13~ Perché ti amo...

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Pov Ethan

Erano le 8:35 ed era arrivato il momento di andare in ospedale.
Avevo paura, ma il solo pensiero di salvare Mia mi faceva sentire bene.
Entrai, feci gli ultimi esami e mi portarono in una stanza, dicendomi di spogliarmi completamente e di vestirmi con il camice che mi avevano lasciato sul letto.
Feci come detto, coprendo i miei capelli con una cuffietta verde.
Misi il camice e mi stesi a letto fissando il soffitto. Ad essere sincero...mi sentivo molto a disagio con addosso quel camice.
<<Chissà se ci sarà>> dissi, sussurrando a me stesso.
Passarono molti minuti e dopo un po' un medico entrò nella mia stanza.
<<Allora signor Torchio, ora la portiamo in sala operatoria.
Accanto a lei ci sarà la ricevente del suo rene. Vuole chiedermi qualcosa prima di iniziare?>> Disse, sistemandosi gli occhiali sul naso.
Scrisse qualcosa sulla sua cartella e mi guardò.

<<Si...avrei qualcosa da chiederle>>dissi guardandolo.
<<Vorrei tenerle la mano... Dico a Mia. Io resterò sveglio, giusto?>>

<<Si, resterà sveglio, ma non vedrà nulla e chiaramente non proverà dolore>> affermò.
<<va bene, allora vorrei tenerle la mano>>
Il medico mi sorrise e scosse il capo in segno di si con un sorriso stampato in volto..
Uscimmo da quella stanza e ad aspettarmi c'erano tutti.
<<Ethan, lì dentro non fare cazzate. Devi suonare con noi e poi, se dovesse succedere qualcosa sia a te che a Mia, noi...>> disse Thomas stringendomi la mano. Era sempre dolce con me.
Sorrisi, e vidi il mio letto avvicinarsi a quella sala.

Avevo paura . Ma l'avrei vista, questo era importante. Mi era mancata un tutto per tutto, la mattina appena svegli, a pranzo, le sue labbra candide, i suoi occhioni verdi. Era lei a darmi la felicità, quella felicità che avevo cercato di accantonare per tanti anni, sperando di non provarla più.
<<Bene Ethan, ora entriamo.>>
Entrammo e la vidi lì, stesa su quel lettino girata su un fianco.
Il suo volto era scavato, stanco, bianco. <<Ma che cazz...>> Sussurrò incredula, come se non mi avesse mai visto.  <<Shh...lo so, so quello che stai per dirmi, ma ora non si torna indietro.>>
Lei mi guardò, e i nostri letti si unirono, lasciando spazio a noi, solo a noi due.
<<Sei uno stronzo Ethan Torchio>> disse prima di notare una lacrima.
Aveva una specie di tubo nel naso che le permetteva di respirare.
Le sue braccia erano nude, coperte da un lenzuolo verde.

<<Quindi sei tu? I-io ti sto portando via un rene ?>> Disse come impanicata, mentre il dottore si avvicinò a me e mi girò di lato per poter anestetizzare la schiena.
<<Non me lo stai portando via, sono io che te lo sto donando. E so che non sei d'accordo... Ma ora vorrei solo che mi tenessi la mano e che mi rassicurassi>> buttai fuori tutta la paura di quel momento. Potevo fingere di essere forte, ma non ero mai stato bravo a nascondere, a mentire.
Lei mi guardò, con sguardo quasi da madre, con uno sguardo che calmò in un attimo tutta la paura che avevo, con uno sguardo che mi attraversò il corpo, il cuore, e mi accarezzò la fronte. <<Andrà tutto bene piccolo>> sussurrò prendendomi la mano.

Sentii l'ago pizzicarmi la pelle.
E da lì, era come se non sentissi più la schiena. Stavo facendo la cosa giusta?
<<Ho paura>> mi disse chiudendo gli occhi per non percepire il dolore di quella puntura .
<<Ascoltami...>> Le azai il viso e le sorrisi.
<<Immagina noi, in quello studio... Mentre suoniamo quella melodia. Io che ti guardo e il tuo corpo che si muove con il basso. Immagina noi su quel tetto a mangiare una capricciosa, rigorosamente senza carciofi e con doppio prosciutto, a sporcarci il naso di cheesecake...>>

Lei Rise forse ripercorrendo quei ricordi . Quei ricordi, erano l'unica cosa che lasciavano la mia mente libera dai Se e dai Ma...
Passammo 4 ore in quella sala, i medici asportarono il mio rene e ora, dovevano solo impiantarlo dentro Mia. <<Mia...>> Sussurrai e lei mi guardò subito. <<Ti voglio.>> Le sussurrai e le sue pupille si spalancarono. <<In che senso?>> Disse. In che senso? Nel senso che la volevo, in tutti i sensi.
Senza andare troppo oltre, senza sesso, senza fare l'amore, se è questo ciò che stava pensando. Si, forse mi sono espresso male, ma la volevo...

Ma semplicemente amandoci, perché è così che va avanti il mondo.
Il sesso, non era cosa per noi, o almeno per il momento.
Non facevamo parte di quella fetta di gente . Non volevano scopare, ne sussurrarci "porcherie".
Non avevo bisogno di invadere il suo corpo per farle capire quanto l'amassi...
<<Nel senso che... Voglio amarti, voglio amarti con tutto me stesso.
Voglio amarti, fino ad impazzire.. >
Lei mi accarezzò la guancia e mi baciò la mano. Io la guardavo, E non so a cosa paragonarla, dire che assomigliasse ad un angelo era scontato, no?

<<Ragazzi, noi abbiamo finito. Siete stati bravissimi. Ora vi portiamo in camera e vi lasciamo riposare >>
Un'infermiera tolse la cannula dal naso di Mia e dal mio e ci portarono in camera. <<Mi tieni la mano?>> Chiese, ed io senza parlare gliela strinsi.
Uscimmo da quella porta gigante e ad aspettarci c'erano Damiano, Thomas e Vic . <<Eccoli i piccioncini>> esclamò Damiano avvicinandosi a mia e tirandole un pizzicotto sulla guancia.
<<Ethan stai bene?>> Thomas su avvicinò a me e mi guardò, tirandomi un pizzicotto sulla guancia.
<<Si, ora dobbiamo riposare >>.
Ci portarono in stanza e Mia mi guardava soltanto.bIo le sorridevo,ero girato di lato per cercare di accantonare il dolore di quella cicatrice. Ma lei era lì, che mi guardava e che mi sorrideva.
<<Perché mi guardi così?>> Le chiesi ridendo . <<Perché sei la cosa più bella che io abbia mai visto>> allungò la mano aspettando che gliela stringessi . <<Tu sei la cosa più bella di questo mondo amore mio>> le sussurrai spostandole una ciocca di capelli.
I nostri letti erano così vicini da avvicinare anche i nostri cuori .
Erano l'uno difronte all'altro, immobili.
Battevano in contemporanea, ma forse il mio andava più veloce.
D'altronde...
Ogni volta che la guardavo mi veniva la tachicardia. Era bella e dannata, forse più dannata che bella .
Era lucifero.
Era una dea.
Era tutto il mio modo quella ragazza, ed ero così innamorato di lei.
Ero così ossessionato da quegli occhioni verdi, dai suoi capelli rossastri e dalle sue lentiggini.

<<Vorrei solo che questo non sia mai successo...>> Disse guardando il pavimento. Che voleva dire?

~Fine Line~ Vol.1  //Ethan Torchio\\Where stories live. Discover now