Capitolo 13

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Io e Aris stiamo girando per i corridoi mentre lei mi conduce verso l'aula nella quale mi ha detto che si trovano i discendenti dell'aria.

Non ho paura.

Dopo quello che ho passato veramente poche cose possono scuotermi dentro e farmi provare qualcosa.

Certo, scoprire di questo mondo magico è stata una sorpresa, ma non mi fa paura.

"Siamo quasi arrivate.... Eccoci!" dice Aris.

Davanti a me vedo una enorme porta in legno scuro che delle venature che ricordano il colore blu, un blu intenso.

Sopra alla grande porta spicca uno stemma con rappresentate 3 foglie che sembrano volare. e una scritta

"lux ut aer"

Credo che sia latino, lo riconosco grazie alle lezioni di un corso extra che avevo fatto qualche anno fa, provo a tradurlo ma vengo interrotta da Aris che sta già bussando alla porta.

Una voce maschile reagisce a quel rumore :"Avanti!"

La mia amica spalanca la porta e tutti si girano.

Voci, sento voci e tutti gli occhi di me.

Provo ad essere impassibile e tengo la testa alta.

"Salve professor Gerald questa è Gea, mi hanno detto di lasciarla nelle sue mani, arrivederci"

Dopo di che noto Aris che si gira pronta ad andarsene, ma prima mima con la bocca le parole "Buona Fortuna" dopo di che senti i suoi passi che si allontanano.

"Prego entri pure signorina"

Assimilo le parole e faccio il primo passo, inizio a incamminarmi per la stanza, passo tra i banchi, diversi da quelli del mio mondo, infatti, sono dei tronchi d'albero.Noto molte finestre con avvinghiate delle piante radicanti.

Continuo sulla mia strada a testa alta fino ad arrivare al fianco del professore.

"Piacere di conoscerla Gea, prego prenda posto la in fondo" dice mentre indica un tronco.

Faccio come dice e mi siedo.

Accarezzo il tronco e noto delle incisioni.

Sembrano quasi delle iniziali.

K.F.

Vengo interrotta da una voce famigliare, mi giro dalla fonte da cui proviene e noto Dru.

"Hey prescelta, come stai, è da un po' che non ci si vede?"

Accenno un sorriso.

"Bene, grazie"

"Ti stai ambientando?"

"Possiamo dire così"

"Fifa la tua tuta"

"Grazie"

"Zilder piantala di importunare la nuova arrivata e ascolta" ci interrompe il professore.

"Si signore" dice Dru prima di girarsi.

"Come stavo dicendo" continua il professor Gerald "quest'anno inizieremo il corso di dominazione degli elementi, non sarà una cosa semplice e dovrete fare molta attenzione a voi stessi e agli altri, essere concentrati e sopratutto puntua.."

Il discorso viene interrotto da una porta che si apre.

Non mi giro.

"Grazie per averci degnato della sua presenza signor Field, prego si accomodi"

Sento dei passi che però si bloccano.

Sento una presenza alla mia destra, alzo la guardo e incontro quelle iridi.

Lui.

Abbassa la testa ed ora siamo uno di fronte all'altro.

"È il mio posto, testarda"

Cavolo se è affascinante, quasi faccio fatica a respirare vicino a lui. E poi il suo profumo, sa di fresco, di vita.Mi servo di tutto il mio contegno per non dare a vedere quell'attrazione.

"E chi lo dice?" Sputo fuori.

"Io, non basta?" Dice mentre accenna un ghigno.

Tutti ci stanno guardando.

"Sono sicura che non muori se ti siedi da un'altra parte"

Una risata, riempe la stanza, dentro di me qualcosa si muove.

Irritazione.

"Quanto sei testarda"

"Quanto sei scemo"

Alza le sopracciglia e poi si gira.

"Togliti" dice al ragazzo che era seduto al banco vicino al suo.

Questo subito si alza e va al banco libero che si trovava in prima fila.

"Bene, credo che possiamo continuare.Come stava appunto dicendo che la puntualità è molto importante..."

Mentre il professore parla sento i suoi occhi su di me, cerco di non farne caso e continuo ad ascoltare, anche se un po' distratta.

Magic like loveWhere stories live. Discover now