Mi svegliai con una carezza sulla guancia. Aprii gli occhi e vidi che era giorno fatto e il viso sorridente di mia madre.

"Nana" dissi slanciandola ad abbracciarla. Mi ricordai troppo darti della ferita, ma non faceva più così tanto male

"Piano, piano, Gil" disse lei ricambiando l'abbraccio "So che stai meglio ma non sforzarti troppo"

"Uff, per quanto ancora devo stare a letto?"

"Oggi di sicuro, probabilmente anche domani"

"Impazzirò prima"

Lei alzò gli occhi al cielo: "Smettila di comportarti come tuo padre"

Mugugnai qualcosa di incomprensibile.

"Celeborn è ancora qui, è impegnato con tuo padre ma la sua guardia personale, Haldir ha chiesto di te"

"Mmmhh" commentai poco interessata

"Hai voglia di vederlo? Ha incontrato Legolas"

"Davvero? Allora sì!" esclamai avida di sentire notizie del mio fratellone. Sapevamo che era ancora vivo, ma poco altro.

Così mia mamma lo chiamò e ebbi modo di osservarlo per bene. Era alto e aveva lunghi capelli biondi che brillavano dorati alla luce del sole. Gli occhi azzurri e avevano un espressione gentile. Non portava armi ma dai lacci che avevai sui vestiti capii che era un arciere. Come mio fratello.

Nana ritornò dai guaritori e io e Haldir parlammo a lungo. Mi raccontò di Legolas (aveva fatto amicizia con un nano! Ada ne sarebbe stato deliziato) e della battaglia che avevano dovuto combattere a Lothlorien. Nana aveva lasciato la porta aperta, non era propriamente la cosa più appropriata avere una guardia di Lothlorien nella stanza da letto della principessa di Bosco Atro, ma due giorni dopo la battaglia nessuno era particolarmente interessato all'etichetta. Ma per noi due, era come se fossimo da soli, completamente assorbiti l'uno dall'altro. Ora che avevo avuto modo di osservarlo meglio dovevo ammettere che non era niente male. E il suo accento era stranamente ipnotizzante. Avrei potuto ascolarlo per ore. Finimmo a parlare delle nostre famiglie e del nostro fiero amore per i nostri boschi.

Sussultai quando nana bussò allo stipite della porta.

"Ora di cena" disse con un'occhiata divertita.

Haldir salutò e uscì con un piccolo inchino. Mia madre appoggiò al mio letto il vassoio che stava portando.

"È affascinante, vero?"

"È...esotico" dissi cercando di dissimulare il mio interesse. Non ci riuscii.

"Sei una pessima bugiarda Gil!" rise mia madre "Lui sembra interessato se non altro"

"Davvero?" chiesi decidendo di smettere di fingere. Non ci riuscivo comunque.

"Oh sì. Chiedeva spesso come stavi e quando era con Celeborn in sala continuava a lanciare occhiate alla tua porta...inoltre ha appena passato un intero pomeriggio con te, trascurando i suoi doveri con Celeborn"
"Oh, no! Non ci ho pensato. Dici che sarà nei guai?"

"Non credo, Celeborn sembrava abbastanza divertito dalla sua irriquietezza nei tuoi confronti. Ada invece sembrava più tendere verso l'omicidio"

"Uff" sbuffai. Tipico di Ada, super ultra protettivo.

"Non preoccuparti di lui, ora. Mangia finché è caldo" consigliò mia madre.


Il giorno dopo potei finalmente uscire in giardino. Neanche a dirlo incontrai Haldir. Era una bella giornata ma il giardino era praticamente vuoto. Sospettai che ci fosse lo zampino di mia madre.

One Shots da Valinor alla Terra di MezzoМесто, где живут истории. Откройте их для себя