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Era un freddo giovedì mattina, il 16 del mese migliore dell'anno, siccome ci capita il mio compleanno, e come ogni giorno, alle 7:05 ero già in piedi da un'ora, visto che ovviamente era ormai diventata una fottuta routine svegliarsi così presto, tanto che lo facevo anche nei giorni in cui non c'era assolutamente bisogno di svegliarsi presto. Come ad esempio la domenica dopo aver trascorso una serata fuori, una delle poche che mi permettevo, con tanto dei postumi vari che si possano avere, anche se per quelli, per la sbronza intendo, fortunatamente avevo scoperto una soluzione: o darci dentro di flessioni, o darci dentro di mano, non so se mi spiego.

Precisamente, quella fresca mattina
primaverile decisi di trascorrerla facendo un paio di giri di corsa attorno all'area dei dormitori della UA, che era praticamente diventata la nostra casa ormai da tre anni.
Avevo imparato a memoria ogni spazio di quel luogo, sapevo anche dov'era il magazzino degli attrezzi da giardino che usavano per ripulire le aiuole dalle erbacce e per potare le chiome degli alberi in modo tale da avere tutti la stessa stupida forma sferica.
Così come gli alberi, anche i dormitori avevano tutti la stessa forma: tutti a 4 piani, tutti con una pianta rettangolare, tutti con camere singole insonorizzate e con i filtri anti-odore, con tanto di bagni personali e mini frigo, cosa sacrosanta siccome mi permetteva di uscire dalla mia stanza il meno possibile, così dal potermi salvare dal dover passare tempo in eccesso con quelle teste di cazzo dei miei compagni di classe.

L'aria fredda di quel periodo solitamente costringerebbe una persona a dover indossare un giubbotto, o almeno una maglia termica per potersi allenarsi all'aperto e a quell'ora; ma io, da un paio di mesi, stavo allenando il mio corpo a mantenere la temperatura ideale per perfezionare il funzionamento del mio quirk anche con le temperature basse.

Quindi, chiunque non mi conoscesse e mi vedesse passare con solo una t-shirt di cotone addosso, avrà sicuramente pensato che fossi un qualche malato, o qualcuno in preda ad un attacco improvviso di smania da calore: quella cosa che può prendere un Alpha o un beta dopo essere stato troppo pericolosamente vicino ad un Omega in calore, dove la temperatura corporea aumenta a dismisura e ti tufferesti nudo, con le palle in mezzo alla neve per placare quella febbre.
Ma questo è qualcosa che capita al massimo un paio di volte nella vita, o quando sei un giovane Alpha che ha praticamente appena sviluppato le palle, o quando sei davvero deprivato di qualsiasi forma di "affetto" verso il tuo corpo da davvero troppo tempo, come spesso succede ai vecchi stronzi che vanno dietro alle ragazzine, o ragazzini, che schifo.

In entrambi i casi, non mi è mai capitato niente del genere, anche se una volta avevo provato a far scatenare il mio "rut", come lo chiamano loro, così da poterlo sfruttare per accrescere il potere del mio quirk, cioè ma ci pensate? Quel calore febbricitante mi farebbe produrre sudore a profusione, e non sarei mai a secco cazzo. Ma ciò non portò a nessun risultato: o quella biondina omega non sapeva fare il suo lavoro, o io sono un Alpha insuscettibile.

Cassie, Carly, bho non ricordo il suo nome, ricordo solo come si intromise in un discorso mio e di Kirishima, che avvenne in quello che sarà stato il primo anno alla UA, in cui parlavamo appunto del rut, e quella lì ebbe il coraggio di intromettersi per offrirsi volontaria per provocarmelo, inneggiando al fatto che volesse aiutarmi a diventare più forte di ciò che già ero e vanificando sul fatto che fossi il migliore e bla bla bla, come se non lo sapessi.

Inutile dire che le due ore passate a sentire la sua puzza di caramelle gommose e liquirizia, e a vederla saltellarmi addosso, nuda e bagnata come un giornale sotto la pioggia, che mi toccava e leccava, non sia servito ad altro se non a farmi venire la nausea per tutta la settimana seguente, tanto forte da non riuscire nemmeno a toccarmelo io stesso per timore di reimmaginare la scena e la sensazione delle sue dita tutt'altro che aggrazziate sul mio uccello. Da brividi.

The Infamous Rut ~ a BakuDeku Omegaverse storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora