💙Capitolo 36🖤

20 2 0
                                    

Alex corse per il bosco nel tentativo di salvare il castano che vi era caduto dal burrone.
Stava cercando di scendere nei pressi del lago, sperando non fosse annegato o peggio.
A stento la ragazzina riusciva a stargli dietro da quanto era veloce.
"Starà bene?" Chiese quest'ultima preoccupata.
Alex scosse la testa.
"Non lo so" disse quasi con rammarico.
Era stata tutta una frazione di pochi secondi, nemmeno il tempo di reagire.
Il blu inciampò su delle foglie, ma si rialzò subito per riprendere la sua corsa.
Sia lui, che la cugina del castano erano sporchi di terra e foglie attaccati tra i capelli e i vestiti. Il risultato di una scampagnata non programmata.
"Gio, dimmi che stai bene .." Si disse tra se lo skater sperando vivamente nelle parole che si era detto.
Marina lo guardava attentamente.
Era disposto a salvare Giorgio, a qualunque costo, cosa che ammirava.
Una volta arrivati nei pressi del laghetto, i due riuscirono a scorgere una figura stesa quasi a riva.
Senza esitare, corsero verso il castano.
Era privo di sensi, con i vestiti bagnati e i capelli appiccicati al viso.
Numerosi graffi e lividi sul corpo e fango a ricoprirgli sia la pelle che gli indumenti.
Alex lo tirò fuori dall'acqua, per poi caricarselo sulle spalle ed iniziare ad incamminarsi.
"Sta iniziando a fare buio " osservò la ragazzina guardando il cielo.
"Già" rispose il blu.
Come se non bastasse, Alex non aveva alcuna idea di dove fosse la strada per ritornare a casa dei nonni.
Sbuffò pesantemente.
"Basta, fermiamoci" disse quest'ultimo sedendosi a terra.
Con delicatezza, sdraiò il castano ancora privo di sensi e gli fece poggiare la testa sulle sue gambe.
Marina si sedette con loro, sperando che il cugino aprisse gli occhi.
"È tutta colpa mia.." Si rimproverò lei lasciandosi sfuggire una lacrima.
"Ma no, non è vero" rispose il blu sorridendole.
"Invece si, Giorgio è finito giù da un burrone, ci siamo persi ed è solo colpa mia" Continuò lei prendendosi la testa tra le mani.
Il senso di colpa che provava era forte e si sarebbe incolpata a vita se suo cugino fosse stato ferito gravemente.
"Nessuno poteva prevedere cosa sarebbe successo" rispose Alex posando una mano sulla sua spalla.
La ragazzina sorrise.
"È vero" rispose lei asciugandosi le lacrime.
Giorgio non sembrava dare segni di vita.
Il suo respiro era flebile, tremava appena, ma oltre a quello nessun altro segno.
"Mi spieghi solamente cosa ti ha spinto a scappare?" Chiese Alex curiosamente.
Marina sospirò.
"Ho sempre invidiato mio cugino e il suo modo di suonare, volevo provare anch'io a suonare la chitarra, ma lho fatta cadere senza farlo apposta e si è rotta.
Quando vi ho visti pensavo mi voleste sgridare o dirlo ai nonni, ho avuto paura e sono corsa via" rispose la ragazzina tirando su col naso.
Un sorriso sfuggì dalle labbra del blu, quasi con naturalezza.
"Probabilmente Giorgio è una delle persone più testarde che ci sia e non ci sono dubbi, ma fidati che non si arrabbierebbe mai per una cosa del genere" rispose quest'ultimo guardando negli occhi verdi di lei.
"Davvero?"
"Fidati di me, è la persona più buona che io conosca" la assicurò Alex con un sorriso.
"M..A..Al..lex"
"Gio!" Esclamarono i due sorpresi nel vedere che il musicista si fosse finalmente svegliato.
"Gio, come stai?" Chiese Alex preoccupato.
"I..insomma.." balbettò in tutta risposta il castano con voce flebile e stanca.
"Non preoccuparti, riusciremo a tornare indietro e" provò a dire il blu, ma venne presto interrotto dall'altro ragazzo.
"No....non possiamo..muoverci..è pericoloso" disse Giorgio tra un respiro e l'altro.
Si era fatto non poco male nella caduta e probabilmente non riusciva quasi a parlare dal dolore.
"Pericoloso?" Chiese Alex.
Marina annuì.
"Qui girano molti cinghiali. La cosa migliore è rimanere fermi dove siamo, per non rischiare di essere attaccati" rispose lei.
Giorgio sorrise e la indicò, come per far capire che lei aveva detto proprio quel che voleva dire lui.
D'altronde sono cugini, nonostante l'antipatia provata in tutti quegli anni, si comprendevano ugualmente al volo.
"E ora?" Chiese Alex.
Marina ci riflesse a lungo, ma evidentemente oltre a stare lì con i suoi cugini non poteva fare altro.
Già, non più un solo cugino, ma ben due.
Era grata ad entrambi, per essere andati a cercarla nonostante il pericolo ed averla perdonata per gli errori commessi.
Non poteva chiedere un cugino migliore e un fidanzato più dolce per suo cugino.
Era veramente felice, così felice che le sarebbe dispiaciuto andare via e rivederli dopo altri mesi.
Avrebbe solamente voluto poter tornare indietro e godersi la giornata insieme a loro, ridendo, scherzando e suonando la chitarra con Giorgio, al posto di starsene i disparte a chattare con amiche, che non le erano poi tanto amiche.
Era talmente pentita che riprese a piangere e stavolta abbracciando i due.
"Vi voglio bene, per voi ci sarò sempre, lo giuro!" Esclamò piangendo la ragazza.
I due sorrisero.
"Anche noi e noi saremo sempre qui per te" rispose Alex.
Giorgio annuì.
"Noi siamo...tuoi cugini" disse Giorgio cercando di non bloccare a metà la frase.
Forse, nonostante le numerose disavventure di quel giorno, finalmente Giorgio comprese che sua cugina fosse una piccola creatura da proteggere, Marina capì che poteva contare sempre su quei due ragazzi e Alex si sentì completamente parte della famiglia di Giorgio.
L'affetto tra loro era la cosa più bella che mai qualcuno potesse immaginare.
☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆

☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
💙Skater Boy and Rocker Boy🖤 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora