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"Eddie Munson"

Siamo fuori il camper di Eddie, tutti insieme a cerchio. Il corpo di Eddie è rimasto nel sottosopra, non abbiamo potuto portarlo con noi, ma ciò non ci impone di non compiere un omaggio per lui. Non conoscevano tutti Eddie, Will, Undi, Jonathan non sanno neppure chi è.

«Per chi non conoscesse Eddie Munson, era un ragazzo pazzo, strano e pieno di voglia di vivere. Si considerava uno che scappava dai problemi, un vigliacco, ma Eddie è stato un eroe. Senza di lui, nulla sarebbe andato come nei piani. È stato coraggioso, ha affrontando quei pipistrelli rabbiosi senza pensarci due volte. Si è fiondato da loro e li ha attaccati.
Eddie ha preso me, Mike e Lucas facendoci entrare nel suo club. Potrebbe sembrare una cazzata, ma ci ha aiutato molto. Non eravamo più dei ragazzini nerd che giocavano a D&D, eravamo una squadra.
Grazie Eddie, grazie amico mio» Dustin parla guardando il camper, si può ancora sentire la sua presenza li.
Gli tocco la spalla accarezzandola.

«okay Dustin continuo io se non c'è la fai» si avvicina Steve e Dustin annuisce

«Eddie Munson è stata la prima persona a farmi dubitare di me stesso. Dustin lo amava così tanto, i ragazzi lo amavano tanto, e mi chiedevo "perché Munson? Che ha di così speciale?" Mi sembrava solo uno svitato.
Poi l'ho conosciuto, e ho capito qual era il motivo. Eddie è la persona più sincera che conosca. Era così positivo e per lui era addirittura divertente combattere contro Vecna. Diceva che non aveva nulla da perdere.
Dovrei imparare tanto da Munson, ho imparato tanto, mi ha fatto aprire gli occhi» anche lui con gli occhi lucidi. Si fa indietro, in segno che qualcun altro avrebbe potuto prendere parola.

Mi avvicino io e mi schiarisco la gola.

«Non voglio sembrare banale, ma mi dispiace per chi non lo abbia conosciuto. E non intendo chi non sapesse il suo nome o chi fosse, intendo chi non ha passato davvero tanto tempo con lui. Eddie era capace di migliorare una giornata di merda è trasformarla in uno spasso. Aveva poca pazienza ma era un grande ascoltatore. Era, è, impossibile non amare Eddie Munson. Quando tutti credevano che fosse un assassino lui non si è mai spento, è rimasto sempre uguale. Al suo posto credo che tutti noi saremo impazziti, ma Eddie no. Eddie era la rappresentazione del "la vita è una. Vivi e lascia vivere" . Credo che nessuno in questa città parli bene di lui perché nessuno ha mai provato a conoscerlo realmente. Non voglio insegnare nulla a nessuno, è solo un avvertimento, ho già perso un caro amico in passato...e il dolore, il vuoto quando sentirete il suo nome, non andrà mai via. Ma Eddie vive nei nostri cuori, noi lo ricorderemo.
Grazie Eddie, per esserti preso cura di tutti noi» concludo con la voce spezzata, non posso trattenere le lacrime e scoppio in un pianto. Abbraccio Steve cercando supporto e lui mi accarezza la testa.
Mi sussurra un "andremo avanti insieme» e asciugo le mie lacrime, che non smettono di scendere.

«per Eddie» tende il suo braccio Robin al centro del cerchio

«per Eddie» cominciamo a ripetere tutti uno alla volta, avvicinando un braccio a quello di Robin. Una volta tutti, urliamo "per Eddie" insieme.

Lasciamo un pensiero che ognuno ha portato accanto al camper, sicuri che nessuno li toccherà perché sono troppo spaventati da Eddie. Dustin ha portato la sua maglia del hellfire club, Lucas e Mike lo stesso. Io porto un CD del gruppo preferito di Eddie, da me sconosciuto.  Undi, Will, Max e Jonathan dei fiori profumati . Steve un anello e Nancy un insieme di foto di Eddie.

Ci salutiamo e ognuno prende la via di casa.

«Steve non c'è bisogno che mi accompagni fino e casa, la tua è dall'altra parte» dico mentre lui mi osserva

«invece ne hai bisogno» risponde

«no»

«si»

«NO! Non ho bisogno che tu mi accompagni a casa solo perché ho perso un altro amico! Io-io non posso riprovare questo dolore, non posso! È troppo io non- io non- riesco a capire...perché Eddie? PERCHÉ LUI?» scoppio in lacrime di nuovo. Lui mi guarda triste senza proferire parola

«Prima Billy, adesso Eddie. Sai non ti conviene stare con me perché il prossimo potresti essere tu! Non è giusto Steve, non è giusto» scuoto la testa senza riuscire a calmarmi.
Lui mi da un bacio, diverso da quelli precedenti. Un bacio dolce, pieno di delicatezza e di protezione. Ricambio il bacio bagnando il suo viso con le mie lacrime.

Quando ci stacchiamo mette un braccio attorno al mio collo e io attorno alla sua vita, continuando a camminare verso casa.

«Mi farebbe piacere se stasera venissi da me, magari a vedere un film» propongo la porta

«devo vedere se ho impegni» dice guardando in basso

«oh, in effetti non so se posso » dico aprendo la porta con le chiavi

«scherzavo, ci sono» sorrido e mi giro verso di lui, gli faccio il dito medio e ricambia.

Entro in casa e avviso mia madre che sono tornata con un "mamma". Lei corre subito da me e mi abbraccia, sapendo che cosa avessi dovuto fare quella mattina.
La stringo forte a me, trovando sicurezza in quell'abbraccio. Non c'è persona al mondo che io potrei amare più di lei.

«come ti senti?» mi accarezza una guancia
Non rispondo ma mi legge negli occhi come solo lei sa fare. Mi da un bacio sulla fronte e mi porta in cucina.

«Ho fatto la tua torta preferita per stasera»

«A proposito, stasera verrà a casa dopo cena Steve, è un problema?»
Lei sembra esitare ma poi cede

«no, dovevo anche scendere quindi nessun problema. Basta che, fate i bravi» sorrido dall'imbarazzo e salgo in camera per fare una doccia.

10 Things I Hate About YouWhere stories live. Discover now