Capitolo 15:"Alex."

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tratto dal capitolo precedente:
Era da anni che non dormivo così tanto e profondamente. Non ricordavo nemmeno cosa avevo sognato. Un pensiero appena sveglia mi tormentava però: cosa starà pensando lui di fare veramente? Mi metteva davvero così paura? Ero talmente legata e amavo April da mettere in un possibile pericolo la mia vita? Non sapevo cosa rispondermi. Per ora sapevo solo di aver bisogno di parlare con il mio migliore amico.

La sveglia era suonata, mi diressi verso il bagno, feci una doccia veloce, mi vestii e andai a fare colazione. Mi lavai i denti e dopo aver salutato mia madre uscii di casa.
Salii sull'autobus, e incontrai Lucas.
"Buongiorno principessa" mi salutò lui.
Adoravo quando mi chiamava così, anche se sapevo che lo faceva solamente per amicizia.
"Ehy" risposi.
"Tutto bene?" mi chiese.
"Veramente dovrei dirti una cosa.." dissi quasi sussurrando.
Avevo troppa paura che in qualche modo mi poteva sentire.
"Dopo ne parliamo allora" mi rispose lui.
Arrivati a scuola e dopo tre noiose ore, andammo in cortile e gli raccontai tutto.
Mi ascoltò senza dire una parola. Prese un pacchetto di sigarette dalla tasca dei jeans, e me ne porse una. "Vuoi?" mi chiese.
"E tu da quand'è che fumi?" gli risposi io.
"Solo nei momenti di maggiore pressione, per provare a pensare." mi disse.
"Ah okay, comunque no, grazie" dissi.
"Mmh, allora.. non so perchè Francisco sia così stronzo. Insomma, sembrava una persona carina, ma se mi dici così.. Non so cosa tu possa fare, anche io avrei paura. E poi tu la ami, non puoi perderla in questo modo. Dicendole cosa è successo, non penso che ti crederebbe. Lei lo ama, ama ciò che finge di essere, ma lei non sa che finge." disse mentre fumava la sua sigaretta.
"Fammi fare un tiro, ti prego." gli dissi.
Avevo bisogno di distrarmi.
"Non è difficile, guarda" rispose. E mi fece vedere come mandava dentro e fuori il fumo.
Mi porse la sigaretta, la presi tra le mani e iniziai a fumare. Era la prima volta che ci provavo, non sembrava male, era abbastanza piacevole. Okay, mi piaceva, ma non volevo abituarmici.
"Ti piace?" mi chiese.
"Abbastanza" risposi.
"Dai, principessa troveremo una soluzione. Te lo prometto." mi disse avvicinandosi per darmi una bacio sulla guancia.
"Okay, grazie." risposi abbracciandolo.
La campanella suonò e tornammo in classe. Mentre stavamo salendo le scale incontraciai lo sguardo di Francisco, che mi invitava a starmene zitta. La cosa mi turbò ancora di più.
Passarono altre due ore, e finalmente eravamo liberi di uscire.
"Ci sta tua madre oggi a casa?" mi chiese Alex.
"Ehy, no, torna sta sera, come mai?" risposi.
"Volevo sapere se ti andava di passare questa giornata insieme. Solo noi due." mi propose lei.
"Si, va bene per me" dissi.
"Okay, solo che ho litigato, se così si può dire, con i miei e perciò non mi va di tornare a casa.." disse lei.
"Ah, mi dispiace, allora possiamo andare a casa mia!" esclamai io.
"Se non ci sono problemi.."
"Tranquilla, andiamo" e così dicendo la presi sono braccio e andammo a prendere l'autobus.
Dovevo ammetterlo, era una ragazza davvero simpatica.
Salimmo sull'autobus insieme a Lucas, che ci riaccompagnò fino a casa mia. Avrei voluto invitarlo, ma mi era parso di capire che Alex avrebbe voluto passare la giornata solo con me.
Arrivate a casa,la feci entrare e visitarla un po'.
"E questa è la mia cameretta" dissi entrando nella stanza.
"Beh, chiamala cameretta" disse ridendo. In effetti la mia stanza era forse la più grande, avevo un letto matrimoniale, nel quale mi piaceva rigirarmici, ma a volte sentivo che doveva essere riempito dalla presenza di qualcun altro. Avevo una scrivania, con una libreria, piena di libri,avevo il bagno in camera e due grandi armadi.
"Ti piace molto leggere?" mi chiese lei.
"Si,tantissimo, passo l'estate mentre prendo il sole a leggere, leggo prima di andare a dormire, o la mattina."risposi io.
"Anche a me piace leggere, solo che ormai preferisco vedere il film,piuttosto che leggere un libro." mi disse.
"Ah, capito. A me sono sempre piaciuti più i libri che i film." dissi ridendo.
"Vieni andiamo giù così preparo qualcosa da mangiare" continuai.
Scendemmo le scale e misi la pentola sul gas, aspettando per mettere la pasta.
"Ah, come la vuoi la pasta?" chiesi un po' in difficoltà, non riuscendo a prendere bene il sale perchè era troppo in alto, e io ero bassa.
"Aspetta ti aiuto io" mi disse evidentemente divertita.
"Comunque come piace a te." continuò.
"Mmh okay, va bene con il tonno quindi?" chiesi.
"Buona" disse lei.
Presi la tovaglia nel cassetto e la misi sul tavolo insieme a due bicchieri, due piatti e le posate. Lei intanto mi stava guardando, sembrava come imbambolata. Dopo aver finito di apparecchiare, e l'acqua stava bollendo, misi il sale e la pasta.
"Tra dieci minuti dovrebbe essere pronta, se vuoi possiamo vedere un po' di televisione intanto" proposi io.
"Va bene"mi rispose.
La cucina e il salotto erano uniti, perciò si avvicinò alla televisione e la accese.
"Che canale vuoi vedere?" mi chiese.
"È uguale per me, sei te l'ospite" dissi.
"Che bello, avró l'onore di scegliere il programma" disse lei ridendo.
Appena accesa appare la pubblicità dei preservativi e scoppia a ridere.
"Perché ridi?" dissi non accorgendomi di cosa si trattasse.
"Ma ti pare normale fare certi tipi di pubblicità a quest'ora?" mi chiese.
"Ah, oddio, beh direi di no" risposi.
Intanto la pasta era pronta, la tirai fuori dalla pentola e la condii con il tonno.
"Grazie,basta così" mi disse mentre gliela mettevo nel piatto.
Mi sedetti e iniziammo a mangiare, con il sottofondo di un programma che non stavamo minimamente guardando.
"Mi dispiace ancora per l'altro giorno. Pensavo che lo sapessi di Francisco" mi disse mentre stava mangiando.
"Tranquilla, non lo potevi sapere" le risposi. In fondo lei non ne aveva nessuna colpa se April non me lo aveva detto.
"Però mi dispiace.." continuò lei.
"Dico davvero, è tutto okay." risposi.
"Okay,parliamo d'altro allora. Mmh, come va in relazioni?" mi disse con un po' di perversione nella sua domanda.
"Beh, non c'è nessuno per ora, e te?" risposi.
"Sono indecisa.." disse lei.
"Tra chi? Se vuoi posso darti un consiglio." chiesi.
"Eheh, prometti di non dirlo a nessuno?" mi domandò lei.
Annuii.
"Beh, ho sempre provato una certa attrazione per Lucas, ma mi piace anche un'altra persona. Non so cosa fare, perchè sono sicura che non potrò mai piacere all'altra persona.." disse.
"Oddio, ti piace Lucaas? Non ci posso credere. Secondo me stareste bene insieme, penso. Si, sareste una bella coppia. Peró se tu mi dici che c'è anche qualcun altro che ti ha rubato il cuore, forse non ti piace abbastanza lui altrimenti non avresti provato un certo tipo di emozioni anche per un altro." risposi.
"Beh, cosa ne pensi dei gay?" mi chiese.
"Non capisco cosa ci sia di sbagliato nell'amare una persona del tuo stesso sesso. Perché alla fine l'importante è l'amore, e non tra chi, uomo-uomo, donna-donna o donna-uomo. Anche perché essere etero non è normale è solo comune. Ma, come mai?" risposi.
"Vedi, fino a un po' di tempo fa non riuscivo a capire come facessero due persone dello stesso sesso ad amarsi. No, non le ho mai discriminate, perchè mi hanno insegnato da piccola a rispettare chiunque, ma lo trovavo semplicemente strano. Anche se non capivo nemmeno perchè si dovesse fare del male a queste persone, solo perché considerate diverse. In fondo, sono solo umane, come noi. Ma ora,mi trovo in una strana situazione. Forse provo dell'attrazione per una ragazza. Non so come sia potuto succedere. Ma è strano.. perciò non so cosa fare." disse lei.
"Capisco,beh, esistono le persone bisessuali, alle quali piacciono sia i maschi che le femmine,e sono persone normali. Forse sono confuse dicono, e che prima o poi capiscono chi tra i due amare, ma sono normali. Ed è anche piuttosto normale che durante la crescita si manifestino certi dubbi. Non ti giudicherei mai per questo. Se mi vuoi dire chi è, magari possiamo trovare una soluzione." dissi.
"Beh vedi, hai presente quella ragazza americana Megan dello scambio culturale?" mi disse.
"Ma chi? Quella alta, bionda con gli occhi azzurri, e con un culo della madonna? oddio cioè.." chiesi.
"Si quella!" disse scoppiando a ridere.
Scoppiai a ridere anche io.
"Quella la noterebbe anche la ragazza più etero del pianeta eh" dissi io.
"Ecco, quindi che ne pensi?" mi chiese.
"Non so se sia solo una semplice attrazione fisica, che per una persona come lei, è quasi normale, avere dei dubbi. Ma se così non fosse, non sei in un guaio enorme. Ho sentito dire che è lesbica lei. O comunque gira questa voce perché ha rifiutato tutti i ragazzi che le si sono avvicinati e ci hanno provato. Quindi potresti anche provarci. Almeno a diventare sua amica. Spero che vada bene, e che nasca più di una semplice amicizia tra voi." le risposi.
"Grazie Emily, sei davvero un'amica." mi disse abbracciandomi.
Ricambiai l'abbraccio stringendola forte.
Mi mancava questo rapporto con una ragazza. Questa amicizia.
"E tu? Sicura che non ti piace nessuno eh?" mi chiese.
"Si, non c'è nessuno per ora." le risposi.
Le avrei anche potuto dire che ero lesbica, soprattutto dopo quello che mi aveva detto lei, ma non mi sentivo ancora pronta. Avevo ancora troppa paura a fidarmi. Paura che scoprendolo il nostro rapporto potesse cambiare, come già successo. Non volevo rischiare di sentirmi ripetere che non ero normale.
Sapevo che il rischio che succedesse era basso, ma non riuscivo a stare tranquilla.
Finimmo di mangiare, mi aiutò a sistemare la cucina, e poi ci mettemmo sul divano a guardare la televisione.
Ebbi l'istinto di appoggiarmi a lei, che non si allontanó anzi, iniziò ad accarezzarmi. La mia testa era poggiata sulla sua spalla, e lei con la sua mano mi abbracciava, quasi coccolandomi. Mi piaceva quella sensazione di tranquillità,era come se fossi in pace con il mondo.

spazio autrice
Salve a tutti
bene,volevo sempre ringraziarvi perchè leggete la mia storia, vi amo. Mi fa davvero piacere sapere che qualcuno legga questa storia,perchè in fondo sono i miei pensieri.
Comunque, vorrei che commentaste di più.
CONTINUO A 10 VOTI E CINQUE COMMENTI ❤
un bacio

non andartene.Where stories live. Discover now