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"Christmas"

5 ANNI DOPO

Il giorno di Natale è arrivato, la mia festività preferita. Nonostante sapessi che da un bel po che Babbo Natale è una menzogna, lo spirito natalizio non cede mai. Avere 23 anni ed essere più eccitata di un bambino in questo periodo, a volte è imbarazzante.
Quest'anno, come tutti gli altri, passerò il Natale con il gruppo a casa Harrington, mia e di Steve. Ma il momento che preferisco di più di questo giorno non è il cibo, ne la musica, ne il film natalizio, ma lo scambio dei regali.

Nancy trova una scusa plausibile per portarmi in cucina per parlare in privato.

«okay, o lo fai adesso o credo che non riuscirò a resistere per molto. SONO TROPPO EMOZIONATA» le sorrido

«se non finiamo il film non possiamo scartare i regali» lei sbuffa e la trascino di nuovo in salone.

Sicuramente vedere un film non è facile con due bambini in casa, diciamo che Nancy e Jonathan si sono dati da fare questi ultimi anni.
Robin e Vicky hanno ufficializzato la loro relazione, Suzie è venuta da noi per festeggiare con il suo Dastinuccio, Max e Lucas litigano spesso, ma poi tornano sempre insieme e Undi e Mike sdolcinati come non mai.
Il film che stiamo guardando è "A Christmas Carol" il mio preferito. Per tutte le volte che ho fatto vedere questo film a Steve nel periodo natalizio sa recitare le battute a memoria.
Sono agitata e la mia pancia balla un valzer pensando ai regali. Questo Natale sarà diverso, sarà speciale.

«Vi prego possiamo passare ai regali? Non c'è la faccio più a sentire questo vecchio che si lamenta di tutto» prega Steve. Gli do un pugno sulla spalla mettendo un finto broncio.

«capisco che lo ami, ma lo abbiamo visto decine di volte potremmo cambiare per una sola volta?»

«no. Questo film è d'obbligo. Non capisco come fa a non piacerti» lo guardo stranita

Lui sposta le mie braccia incrociate e mette la sua testa sulla mia spalla.

«mi piace, ma hai rotto il cazzo» mi sussurra dandomi un bacio sul collo. Io rido cercando di non farmi sentire troppo e lo mando a quel paese con un dito medio.

Finito il film ci riuniamo tutti in cerchio accanto all'albero pieno di regali.

«Okay, comincio io. Questo è per Max» prende iniziativa Lucas,passando un pacchettino alla rossa. Lei lo scarta in modo poco paziente e rimane a bocca aperta quando vede due foglietti.

«È quello che penso? O mio dio» salta dalla gioia e abbraccia Lucas, per poi dargli un bacio a stampo, scaturendo applausi da tutti noi.

«È UN VIAGGIO PER PARIGI!» comincia euforica

Adesso tocca a qualcun altro aprire un regalo, Robin si alza e da il suo a Vicky. Lei lo apre dolcemente e sorride alla vista del regalo.

«È quello che volevo io! È quello!» caccia dei completi  floreali che, detto onestamente, solo ad una come lei potevano piacere.
Ma è questo il bello, sperare che si desideri il regalo che si riceve. Lo spero così tanto...

«okay gente. Adesso vado io» Steve prende un piccolo pacchetto regalo e lo porge a me, facendo l'occhiolino. Lo scarto emozionata e quando apro la scatolina rimango a bocca aperta.

«wow» è una collana. Una collana piena di brillantini a forma di stelle. Sa quanto amo queste collane.

«È bellissima» scambio un veloce bacio con la lingua con Steve, che prende la collana e la abbottona al mio collo.

«non potevi scegliere regalo migliore Harrington»

«spero che il tuo sia all'altezza» scherza, faccio un finto sorriso e guardo furtiva Nancy, che ricambia e mi butta un'occhiata da "RIMANI CALMA".

Dopo qualche giro di scambi di regali, tocca a Mike che regala ad Undi un bracciale, lei contentissima lo bacia e per nostra sfortuna, non un bacio breve. Gli lanciamo le carte addosso per farli smettere e scoppiamo tutti in una grossa risata.  I bimbi di Nancy e Jonathan hanno ricevuto dei giocattoli da parte di tutti noi, ma questo rimane un segreto, perché credono ancora a Babbo Natale.

«vedete... se fate i bravi poi avete sempre una ricompensa» spiega mamma Nancy

«Hanna perché non vai tu?» chiede Jonathan prendendomi alla sprovvista. Annuisco cominciando a sentire caldo, si, caldo a dicembre. Prendo il regalo che ho impacchettato per Steve e lo do.

«Buon Natale» lui sorride e scarta la carta attentamente, ogni movimento sembra eterno.
Si ritrova una scatola secca e lunga, chiedendosi cosa vi ci potesse contenere mai.
Apre la scatola e butta via i pezzi di carta che ho messo.
Osserva il regalo senza parole, lo prende in mano e mi guarda sorpreso. Tutti hanno le mani alla bocca.

«È- è vero?» mi chiede con gli occhi lucidi
Annuisco cacciando una lacrima di felicità
Lui si butta su di me e mi stringe in un abbraccio fino a farmi cadere a terra, posso sentire il suo naso raffreddato tirare su. Sta lacrimando.
Si stacca da me e si alza in piedi. Mostra a tutti uno alla volta con tanto orgoglio il regalo ricevuto.

«IO, STEVE HARRINGTON, DIVENTO PAPÀ» dice urlando e ridiamo per il modo in cui salta
Posa il test di gravidanza nella scatola e mi da un bacio a stampo. Riesco a percepire l'amore.

«okay ma non è finita qui, ti ho fatto anche un "vero" regalo» prendo una busta, lui la apre e caccia un profumo. Il suo preferito.

«è fantastico ma...preferisco il primo» ci scambiamo qualche bacio

Finiamo di scambiare tutti i regali e sono felice che quest'anno non ho nulla da dover cambiare. Dopo il momento karaoke è momento di salutarci. Questo è stato il Natale più bello di sempre, il più magico che potessi desiderare.  Escono tutti e chiudo la porta alle loro spalle. Io e Steve cominciamo a sistemare il casino messo in mezzo, ma lui si avvicina a me e comincia a baciarmi il collo.

«dobbiamo sistemare...» cerco di dire

«lo facciamo domani» continua scendendo sempre di più

«no, è tutto sporco»

«andiamo...» dice guardandomi negli occhi e facendo spuntare quel suo sorriso maledetto suo viso.

Butto a terra i bicchieri che avevo raccolto e lo bacio con tutta la passione che potessi metterci. Cadiamo sul divano e dopo qualche risa ricominciamo a baciarci. Mi sfilo la maglia e lui fa lo stesso e così via , fino a donandoci completante l'uno all'altro.

Una volta soddisfatti mi stendo sul suo petto e lui mi accarezza i capelli

«pensavo, se è una femmina potremmo chiamarla Giselle» propone

«GISELLE? Sei impazzito spero»

«perché? È fantastico» controbatte

«non chiamerò nostra figlia Giselle!» scoppiamo a ridere per poi guardarci e perderci negli occhi dell'alto.

«spero ti somigli» dice avvicinandosi a me e lasciando un dolce bacio sulla bocca

«lo spero anch'io»

«stronza» alza gli occhi al cielo. Lo afferro per i capelli e butto le mie labbra sulle sue, riscaldando di nuovo i nostri corpi. Lui si sposta e finisce sopra di me.

«Giselle non è così male» scherzo mentre mi bacia

«già non lo è»

10 Things I Hate About YouWhere stories live. Discover now