non andartene.

Capitolo 10:"Manca poco"

tratto dal capitolo precedente
Dopo aver parcheggiato, andammo da April.
"Ehy, come mai non avete preso l'autobus oggi?" chiese alquanto perplessa.
"Mi hanno regalato il motorino e quindi ho accompagnato Emily." rispose Lucas. "Vuoi venire a vederlo?" continuò.
"Certo!"disse con fin troppo entusiasmo secondo me.

Dopo che le fece vedere il motorino andammo in classe.
Oggi avevamo la prima vera lezione di filosofia. Si prospettava una giornata interessante insomma. La prima ora passò velocemente, fu la seconda la più straziante: sempre la stessa materia,ma secondo me in due ore era riuscito a spiegare quasi tutto il programma dell'anno. Non ce la facevo più,mi stava scoppiando la testa. "Scusi professore.." alzai la mano. " Si, signorina?" mi chiese. "Potrei andare al bagno" chiesi un po' titubante. "Si, ma si sbrighi, spero che non stia uscendo per perdersi la lezione, sa che le prime lezioni sono le più importanti." mi rispose. Allora mi alzai dal banco e mi diressi in bagno. Finalmente un po' di pace e poi al bagno ci dovevo andare davvero. Mancavano meno di dieci minuti alla fine della lezione e finchè non sentii la campanella suonai non uscii. Intanto stavo pensando a come avrei potuto fare a confessarmi ad April, o a provare a piacerle,senza rovinare la nostra amicizia, ma non ne avevo la risposta. Tutte le mie relazioni sono iniziate grazie alle altre ragazze, io non facevo mai il primo passo, perchè anche essendo lesbica speravo che venisse la ragazza a chiedermi di mettermi con lei o a dirmi che le piacevo.
La campanella interruppe i miei pensieri, così mi alzai e tornai in classe. Il professore era già uscito e stava arrivando l'insegnate dell'ora successiva.
Inglese.
Accettabile come materia.
Fortunatamente era solo la prima settimana, quindi avevamo tre ore. Finita anche questa, uscimmo in cortile, per tornare a casa.
"Ci vediamo sta sera ragazzi" disse April prima di andare a casa.
"A sta sera" rispondemmo in coro.
Io sarei andata con Lucas con il suo motorino.
"Dai piccola sali" mi disse lui porgendomi il casco. Lo afferrai e feci come mi aveva detto. In poco tempo arrivammo a casa mia.
"Beh allora ci vediamo sta sera,mmh verso le otto?" chiesi io incerta.
"Si, so che la festa inizia verso le otto,quindi qualche minuto prima mi faccio trovare sotto casa tua e andiamo insieme." mi rispose lui.
"Perfetto, a dopo tesorino"gli dissi. Sapevo che odiava quando lo chiamavo così.
"Dai, sempre la solita eeh" mi rispose cercando di mettere il broncio. Sembrava davvero triste, ma a me veniva da ridere.
"Certamente! E smettila di fare la faccia a 'oddio sono un cucciolo adorabile,mi hai fatto arrabbiare; devi amarmi' eeh" gli dissi io mentre ridevo.
Rise"vai che è meglio,mi raccomando,puntuale" rispose lui.
Lo salutai e salii a casa. Trovai mia madre che stava mettendo la lavatrice.
"Ehy mamma" la salutai.
"Oh già sei tornata piccola" mi disse abbracciandomi.
"Come è andata a scuola?" continuò.
"Tutto bene, ora salgo in camera che sono un po' stanca, mi chiami tu quando è pronto?" le chiesi.
"Certo amore,vai." rispose lei.
Salii in camera mia e mi buttai sul letto.
Avevo paura. Non sapevo nemmeno di cosa,ma avevo paura. O meglio lo sapevo,ma non riuscivo ad ammetterlo a me stessa. Cercai di pensare ad altro,ma non ce la facevo. Quell'idea mi ronzava in mente da ieri sera e non sapevo come fare a non pensarci. Da quando avevo visto la foto di April con quel ragazzo, la gelosia si impadronì di me. So che lei non è mia ma io la amo,quindi è normale che sia gelosa. E poi sta sera alla festa,saranno tutti ubriachi, compresa lei, quindi chissà cosa accadrà. Di questo avevo paura. Di cosa sarebbe potuto accadere sta sera. Mentre pensavo e mi immaginavo le peggio cose, mi chiamò mia madre dicendomi di scendere. Pranzammo e poi la aiutai a pulire un po'.
Si erano fatte le quattro così le chiesi se la potevo aiutare a scegliere cosa indossare. Salimmo nella sua stanza. Un mare di ricordi mi travolse in pieno.

"Mamma, mamma guarda come salto sul lettone" le dissi tutta felice.
"Stai attenta piccola" mi rispose lei preoccupata.
"Papà, sei tornato!" dissi a mio padre che era appena entrato nella stanza.
Gli saltai addosso e lui mi strinse forte.
"Ho una sorpresa per te" mi disse. Non avevo fatto caso che infatti aveva una bustina in mano. Me la porse e io la aprii. C'era dentro un bellissimo braccialetto, con tre ciondoli; erano tre lettere: la mia iniziale, la sua e quella di mamma.
"Grazie papà, è bellissimo, mettimelo!" gli dissi.
Lui me lo mise e mi abbracciò.

Mi mancava in fondo. Le lacrime stavano per scendere, ma no, le ricacciai dentro. Non oggi, non ora, non era il momento. Erano due anni che non ci entravo e faceva male ripensare a quante belle cose siano successe lì.
"Emily tutto okay?" mi chiese mia madre visibilmente preoccupata. Da quando ero entrata non avevo detto una parola.
"Si mamma, cosa vuoi metterti?" le dissi io, cercando di rassicurare più me che lei.
"Stavo pensando questo paio di pantaloni con questa maglia, però non so, forse è troppo formale." mi disse.
"Beh i pantaloni mi piacciono, anche perchè non penso sia il caso di andare con un vestito,però che ne dici di quest'altra maglietta?" le dissi.
Dopo circa un'ora che stavamo discutendo su quale maglia abbinare, scelse, la mia ovviamente,solo per farmi felice.
"Grazie amore,mi vado a preparare" disse dirigendosi verso il bagno.
Dopo circa due ore uscii. Stava davvero bene. Avevo scelto la maglia esatta.
"Come sto?" mi chiese.
"Benissimo mamma,ma la prossima volta fai più veloce, che mi devo preparare anche io" le risposi.
"Ah scusami amore, comunque io vado,dobbiamo incontrarci al ristorante e non voglio farlo attendere troppo." mi disse prima di salutarmi e di andare.
"A dopo mamma." le risposi
"Mi raccomando, chiamami quando stai per arrivare alla festa." disse lei ormai sulla soglia della porta.
Bene, erano quasi le sette e avevo meno di un'ora per prepararmi. Mi feci una doccia veloce, misi il vestito, le scarpe e gli accessori. Mi truccai un po', anche perchè non avevo ancora capito come fare, e scesi le scale. "Appena in tempo" pensai.
Aprii la porta e mi trovai un Lucas sorridente pronto ad andare.
"Ma brava, sei stata puntuale" mi disse salutandomi.
Salii sul suo motorino ed andammo verso casa di Alex.
Quando stavo per arrivare mandai un messaggio a mia madre dicendole che stava andando tutto bene.
Scendemmo dal motorino e prima di entrare vedemmo April che stava parlando con quel ragazzo. La gelosia si stava impadronendo di me. Fortunatamente c'era Lucas e quindi mi sussurrò:" Dai che sta sera ti diverti."
Arrivati davanti casa, e che casa, trovammo Alex che stava salutando gli ospiti. Era una casa enorme, una villa, non me la ricordavo così grande. L'estate lei era andata in vacanza in giro per il mondo, quindi niente feste e l'ultima volta che ero andara lì, sarà stato verso marzo,e beh non era che mi fossi divertita molto. Speravo sarebbe andata meglio.
"Salve ragazzi" disse riferendosi a me e lui. "Oh ciao April" disse a lei che si trovava dietro di me.
"E questo bel ragazzo chi è?" le chiese.
"Piacere mi chiamo Francisco" disse lui, avvicinandosi ad Alex per darle un bacio.
Venne poi verso di noi :"Come vi chiamate?" chiese
"Piacere Emily" dissi io "E io sono Lucas" rispose lui.
Dopo le presentazioni entrammo in casa. La festa era iniziata da poco, ma c'era già gente che fumava, beveva e ballava. La musica era altissima e l'odore di alcool non aiutava a molto. Ho sempre odiato l'alcool, mi è capitato di bere qualcosa di leggero, ma non mi piace. Mi diressi verso un tavolo dove avevo intravisto del cibo. Ovviamente era pieno di patatine, salatini, pizzette, panini, pop corn e moltissime altre cose. Presi una pizzetta e andai con Lucas a ballare.

spazio autrice
allora, ho deciso di dividere il capitolo in due parti perchè altrimenti, mi sembrava troppo lungo. Non succederà niente di troppo importante, ma l'arrivo di Francisco complicherà ancora di più le cose per Emily in futuro,povera :c
Ho aggiornato adesso per una mia amica che mi ha rotto davvero tanto, quindi ringraziatela :')
CONTINUO A 8 VOTI E DUE COMMENTI❤
un bacio