34.mettersi al primo posto

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Non ho chiuso occhio stanotte.
Le parole di Charles sono state troppo potenti per poter dormire tranquillamente come se nulla fosse successo.
Mi sono rigirata un sacco di volte nel letto, ma il sonno non ha mai voluto presentarsi.
Ad un certo punto sono uscita sul balconcino e ho cominciato a piangere silenziosamente, ma senza fine. È accaduto quello che non sarebbe mai dovuto accadere e mi fa male.

Mi fa male perché non volevo causargli tutto questo e fa male perché so che non posso essere indifferente. Non con lui.
Mi piace Pierre.
Ma mi piace anche Charles.
Mi fanno provare due cose diverse, ma entrambe belle.
Io non volevo che accadesse tutto questo... volevo solo lavorare per i fatti miei senza avere nessun tipo di storiella con nessuno. Ma, si sa, al cuor non si comanda e chissà perché la testa non riesce mai ad avere il sopravvento.

Mi sono appena fatta una doccia e, nonostante siano le 6 del mattino, ho deciso di andare a fare colazione e magari fare una passeggiata per schiarirmi le idee.
Stare in camera era uno spreco di tempo.

Prendo un caffè e mi siedo in un tavolo all'angolo della saletta.
Ho lo sguardo assente e continuo a mescolare in quella tazzina, sperando che mi porti risposte.

*conversazione in inglese*
"Ei little woman, come mai quello sguardo assente?" alzo la testa e mi trovo Lewis davanti, in tuta, che mi guarda preoccupato.
"Niente big boy, problemi di cuore" dico facendo un sorriso malinconico.
"Prendo un caffè e poi racconti tutto a papà Lewis" non mi dà il tempo di controbattere.

Io e Lewis, a proposito, abbiamo fatto un sacco di amicizia durante queste gare.
Ci incontravamo sempre nella hall o a colazione e abbiamo cominciato a parlare davvero tanto, infatti siamo diventati amici stretti.
Ogni tanto passeggiavamo insieme per il paddock oppure mi faceva provare i suoi super-mega-iper bei vestiti. Tutti larghi, ma tutti stilosissimi.

"Ok, ora sputi il rospo" dice sedendosi di fianco a me e girando la testa affinché potessi guardarlo negli occhi.
"Un attimo che non ho dormito e devo collegare il cervello" dico strofinandomi gli occhi. Non ho nemmeno trovato la forza per truccarmi.
"Little woman, parla o ti obbligo a farlo"
Lo guardo, leggermente triste e vedo che fa una faccia sofferente. Come se potesse sentire la confusione che ho.
"Bevi il caffè, ti porto in un posto" faccio come mi dice e poi mi afferra la mano.

Salgo con lui sulla macchina e mi porta in un posto molto isolato, leggermente fuori da Melbourne, immerso nel verde.
"Wow"
"Ho scoperto questo paradiso anni fa. Prima della gara vengo sempre qua a meditare e rilassare la mente. Qua non ci sente nessuno, quindi puoi parlare tranquillamente"
Lo guardo e comincio a piangere. Poco, ma piango.
"Nononono little one, vieni qua" e mi abbraccia stretto stretto accarezzandomi i capelli.
"Puoi parlare con me, lo sai vero?"
"Certo che lo so Lew, è solo che è fresca fresca come cosa"

Prendo un bel respiro e parto a raccontargli tutto dall'inizio.
Da quel famoso giorno a Maranello. Devo spiegargli per bene tutto, sennò non capisce la situazione.
Probabilmente parlo per 20 minuti senza mai fermarmi, ma gli faccio inquadrare tutta la situazione.

Poi rilascio la bomba di ieri sera.

Mi giro verso di lui e vedo che ha una faccia concentrata, come per cercare una risposta.
"Non sei sconvolto da questa cosa?"
"Io? Nah. Io è dall'inizio che ho visto qualcosa. Già in Bahrein sapevo che qualcosa sarebbe successo... la chimica è palpabile. Solo non pensavo che Charles avesse il coraggio di fare ciò che ha fatto, soprattutto dopo tutte le cose che mi hai detto"
"Non so cosa fare..."
"Con Pierre?"
"Con tutto. Io volevo solo lavorare e fare la mia bellissima esperienza. Non volevo nulla di tutto ciò. Ho distrutto una relazione, ho distrutto una persona e potrei star per distruggere un'altra persona"
"Non hai distrutto proprio niente e nessuno. Sono cose che capitano, capito? Ora tocca a te capire.
Lascia Charles da parte per un momento e capisci che fare con Pierre. La sincerità fa male, certo, ma è sempre meglio di una menzogna. Mettiti al primo posto Andromeda"
Rimango in silenzio e non dico nulla. Non dico nulla perché so che ha ragione.
So che devo darmi una svegliata.
So che devo mettermi al primo posto.
So di non dover mentire.
So di dover calmare una volta per tutte cosa sta succedendo nella mia vita.
"Mi sembra che tutto mi sia sfuggito di mano"
"Ogni tanto capita di trovarsi in situazioni più grandi di noi. L'importante è non perdersi"
"Ti ringrazio Lewis. Sei un vero amico"

Rimaniamo così, in silenzio, immersi in questo paradiso per un altro po' finché sento squillarmi il telefono.
"Oddio scusami"

Guardo il display e vedo che è Pierre.
"Rispondi, forza" dice sorridendomi.

"Ei P"
"Andromeda, dove sei?"
"Sono con Lewis leggermente fuori Melbourne"
"Oh, come mai?" guardo Lewis nel panico. Che cazzo dico adesso.
"Oh, ma niente in realtà. A causa del jet-lag non sono riuscita a dormire. Sono andata a fare colazione e ho visto che anche Lewis era sveglio, quindi abbiamo deciso di fare una passeggiata" beh dai, più o meno è la realtà.
"Ah okok, nessun problema. Pranziamo insieme al paddock?"
"Certo, però io alle 14 ho una riunione" dico sorridendo.
Nonostante la confusione, io voglio un mondo di bene a Pierre.
"Perfetto, allora direi che alle 12:30 va bene"
"Va benissimo, penso che io sarò già al paddock per quell'ora"
"A dopo allora"
"A dopo"

"Parlagli il prima possibile" mi dice Lewis una volta in macchina.
"Lo farò. Dopo la gara però, non voglio che questa cosa influenzi il suo stato d'animo"
"Fallo quando ti senti pronta"
"Grazie ancora"
"Quando vuoi. Sei sempre la benvenuta al mio box" mi dice sorridendo.
"Ti voglio tanto bene Lew, grazie davvero"
"Te ne voglio anche io little woman. Ricordati che puoi sempre contare sulle parole di una vecchio"
"Ma smettila che non sei vecchio" dico ridendo.
"Ecco hai riso finalmente" e si fa un applauso da solo.

Sono pronta a rimettermi al primo posto.


Angolo autrice
Capitolo un po' diverso a causa della presenza di Sir Lewis Hamilton... io adoro troppo quell'uomo e dovevo mettercelo in maniera sostanziosa.
La nostra bella Andromeda sembra parecchio scossa e papà Lewis tenta di aiutarla... funzionerà?
Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto e ci vediamo alla prossima❤

Predestinati ||Charles Leclerc||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora