Magic like love

Capitolo 15

Ancora.

Il suono assordante di quella stupida sveglia non vuole proprio cessare.

Mi ammazzerei pur di non uscire dal mio lettino bello caldo.

"Spegni quello schifo G o giuro che ti annego!!"

Anche Aris non sembra essere una tipa mattiniera.

"Agli ordini capitano" dico con fare scherzoso.

Cesso questa tortura e stacco il mio cellulare dal caricatore.

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A volte dimentico che in questo strano mondo il mondo va diversamente.

Sono qui ormai da un paio di giorni ma mio padre inizia a mancarmi, che se il vuoto che ho dentro probabilmente non è solo per uno dei genitori.

La mia mente va subito al suo ricordo.

A lei.

Suoi occhi dolci.

Le sue Paroli calde.

Il suo sorriso.

Smagliante e accecante.

Irei sapeva tirare su il morale a tuti, anche nelle giornate più buie, lei c'era.

Quando entrava in una stanza nessuno riusciva a non notarla.Splendeva come un fiore, era come un'arcobaleno dopo una tempesta.

Riusciva a far guarire anche gli animi più oscuri.

"A che ora hai la prima lezione?"

La voce di A mi risveglia dai miei pensieri.

"Mi sembra di iniziare alle 9, che ore sono?"

Mentre pongo la domanda alla mia compagna mi alzo dal letto.

"G sono le 8:50" mi dice lei con fare preoccupato.

"Come fanno ad essere già le 8:50 avevo impostato la svegli per un'ora prima ieri sera??!!"

Poi ricordo che ieri sera ero così stanca che probabilmente mi sarà scivolato il dito e quindi laverò impostata per un'ora più tardi.

Mi fiondo nella doccia e in neanche due minuti sono fuori e mi sto mettendo la mia bella tuta nera.

Prendo le scarpe e me le infilo al volo.

Saluto velocemente Aris e inizio a correre per i corridoi cercando di arrivare in classe, ma, mi ricordo che come al solito non so la strada.

Mi guardo a destra e poi a sinistra.

Ci sono due strade, cerco di rammentare quale porti alla classe dei discendenti dell'aria, ma nella mia testa frulla il nulla più assoluto.

Decido di lasciare alla sorte la decisione e mi rimetto a correre verso quella di destra e poi svolto velocemente a sinistra.

Sto andando così di fretta che neanche mi accorgo della figura che mi ritrovo davanti fino a quando non gli vado contro.

"Ahia che male, accipicchia, di cosa sei fatto, di roccia?" Chiedo ironica mentre mi massaggio la fronte con una mano.

"Mi lusinghi testarda"

Quella voce, roca, profonda, mi fa percorrere brividi su tutto il corpo.

Alzo la testa, anche se so già cosa mi aspetta.

Mi imbatto nella foresta di quei occhi e mi perdo fra gli alberi.

"Se continui a guardarmi così mi consumerai, sai?"

Distolgo lo sguardo.

"Pompato che non sei altro" borbotto mentre gli passo di lato.

Sto per riprendere la mia maratona quando una mano mi prende il polso.

Non mi serve girarmi per capire chi è.

"Non dirmi che ti sei ancora persa, non è possibile avere un così scarso senso dell'orientamento.Anche un bambino a quest'ora avrebbe trovato la classe"

Lo guardo con uno sguardo trucido

Alza le mani in segno di difesa e sogghigna.

Quel sorriso, potrei guardarlo per ore.

Ma che dici??!!

Mi riprendo in fretta.

"Vieni andiamo in classe" dice tenendomi per il polso mentre inizia ad incamminarsi.

Quel contatto mi sta facendo impazzire, quindi semplicemente lo spezzo riprendendomi il mio polso.

"Per tua informazione, sarei potuta andare anche da sola" dico mentre alzo lo sguardo dritto verso di me

"Quanto sei testarda"

Lo guardo e lui mi fa uno dei suoi ghigni.

Perché deve essere così bello, cavolo, non è possibile.

Però cerco di ricordare che è un pallone gonfiato, cerco di ricordare come ha trattato quel ragazzo in classe e anche la prima volta che l'ho incontrato.

Finalmente ritorno me stessa.

SPAZIO AUTORE

Ehiii ragazzi, come state??

Spero che questa parte vi sia piaciuta, Gea è in questa scuola ormai da qualche giorno, siete pronti a scoprire i suoi poteri??

Fatemi sapere se vi piacerebbe una parte dal punto di vista di Kal

Baci💋

FayryTales🌿