Capitolo 8

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"Siamo quasi arrivate" dice Aris

"Dove stiamo andando di preciso?"

"Dalla direttrice, la signora Colfion"

"A far cosa?"

"Quante domande, sta tranquilla.A proposito ancora non ti ho chiesto come ti chiami?"

"Gea, mi chiamo Gea"

"Come la dea della natura?"

"Esattamente"

Mille ricordi mi piombano in mente.

"Che nome particolare"

"Già, l'ha scelto mia madre"

Ancora quella sensazione di vuoto mi colpisce all'improvviso.Ma viene subito interrotta.

"Arrivate" mi guarda e noto una nota di agitazione anche suoi occhi.

Ci troviamo davanti a una grande porta di legno antico, scuro. È piena di segni, incisioni la osservo molto attentamente ma la mia attenzione viene tagliata dal rumore di due colpi ad essa.

Sento una voce femminile, autoritaria ma allo stesso tempo dolce, accogliente. Sembra una voce di una donna di mezza età.

"Andiamo"

Aris prende la maniglia e apre la porta, mi fa cenno di seguirla ma io mi sento bloccata, agitata, eccitata.Non penso di aver mai provato così tante emozioni tutte insieme.

Mi faccio coraggio e muovo il primo piede, poi un'altro, non sono ancora entrata.

Risento la sua voce.

"Signorina Breeze, cosa ti porta nel mio ufficio? Non dirmi che vuoi ancora dei crediti extra?"

"No signora, sono qui perchè devo presentarle qualcuno...."

Entro io.

I nostri occhi si incontrano, è come se mi fosse famigliare, come se l'avessi conosciuta.

Come un pezzo mancante del puzzle.

".. di molto importante" termina Aris

Si alza, dalla sedia.

Il suo ufficio è gigante, pieno di vita, di piante.

C'è una libreria gigante piena di libri che ricopre tre delle pareti, mentre la quarta è un vetro da qui si intravedono i vasti giardini della scuola.

Riporto gli occhi sulla dirigente.

Si avvicina.

Il battito aumento, il mio sangue scorre più in fretta, mi manca il respiro.

"Piacere cara, io sono la direttrice Colfion"

La sua voce mi abbraccia, mi coccola, mi sfiora come dei petali di rosa.

Mi guarda con uno sguardo dolce, sembra la persona migliore che esista al mondo.

"Piacere, il mio nome è Gea"

Mi osserva, sembra aver capito, sembra che sappia chi sono.

C'è un silenzio di tomba nella stanza.

Il mio fiato pesante risuona come un urlo.

Rompe il contatto visivo e torna a sedersi.

"Dimmi cara, ti piacerebbe stare un po' qui?"

Continuo a guardarla

"Non preoccuparti della tua famiglia, loro non se ne accorgeranno, qui il tempo passa in modo totalmente opposto.Potresti farti dei nuovi amici e imparare cose"

Mentre lo dice piega la mano in un pugno che riapre con molta eleganza, dal quale esce una fiamma.Sembra molto intensa, ne rimango stupefatta, lo nota.

"Sai potresti imparare a fare anche questo"

"Accetti cara?"

Ho paura, molta paura, ma

"è proprio quando si ha paura che bisogna saltare, cogliere le occasioni"

.Mamma me lo diceva sempre, magari mi stava già guidando attraverso il mio destino.

Non esito neanche un secondo.

"Sarebbe fantastico" esclamo con voce un po' squillante dall'emozione.

"Perfetto cara" ora gira la testa e punta lo sguardo su Aris.

"Ha già una compagna di stanza signorina Brezze?"

Fa segno di no con la testa."Perfetto, penso che Gea potrebbe occupare quel posto vuoto.Le darai una mano ad ambientarsi e a seguire le lezioni.Ora andate, ci vediamo mia cara" mi lancia un sorriso luminoso e rassicurante, faccio lo stesso e io e Aris usciamo dalla stanza.

Mi guarda sorridendo anche lei.

"Benvenuta alla Accademia Magintis"





Ciao a tutti ragazzi. Gea ha appena accettato di frequentare l'accademia.Come andrà a finire? Riuscirà a controllare i suoi poteri? Sarà veramente lei la prescelta? Scopriamolo insieme, se vi è piaciuto il capitolo lasciate una ⭐️ e venite a seguirmi!!!!

Baci

FayryTales🌿

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