125.lasciare un segno

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Charles' POV
Apro lentamente gli occhi e vedo la stanza girare un pochetto.

Che serata che è stata ieri... tra la vittoria, il 'sì' di Andromeda, l'afterparty, la nottata di fuoco e quel poco (tanto in realtà) di champagne in circolazione, non riesco a collegare col mondo così in fretta.

Il sole batte nella stanza (sì, ci siamo dimenticati di abbassare le tapparelle perchè, ecco, avevamo altro da fare) e la irradia tutta quanta.
E' una bella giornata dopo una domenica piena di sorprese.

Giro a guardare mia moglie, perchè finalmente posso darle questo nominativo (circa), ed è semplicemente stupenda.
Ora avremo una bella gatta da pelare per tutti i preparativi, ma non vedo l'ora di farlo.

E' tutto troppo fiabesco per essere vero... non credevo che un essere umano potesse provare così tanta gioia in un solo momento.

Guardo l'orologio e sono già le 11. Abbiamo dormito un bel po' e abbiamo un pranzo programmato con tutta la squadra tra due orette.

"Amore? Mi sa che è ora di svegliarsi" dico accarezzandole i capelli dolcemente.
"Mh, 5 minuti" dice girandosi verso di me e aprendo poco poco gli occhi.
"Buongiorno" dico dandole un bacio.
"Buongiorno amore. Come mai già sveglio?" dice stiracchiandosi un po' per cercare di collegare con il mondo.
"Troppa adrenalina in corpo e comunque guarda è tardi. Sono già le 11"
"Il pranzo è alle 13, quindi potevamo dormire ancora un'ora" ed ecco che mi si avvinghia e richiude gli occhi.
"Forza didi, abbiamo una doccia da fare e la stanza è un po' un casino dopo ieri"
"Prima scendiamo giù a bere un caffè?"
"Questo comporta ad alzarti mia cara" mi tolgo le coperte di dosso, scendo dal letto e mi stiracchio per bene.

"Hai una bella schiena sai?" dice mettendo le mani dietro la testa.
"Grazie amore, me lo dici spesso" dico ridendo.
"No però sono seria. Ti sta bene"
"Ok alzati che stai sparando minchiate" si toglie le coperte di dosso e me la ritrovo davanti come mamma l'ha fatta.
Charles controllati che è mattina.

"Nulla da dire, anche te sei bellissima" ci diamo un altro bacio del buongiorno e ci diamo una sistemata per scendere giù al bar e bere un caffè.
Meglio che non entri nessuno in camera nostra finchè non sistemiamo noi due cose.

"Cazzo che animali che siamo" dice chiudendo la porta della stanza e mettendo il cartello "Do not disturb".
"Diciamo che ieri sera volevi fare tutto tu, quindi ho lasciato fare alla capa"
"Si è già capito chi comanderà"
"Solitamente sono io quello che prende il sopravvento, quindi attenta a non incartarti da sola" la prendo per mano e do un bacio sull'anello.
"Quasi non ci credo" dice poggiando la testa al mio braccio.
"Non sai l'ansia di perdere questo anello. Andrea ha sudato più in sta settimana che in tutta la sua vita"
"E' stata una buonissima cassaforte. Se lo avessi tenuto tu lo avrei trovato da qualche parte"
"Per questo gliel'ho dato"

Arriviamo giù al bar e troviamo qualche altro pilota nella nostra identica situazione.
"Buongiorno" dice a Pierre e Kika, seduti a fare colazione.
"Piccioncini" si alzano e ci danno un abbraccio. Scommetto ci abbiano dato dentro anche loro.
"Allora? Stanchi?" chiede Kika ridendo.
"Lascia perdere e tra due ore abbiamo pure un pranzo con tutto il team" dice Andromeda ordinando due caffè e un croissant per lei.

Chissà come mai è affamata.

"Non vi invidio -dice Pierre finendo la sua colazione- e mostrami un po' questo anello. Sulla mano è tutt'altra storia" prende la mano di Andromeda ed esamina l'anello... come se non l'avesse già fatto a Las Vegas.
"Sì, in vetrina era bello, ma su di te sta molto meglio"
"Grazie P e mi sta anche alla perfezione"
"I salti della morte per trovare la misura giusta... Carlos stava per andarsene da quanto Charles rompeva" ecco, te pareva che non mi mettesse in imbarazzo.
"Pensa che io dovrò sopportarlo fino alla fine dei miei giorni"
"Sei tu ad aver detto di sì, quindi prendi il pacchetto completo" dico socchiudendo gli occhi e facendole la linguaccia.
"Lo so e non mi dispiace"

Predestinati ||Charles Leclerc||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora