XIX

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Deku rimase per un attimo fermo a guardarmi, potevo chiaramente vedere il panico nei suoi occhi.
Sapeva benissimo anche lui che fare sesso senza preservativo non sarebbe PER NIENTE stata una buona idea, per un semplice motivo:

Lui è un omega. Ed io sono l'Alpha che lui ha scelto.

Piccola digressione, per spiegare un attimo questo concetto. Quando un Omega sceglie il proprio Alpha...oddio, sembra la spiegazione che si da ai marmocchi quando chiedono da dove arrivino i bambini, ew, COMUNQUE, quando l'Omega sceglie l'Alpha, il suo intero essere è come "spinto" verso di lui, e, nel caso in cui l'Alpha accetti la scelta dell'Omega, ogni contatto "intimo" si intensifica esponenzialmente, aumentando drasticamente quanto più si ci avvicina al periodo del calore dell'Omega. In quel periodo, l'Alpha, se, ovviamente, non ancora legato, è costantemente spinto a mordere la ghiandola del legame di quell'Omega, per poter solidificare in quel gesto la loro unione, e fondere ad un livello più, come dire, atomico i loro due esseri.
Per ogni rapporto sessuale non protetto durante questo "stato", invece, la possibilità di un apf, cioè un "annodamento con probabilità di fertilità", era più. alta. che. mai.

Non so quanto di tutto ciò fosse una stronzata, o quanto fosse vero. Fatto sta che non avrei rischiato nulla di tutto ciò.

E se già una volta mi aveva mandato in quella specie di rut, avere il mio cazzo dentro di lui, cosparso dai suoi feromoni a diretto contatto, lo avrebbe sicuramente scatenato di nuovo, e a quel punto non so se potrei essere capace o meno di contenermi.

Tornando a noi, la preoccupazione che vidi nei suoi occhi mi fece capire quanto anche lui volesse questo, quanto volesse me, e quanto mi volesse dentro di lui.

Solo questo pensiero era bastato a farmi sentire il corpo di un grado più caldo, costringendomi inconsapevolmente ad aumentare la velocità del mio respiro.
Mi morsi il labbro inferiore, però, per non darlo a vedere.

«I-io non ne ho.. Possiamo fare sen-..»

«No, Zuku...non possiamo»

Socchiusi leggermente gli occhi, vedendo la delusione sul suo viso, combattuto tra la sua palese voglia ed il buonsenso interiore.

Ma non resistetti a lungo, prima di sorridere e poi scoppiare in una piccola risatina.
Lui mi guardò stranito, cercando di capire per quale assurdo motivo stessi ridendo in una situazione frustrante come quella.
Gli baciai la punta del naso, prima di rialzarmi abbastanza col corpo da poter raggiungere le tasche dei miei jeans, che giacevano sul letto, e tirare fuori dalla tasca sul retto il portafogli, dal quale presi, come per magia, un piccolo quadrato di plastica blu lucente.

Quando ebbe finalmente capito la situazione, e cosa avevo appena magicamente tirato "fuori dal cilindro", incrociò le sue chiare braccia al petto, fingendosi offeso, scenetta che durò ben poco, anzi pochissimo, che in un colpo mi prese dalle spalle e mi spinse con le mani indietro sul letto, facendomi atterrare sulla schiena pesantemente.
Rimasi con gli occhi spalancati, sorpreso da quella sua reazione improvvisa, ma poi lo vidi sorridere, in modo quasi...perverso, mentre guardava il mio viso.
Si era appena ribaltata la situazione.

Feci per parlare, ma stavolta fu lui a zittirmi con l'indice, e con l'altra mano mi sfilò via dalle dita la bustina metallizzata del preservativo.

Oh si, cazzo, questo si che era arrapante.

E come se non bastasse, si mise a cavalcioni su di me, sedendosi in modo tale che le sue chiappette morbide e nude premessero proprio sulla mia erezione, ormai paragonabile a marmo puro, che si era automaticamente sistemata su quel solco delizioso che divideva in due metà perfette quel suo culo rotondo, mentre la sua pendeva sul mio ventre, ancora dura, e soprattutto bagnata dei suoi umori.

The Infamous Rut ~ a BakuDeku Omegaverse storyWhere stories live. Discover now