capitolo 20

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Spencer's point of view

Andare in un'università e chiedere se ci fosse un professore di letteratura innamorato di Dante era come andare in una pescheria e chiedere se ci fosse del pesce. La risposta era ovvia, tutti erano potenziali criminali eppure una cosa fece scattare sia me sia JJ.

5 studenti, appartenenti allo stesso corso, proprio qualche ora prima si erano allontanati dall'ateneo per svolgere un progetto extrascolastico con il professore di letteratura.

Inizialmente il preside non si era allarmato, anzi era felice che un professore avesse un rapporto così bello con gli studenti. Eppure quando gli esponemmo il nostro profilo e il caso nei minimi dettagli il suo primo pensiero andò a lui. Il nostro uomo era Steven Castillo e io pochi mesi prima ero andato ad una sua conferenza sulla divina commedia. Come avevo fatto a non arrivarci quel giorno?

La sua ossessione andava oltre a quella di una persona comune, avrei dovuto capire subito il suo lato pericoloso e avrei dovuto tenerlo sotto controllo.

<<si è reso conto che siamo nelle sue tracce e ha deciso di compiere gli ultimi omicidi insieme, dobbiamo sbrigarci>> presi il telefono dalla tasca dei pantaloni chiamando Hotch per informarlo, sapevo dove stava portando quei ragazzi.

Il viaggio di Dante era iniziato nella selva oscura, il loro viaggio sarebbe finito nello stesso luogo. Dovevo chiedere a Garcia se ci fosse un bosco li vicino, uno con una storia oscura.

<<JJ chiama Penelope e metti il vivavoce>> dissi salendo in macchina pronto per partire non appena avessi avuto una meta precisa.

<<pronto?>> quella era la voce di Eve, era impossibile che Penelope rispondesse in quel modo e soprattutto la sua voce l'avrei riconosciuta tra mille <<ehm ciao mi passeresti Garcia?>> anche JJ era visibilmente confusa, solitamente il nostro tecnico informatico non lasciava mai il telefono in costudito quando avevamo un caso, era sempre pronta ad intervenire. <<è andata alla reception per lamentarsi del wi-fi lento, era quasi riuscita a trovare un nome quando è saltato tutto>>

Ridacchiai immaginandomi la scena, quando si arrabbiava diventava tutta rossa in faccia e nessuno la sarebbe riuscita a fermare fino a che non avesse ottenuto la connessione internet nuovamente.

<<appena torna chiedile di cercare se c'è una foresta nelle vicinanze della città e in particolare una in cui c'è un legame con Dante>>  Evelyn rimase in silenzio, mi sembrò di riuscire a sentire il suo cervello elaborare varie informazioni diverse.

<<voi vi trovate in North Carolina vero?>> chiese immediatamente senza aspettare una risposta da parte nostra andò avanti a parlare <<Big Ivy Area, conosciuta come Coleman Boundary. Anni fa è stata tenuta una rappresentazione teatrale della divina commedia>> quella ragazza era fatta di intelligenza pura, JJ si girò verso di me sorridendo. Lo aveva capito pure lei, non solo i nostri caratteri erano compatibili ma anche i nostri cervelli.

Solitamente mi sentivo sempre in imbarazzo, ogni persona mi aveva sempre fatto sentire come se fossi stato io il problema, come se il mio essere intelligente fosse un problema. Eppure con lei non era così, lei era simile a me.

<<è fantastica>> esclamai tappandomi la bocca immediatamente, la chiamata era ancora attiva e probabilmente lei aveva sentito. Eppure fece finta di niente, gliene fui grato.

<<ora dobbiamo andare, grazie mille>> JJ capì al volo la situazione e chiuse la chiamata guardandomi ridendo, ero davvero impacciato con le ragazze.

<<muoviamoci, abbiamo 5 vite da salvare>> accesi la macchina e partii velocemente, era questione di minuti. Prima saremmo arrivati e più alta era la probabilità di trovare ancora quei ragazzi vivi<<avviso Hotch in modo che ci mandi degli aiuti>> probabilmente saremmo dovuti intervenire io e lei, Steven ci aveva già dato la prova di essere un uomo determinato e pronto a morire per la sua causa. Se avessimo aspettato i soccorsi probabilmente gli avremmo solo dato tempo per compiere gli omicidi e per scappare.

Io e JJ ci guardammo e capii immediatamente che anche lei era dello stesso pensiero, anche lei credeva che saremmo dovuti intervenire subito.
<<andiamo>> estrassi la pistola e la torcia dalla cintura, non volevo farmi cogliere di sorpresa. Il bosco era davvero enorme e poteva trovarsi in qualsiasi parte di esso.

Eppure se era talmente fissato con Dante doveva trovarsi proprio nel punto in cui avevano attuato lo spettacolo, perciò fu abbastanza intuitivo seguire il percorso linearmente.

In lontananza udimmo delle voci così ci nascondemmo dietro degli alberi per osservare la situazione e capire come intervenire, dovevamo stare attenti a non farci vedere.

Sussurrai a JJ di seguire il percorso allargando per sbucare dietro le spalle di Steven mentre io sarei andato incontro a lui provando a farlo ragionare e a distrarlo.

Mi avvicinai cautamente all'uomo, egli era seduto su una sedia posta in mezzo al bosco e vicino a lui c'erano i cinque ragazzi legati agli alberi. Ci stava aspettando, perché non li aveva uccisi prima?

<<Steven Castillo FBI. Lancia per terra il coltello e metti le mani in alto>> gridai non appena mi trovai abbastanza vicino da potermi fare sentire

Lui sbadigliò guardando l'orologio <<ci avete messo più del previsto>> disse ridacchiando, se sapeva che lo avremmo trovato perché non aveva cambiato posto? forse il valore simbolico del luogo superava la paura di essere catturato

<<Steven non sei costretto a farlo, sappiamo entrambi che se ti fermi adesso Dante ti manderà in paradiso assieme a Beatrice>> dovevo stare al suo gioco e considerando che pure io ero un amante della divina commedia mi venne abbastanza facile

<<Virgilio? sei te>> spalancai gli occhi indietreggiando, se mi considerava la sua guida avrebbe ucciso anche me.

<<no ma mi ha mandato qui lui>> dissi immediatamente rivolgendogli un sorriso per non far trasparire paura, dovevo risultare convincente

Con la coda dell'occhio notai JJ nascosta dietro un albero, le feci cenno di non intervenire per evitare uno scatto improvviso da parte di Steven.

<<io mi ricordo di te>> i suoi occhi si illuminarono dopo queste parole, si era ricordato della conferenza e in particolare si era ricordato che io ero seduto in prima fila e che gli avevo posto almeno 5/6 domande.

Ero spacciato.

Guardai JJ e lei capì immediatamente. Era arrivato il momento di intervenire, sperai solo che i soccorsi arrivassero il prima possibile.

nightmare |criminal minds|Onde histórias criam vida. Descubra agora