XXVI - La stanza dei quadri

402 21 4
                                    

«Mi sento proprio scemo vestito cosi.» esclamò sconsolato Hurley.

Scott aveva smesso di ridere degli altri quando arrivò il suo turno di vestirsi. Era chiaramente a disagio stretto nella camicia bianca e si sistemava ossessivamente il papillon rosso come un peperone. Nessuno si lasciò scappare l'occasione di prenderlo in giro per ripagarlo con la stessa moneta.

Darren e Austin stavano ridendo a crepapelle perché Xavier, che aveva denigrato tanto il papillon, non era in grado di annodare la cravatta ed era diventato rosso quasi come i suoi capelli, guardandoli in cagnesco. Jude, scuotendo la testa esasperato, si avvicinò a lui, gli strappò i lembi dalle mani e, con sicurezza, iniziò ad annodargliela.

«Oh, Jude, come sei sexy quando fai il nodo alla cravatta, potrei baciarti.» mormorò con tono malizioso abbastanza alto da farsi sentire al di sopra del baccano. I compagni risero di gusto.

Il regista fece un sorrisetto divertito prima terminare il nodo, stringendolo accidentalmente più del dovuto. Foster iniziò a tossire, tirandosi la cravatta per allargarla ma ottenne l'effetto contrario. Jude allora, ridendo davvero, lo aiutò e il ragazzo prese una grande boccata d'aria.

«Stavi uccidendo il vostro miglior centravanti!» esclamò scandalizzato, mettendosi una mano al petto.

Axel, che era sceso da poco ed era rimasto in disparte, si schiarì la voce per attirare l'attenzione dell'amico. «Veramente io sono vivo e vegeto.» ironizzò dandogli un'amichevole pacca sulla spalla.

Sentirono dei ticchettii provenire dalle scale e si voltarono, trovandosi davanti le tre ragazze tutte agghindate.

Jude osservò sua sorella nell'abito rosa confetto e Silvia in quello bianco e verde, poi lo sguardo venne catturato dalla figura di Naomi qualche gradino più in alto.

Il vestito che indossava aveva il corpetto con lo scollo a cuore e la gonna lunga cadeva dritta. Era di un tessuto bianco perlato che si confondeva con la sua carnagione chiara, ma era impreziosito da uno strato di pizzo nero che lo ricopriva per intero e che gli conferiva una nota goth. Aveva lasciato i capelli sciolti sulle spalle e aveva un trucco leggero, un filo di matita e mascara, un accenno di ombretto glitterato che le illuminava lo sguardo, risaltando le iridi nere, accompagnato dalle labbra rosate.

Il ragazzo deglutì rumorosamente e dovette impegnarsi per mantenere un certo contegno. La trovava davvero bella, oltre che tremendamente sexy.

«Wow, siete bellissime.» commentò Darren, ammaliato.

«Davvero fantastiche.» balbettò Tod.

«Basta! La volete smettere di fissarci in quella maniera?» Celia arrossì, lusingata, e riportò Jude alla realtà.

«Però! State molto meglio di quello che credevo!» esclamò Hurley, ricevendo in poco una gomitata da Xavier e uno sguardo assassino da parte di Silvia. Ogni tentativo di rimediare non fece altro che peggiorare la situazione quindi il regista gli suggerì di stare zitto.

Dopo aver squadrato tutti da capo a piedi, constatando di non averli mai visti così belli, Naomi posò lo sguardo su Sharp e arrossì appena: era così diverso, sembrava più fiero del solito, si sentiva pienamente a suo agio nel vestiario elegante e, a differenza di Foster e alcuni altri, lo indossava come se fosse cosa da tutti i giorni. Era molto affascinante e, con sorpresa, decretò che gli occhiali non stonavano nel look, gli conferivano un'aria misteriosa che gli donava. La camicia era leggermente tirata a causa del petto e delle braccia muscolose e i pantaloni di taglio elegante gli fasciavano perfettamente le gambe, si morse il labbro mentre lo contemplava.

«Ragazzi, Mark dov'è?» chiese Silvia, interrompendo il flusso di pensieri della mora. Nessuno seppe rispondere.

«Incredibile, è ancora con Paolo e gli altri.» Naomi alzò gli occhi al cielo, si era pure raccomandata di non tardare e lui si era lasciato prendere.

The Two of Us ~ Jude SharpWhere stories live. Discover now