La chiave

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Chiusi la porta dietro di me, il borsone in spalla e un dolore forte alla testa. Tutto sommato, una giornata come le altre. Salutai i miei genitori e salii dritto al piano di sopra, evitando di menzionare l'accaduto durante l'allenamento per non sorbirmi una ramanzina.

Mi tolsi la giacca e i vestiti sporchi per andare in bagno a farmi una doccia calda.

L'acqua iniziò a sgorgare timida dal soffione, cadde silenziosamente sui miei capelli distrutti, mi percorse il corpo lentamente e si poggiò gentile sul piatto della doccia.

La sensazione del calore che percorreva le linee della mia figura mi faceva sentire meglio e cancellava tutti i brutti pensieri.

Chiusi gli occhi e lasciai che la cascata mi travolgesse il viso, quasi soffocandolo, quasi facendomi scomparire il dolore al cranio.

Una volta uscito mi asciugai e come un bambino dopo il battesimo mi sentii rinato, nuovo. Indossai una comoda tuta da casa e mi misi sdraiato sul letto, circondato da luci fioche e rilassanti. Pochi istanti prima di parlare di nuovo con il mio magnifico ragazzo, colui che mi aveva fatto percepire un grande vuoto data la sua assenza, mi fermai a pensare cosa scrivergli, quali parole sarebbero state migliori per far capire a lui quanto mi fosse mancato durante quell'infinita giornata.

Presi il telefono, sorridente come mai. Scorro sulla schermata di blocco.

*Nessuna notifica recente*

La bocca si chiuse in una smorfia di sorpresa e tristezza. Controllai meglio; come poteva non avermi scritto nemmeno un messaggio durante tutte quelle ore?

Ero sempre più allibito. Iniziai a chiedermi se fosse effettivamente vero che ero 'il suo sole' 'il centro della sua esistenza' perché, se lo fosse stato davvero, lui mi avrebbe scritto almeno qualche frase.

La tristezza si tramutò istantaneamente in rabbia. Le dolci lacrime azzurrine scomparvero per lasciare spazio a quello che era come un fuoco, una furia che trapassava le vene dove scorreva per bucare la pelle ed uscire come fumo da una sigaretta. Tutti i bei ricordi di lui, di noi, vennero offuscati da una fiamma ardente che cresceva e cresceva sempre di più.

Potevo capire che stava male (anche se solo influenza) però non si era degnato neanche di scrivermi qualche misera parola su quella dannata chat. Ero furioso a dir poco. La tranquillità e la pace post doccia erano ormai andate in vacanza.

Io facevo di tutto per lui, dallo stargli vicino, a supportarlo e farlo felice anche quando nient'altro ci riusciva; tutto questo, e molto altro, per Nick e nemmeno un segno di gratitudine.

Mentre tornavo a casa non vedevo l'ora di vedere sul misero schermo del mio telefono una sua romantica notifica; avevo pure fantasticato su cosa avesse mai potuto dirmi, se stava meglio, se stava peggio, cosa aveva fatto, quanto mi amava: nulla di nulla.

La realtà è sempre peggiore del mondo che noi ci immaginiamo, non a caso noi preferiamo restare laggiù, dove ogni nostro desiderio può essere esaudito senza problemi, senza delusioni. Nick, quella sera, era riuscito a deludermi per la prima volta dopo tanti mesi di relazione. Era riuscito a togliermi il pezzo centrale del mio puzzle vitale, facendomi provare un vuoto incolmabile e, dopo avermi fatto sentire come superfluo nella sua giornata, quel buco lasciato dall'assenza del tassello iniziò a non fare più tanto male.

Stavo per lanciare il telefono sul pavimento dalla rabbia, dalla frustrazione, rompere l'unico dispositivo che mi permetteva di tenermi in contatto con il mondo esterno, l'unica via di comunicazione con l'unica persona che, forse, poteva sia rompermi ma anche aggiustarmi.

Avrei voluto dirglielo, avrei voluto fargli sapere come mi sentivo grazie a lui ma, non so per quale strano motivo, non volevo sentirlo, non volevo immaginare la sua voce mentre leggevo i messaggi, il suo sorriso e le tenere fossette. Mi pareva fosse quasi come un vaso di Pandora, una reliquia che dev'essere mantenuta chiusa altrimenti i mali peggiori si sarebbero riversati nel mondo. Avevo paura, timore, che se gli avessi riferito i miei sentimenti, il mio stato d'animo, lui sarebbe andato su tutte le furie e tra noi sarebbe finita.

Sotto la mia alaWhere stories live. Discover now