vita almeno un altro po'

<<Mamma ..>> sussurrai.

Non piangevo,conservavo le mie lacrime per non farmi vedere triste.

<<Non piangere ti prego>> mi disse con la sua mano calda che accarezzava il mio viso.

<<Sii forte. Io mi fido di te. E sappi una cosa...>> sussurrò in uno dei suoi ultimi respiri su questa terra.

<<Cosa mamma?>> sussurrai anche io mentre le accarezzavo la testa.

<<Non ho mai mangiato carbonara più buona della tua>> ammise provando a ridere.

Risi ed una lacrima mi rigò la guancia.

<<Se resti con gli occhi aperti ,te ne cucinerò altre 100>> dissi sperando che i suoi occhi non si chiudessero,sperando che il suo respiro non terminasse.

Avrei voluto donarle tutto il mio ossigeno. Donarle tutte ciò che le serviva.

Avrei voluto più tempo per lei.

Avrei voluto più uscite ,più compleanni,più abbracci insieme a lei.

Ma quel giorno ,mia madre andò via,per sempre,da me.

Avevo paura di affrontare il mondo senza di lei.

Avevo paura di ciò che mi aspettasse al di fuori di quelle mura.

<<M-mamma ,no>>tirai un urlo talmente forte ,da attirare anche Thomas che si trovava fuori.

Si avvicinò a me,e mi mise le mani sulle spalle.

<<Vic..>> disse con voce spezzata.

Ma io mi chinai sul corpo di mia madre abbracciandola.

Non volevo lasciarla andare.

Doveva tornare da me.

<<No,no,non pu-o>> sussurrai ma la forte presa di Thomas mi avvolse il braccio tanto da farmi voltare in lacrime verso di lui.

Mi abbracciò ,ed io lo strinsi piangendo.

Eravamo così piccoli,ma con tanto dolore all'interno.

<<Thomas,lei..>> spezzai quella frase.

<<Shh,piccola...>> Mi posò un bacio candido fra i capelli e mi convinse ad uscire da quella stanze per evitare che mi facessi ulteriore male.

Non potevo crederci.

Avevo perso la cosa più bella della mia vita,la perla più rara che possedessi.

Ed era un dolore,incolmabile.

Non so spiegare la sensazione di quella "pugnalata".

Thomas mi portò alle macchinette e mi prese una camomilla che non bevvi.

Che senso avevo a questo mondo se la persona più importante della mia vita era volata via?

<<Bevi piccola ti prego>> disse Thomas cercando il mio volto che guardava il pavimento, costantemente.

I giorni seguenti alla sua morte furono una merda.

Non trovavo il mio posto nello spazio ,a casa.

Come avrei fatto senza di lei?.

Thomas fu l'unico a starmi vicino ogni istante, cercando nel suo piccolo di non farmi mancare nulla , soprattutto l'affetto.

Dormiva in camera mia,suonava in camera mia ,restava con me durante i temporali.

Il giorno del funerale di mamma non so come descriverlo.

Forse perché non ricordo granché.
Ero stremata dal dolore,dalle lacrime e dal senso di colpa.

Vedevo quella bara calarsi nel terreno.
Vedevo mio padre ,mia nonna ,mio fratello piangere.

Mia sorella per fortuna era ancora piccola.

Dico per fortuna perché ,come puoi spiegare il dolore ad una bambina?

Con quale coraggio glielo spieghi?.

<<Vic...>> La voce di Ethan mi vece sobbalzare.

Ormai erano notti che sognavo sempre quei momenti.
Sudavo,piangevo ,ma volevo che nessuno mi sentisse ,per non recare dolore anche a loro.

<<Eth...>> Dissi affannata.

Lui mi guardò,con qualche lacrima che cadeva veloce e mi abbracciò.

<<Dovresti dormire Ethan.. tra poche ore hai l'intervento...>> Gli dissi,ma scosse il capo in segno di no.

<<Non riesco a dormire Vic... Mi manca,mi manca troppo. E se in quella sala ,dovesse succederle qualcosa ,io non me lo perdonerei>> ammise prima di stringere la mia maglietta ancora in lacrime.

Quanto desideravo un amore come quello di Mia e Ethan.

Vivere l'un per l'altro.

Non riuscire a respirare in assenza di quella persona.

Avere il cuore occupato da un solo viso.

Dormire accanto a lei ,accarezzale i capelli e sussurrarle che per lei ruberesti la luna ,che per lei scriveresti un libro,che per lei moriresti.

<<Non le dò ciò che merita Vic,e ho paura che possa andare via da me. Che possa lasciarmi solo nel mio buio.>>

Lo strinsi ancora più forte per molto tempo.
Senza accorgermi che si era addormentato tra le mie braccia.

Era stremato dal dolore,dai sensi di colpa e dalla mancanza.

La mancanza di Mia lo stava portando a diventare diverso.

Si chiudeva in se stesso e restava solo.

Ma sarebbe stato in grado di sopportare ?

Di sopportare tutto il dolore che anche io avevo sopportato?.

Chi gli avrebbe detto che sarebbe stato insopportabile ?
Impossibile?
Stremante?
Distruggente?

Chi l'avrebbe difeso dalle notti insonni?

Sarei stata in grado di consolarlo ? Senza farlo sentire come mi sentivo io?

Io mi sentivo vuota.

Senza senso.

Senza qualcuno da poter amore.

Forse perché non lo volevo .

Non volevo che qualcuno assorbisse il mio dolore.
Non volevo che qualcuno facesse parte dei miei incubi.
Non volevo amare.

E se un giorno fosse successo ,l'avrei avuto a modo mio.

Senza limiti ,senza vergogna ,senza impegni.

Senza i miei mostri.

~Fine Line~ //Ethan Torchio\\Where stories live. Discover now