*Hope I'm not a disappointment*

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Entrarono nella Sala Grande, camminavano lungo il corridoio e passavano tra i tavoli dei Tassorosso e dei Grifondoro e lei vide anche lui e i suoi amici, gli lanciò uno sguardo ma non lo fece durare troppo, si ricordò quello che aveva detto suo fratello. Arrivati alla fine, in cima ai tre scalini c'era la professoressa Minerva McGonagall che disse

- Adesso vi chiamerò uno ad uno, quando sentirete il vostro nome venite qui e vi sedete sullo sgabello, io vi poggerò il cappello sulla testa e verrete smistati nella vostra casata. Tutto chiaro?- nessuno proferì parola - Perfetto. Fycha Glace- chiamò la donna. Il ragazzino salì e si sedette sullo sgabello, in quel momento gli venne appoggiato in testa un cappello, Meissa avrebbe giurato di vederci una faccia, il cappello iniziò a borbottare e poi gridò

-Tassorosso!- ci fu una serie di applausi, generalmente dai ragazzi della sua stessa casata, poi lui scese dallo sgabello e andò a sedersi al tavolo

-Lizzy Bennett- chiamò la McGonagall. La ragazzina si andò a sedere e ,come all'allievo precedente, le venne posato il cappello in testa 

-Grifondoro!- gridò il cappello. La tensione scorreva nelle vene di Meissa, non voleva essere una delusione, sapeva cosa le sarebbe successo altrimenti.

-Alexandra Cochet- chiamò ancora. Anche a lei venne appoggiato il cappello.

-Corvonero!- strillò di nuovo. La ragazzina si andò a sedere con gli altri

-Torcall MacLeòid- chiamò l'insegnante. Meissa si chiedeva quando sarebbe toccato a lei, e nel frattempo la paura saliva

-Grifondoro!- urlava il cappello. Meissa vide gli occhi della donna sgranarsi, poi un po' incerta chiamò

-Meissa Black- Un brivido le attraversò la schiena. L'intera sala si era zittita ed ora tutti la fissavano. La professoressa si guardava intorno per capire se quello era solo un brutto scherzo.Appena Meissa iniziò ad avvicinarsi si sentirono bisbigli da tutte le parti

-Un'altra Black- sentiva

-Non sapevo avessero una figlia-

-Forse non sono "quei" Black- Meissa si sedette sullo sgabello,tremava, cercò lo sguardo di suo fratello Regulus tra la folla, non traspariva alcuna emozione ma lei sapeva che era agitato quanto lei. La professoressa le appoggiò il cappello sulla testa

-Mhh interessante, molto interessante. Percepisco coraggio, intelligenza ma soprattutto la voglia di non far crollare le aspettative che le persone hanno su di te. Sbaglio?- diceva il cappello 

-Serpeverde ti prego, ti prego- bisbigliava lei

-Mhh, ti svelerò un segreto- disse il cappello, lo poteva sentire solo lei in quel momento, era come se le stesse parlando dentro il cervello - Io ascolto anche le vostre richieste- Meissa sbarrò gli occhi -Serpeverde- gridò il cappello.

 Si alzarono molti applausi dalla casata. La professoressa le tolse il cappello e lei tirò un sospiro di sollievo. Scese dallo sgabello e si diresse verso il tavolo. Si sedette accanto suo fratello ma si girò verso il tavolo dei Grifondoro. E lo vide, lo vide ancora, ormai lei lo cercava. Lui era deluso, le mancava e lui mancava a lei, ma non poteva deludere nessuno, quindi si rigirò cercando di scacciare quei pensieri che, come aveva detto suo fratello, non poteva assecondare mai e poi mai.

Mangiarono e poi i prefetti li accompagnarono nei dormitori. Il suo era nelle segrete del castello, quando gliel'avevano detto si era un po' spaventata ma entrata all'interno ne rimase stupita, tutte le poltrone erano in pelle nera e lucida e alcune pareti erano in vetro da cui si vedeva il fondo del lago. Andò nella sua stanza dopo aver salutato suo fratello e i suoi amici, lì trovò già tutte le sue cose e anche Tau, la accarezzò poi si mise la sua camicia da notte bianca, si spazzolò i capelli e si mise sotto le coperte. Non aveva mai lasciato casa sua prima d'ora, ma sapeva che non le sarebbe mancata. Dopodiché si abbandonò al mondo dei sogni 

The daughter of the Black'sWhere stories live. Discover now