Capitolo 16:"Sei una persecuzione."

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tratto dal capitolo precedente:
Ebbi l'istinto di appoggiarmi a lei, che non si allontanó anzi, iniziò ad accarezzarmi. La mia testa era poggiata sulla sua spalla, e lei con la sua mano mi abbracciava, quasi coccolandomi. Mi piaceva quella sensazione di tranquillità,era come se fossi in pace con il mondo.

Mi stava iniziando a piacere passare del tempo con lei. Forse mi stavo fidando troppo, insomma l'ho sempre ritenuta una ragazza viziata, ma a quanto pare mi sbagliavo. Non mi ci sono mai avvicinata troppo per questo, perchè avevo dei pregiudizi abbastanza infondati su di lei, che invece è così dolce.
Passammo altri minuti in quella posizione, vedendo un pezzo di un film.
"Ti andrebbe di fare qualcosa oggi?" mi chiese interompendo il silenzio che si era creato. Non era un silenzio imbarazzante però, era piacevole.
"Certo, decidi te." le risposi guardandola.
"So che manca ancora tantissimo tempo a Natale, siamo solo a settembre, ma adoro iniziare a vedere le vetrine dei negozi nel caso in cui ci sia qualcosa di speciale ora. Ti andrebbe di andare in centro insieme?" mi propose.
"Certo" le dissi.
Restammo per quasi mezz'ora a vedere il film, poi ci alzammo,e dopo esserci cambiate, le prestai una maglia, uscimmo di casa.
"Possiamo prendere la metro, così facciamo prima." disse.
"Okay, solo che dobbiamo comprare i biglietti." le dissi.
Entrammo alla stazione e alla macchinetta ne prendemmo quattro, sarebbero dovuti bastare.
"Dai sbrigati altrimenti la perdiamo!" mi esortò mentre correva. Lo sport non faceva per me, quindi mi sforzai davvero tanto per stare al suo passo.
Fortunatamente era quasi vuota, perciò trovammo posto a sedere.
"Scendiamo alla prossima?" le chiesi.
"Sisi" mi rispose.
Uscimmo dalla metro e dalla stazione dirigendoci verso il centro commerciale.
"Allora, da dove vuoi iniziare?" mi chiese.
"Non so, decidi te" le risposi.
"Io adoro le scarpe, quindi direi da lì. Ti va?" mi disse.
"Certo"
Entrammo in un negozio e iniziò a provare tutti i tipi di scarpe che le piacevano, da quelle con il tacco, a quelle basse.
"Alex, guarda chi è entrata" le dissi.
Si girò e si ritrovo a fissare il fondoschiena di Megan.
"Oddio, guarda quanto è bella." mi disse.
"Come sto?" continuò cercando di rimettersi un po' a posto.
"Stai benissimo" le risposi.
"Si avvicina, aiuto" sussurrò.
"Ciao!" disse Megan molto felice.
"Ehy, come va?" le chiese Alex.
"Ciao" risposi io.
"Bene. Come mai siete qui? Fate acquisti?" ci chiese.
"Si, e te?" rispose Alex, con un fare impacciato.
"Si, solo che non ho trovato nessuno che venisse con me" disse.
"Beh, se vuoi puoi venire con noi?" proposi io, guardando il volto di Alex andare in fiamme per l'imbarazzo.
"Mi piacerebbe" rispose lei.
"Perfetto, allora andiamo?" chiese Alex.
E così ci incamminammo in un altro negozio.
Era così che io diventavo quando vedevo April? Oddio, speriamo che non se ne sia mai accorta.
Deve piacerle davvero tanto.
Chissà se a Megan piace lei. Non è fidanzata, quindi potrebbe avere delle possibilità, sicuramente più di quelle che io ho con April. Lei è etero e soprattutto fidanzata, quindi non so proprio cosa posso fare. Perchè proprio lei mi doveva piacere? Insomma, non me lo ricordo nemmeno perchè mi piace. Non è mica così bella. Oh, sarà per quei suoi capelli rossi, o per i suoi occhi così streganti, oppure per il modo in cui sorride. Ah, a quanto pare me lo ricordo perchè mi piace.
Ed ecco che stavo tornando a pensare a lei, ormai era una cosa fissa, solo ed esclusivamente lei. Doveva essere così difficile essere lesbica? A saperlo non ci diventavo. Ma cosa sto dicendo, lo sono sempre stata. Forse ho solo sbagliato il momento, o la persona di cui innamorarmi, ma questo non significa che faccia tutto schifo, giusto? Ho degli amici, una mamma che mi vuole bene. Ho Lucas, il mio migliore amico. Potrei comprare un cane, così non mi sentirò sola,ma io ho paura dei cani. Sto davvero impazzendo, menomale che le persone non possono leggere nei miei pensieri,altrimenti dovrei andare in manicomio.
Che carina quella ragazza. Ah, ma aspetta, quello è il suo fidanzato. Che mi potevo aspettare. E il culo di quella? Oddio. Forse dovrei smetterla di pensare certe cose.
Assomiglia ad April. Ha anche lo stesso colore di capelli, e quello sembra proprio Francisco, con quella faccia da cazzo che si ritrova.
Ma aspetta, quelli sono April e Francisco.
"Quindi lo vuoi il gelato?" mi chiese Megan.
"Oh, si certo" risposi ancora distratta.
"Guarda ci sono April e Francisco!" esultò Alex.
"Ehy ragazzi!" stava cercando di richiamare la loro attenzione.
"Piccioncini!" continuava.
Si erano girati quasi tutti.
"Stupidi!" urlava ancora di più, e intanto Megan rideva.
"Oh, ciao" disse April girandosi finalmente.
"Ehy" rispose Francisco.
"Volete prendere un gelato con noi?" disse Megan con molto entusiasmo.
Sembravano tutti felici meno che me.
"Sei una persecuzione." mi sussurrò Francisco quando mi passò accanto.
Avrei potuto dire lo stesso di lui.
"Potrei dire lo stesso di te." dissi in risposta.
Odiavo questa situazione. Non poter parlare liberamente con la mia migliore amica. Lei non mi avrebbe mai creduto. Ma proprio di uno cosí si doveva innamorare?
Andammo a prendere il gelato. Io ero seduta in un angolo del tavolo. Megan stava parlando con Alex, Francisco e April stavono appiccicati.
Presi il telefono e mandai un messaggio a Lucas.
Da: Emily
"Ehy, sono in centro con Alex. Poi abbiamo incontrato Megan, April e Francisco. Ora stiamo prendendo un gelato. Mi annoio, che fai?"

non andartene.Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang