"-Ho un padre, ma non ho mai avuto un papà-"
Elisabeth Kreese, probabilmente conoscete già questo cognome, ebbene sì...lei è la figlia dello spietato John Kreese.
Fin da piccola lei, grazie anche al padre, ha sempre amato il karate, finché un giorno...
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Sull'aereo, ho pensato tutto il viaggio a cosa potrebbe andare male lì. Lo so sono pazza, ma ho i miei motivi per essere così paranoica. Comunque le cose che potrebbero andare storto sono tanti...parecchi, ma ormai non si può tornare indietro.
Ora sono per strada in un taxi diretta verso la mia nuova casa, sperando che tutto vada bene, anche se ho i miei dubbi.
Un' oretta dopo Ormai qui è sera e io sono appena arrivata nella mia nuova casa. Zia mi ha preso un'appartamento a Reseda. Non è proprio la parte ricca della città, ma me la faccio andare bene.
La casa non è brutta anzi, per una sola persona è anche grande. In realtà non abito proprio da sola, essendo minorenne ogni tanto una signora, amica di mia zia viene a vedere se sto bene e cose simili.
Poso le valigie all'entrata e faccio un tour. È definitivo amo la mia nuova casa.
È ora di cena quindi esco e vado a comprami qualcosa da mangiare nel negozio che avevo avvistato prima.
Entro e vado a cercarmi qualcosa da mettere sotto i denti. Vado per pagare, ma davanti a me ci sono due persone un ragazzo che penso abbia la mia età e un uomo, che in tutta sincerità sembra letteralmente un barbone.
Il ragazzo sembra essere nuovo da queste parti, si comporta un po' perso...proprio come me, mentre l'uomo sembra essere molto antipatico. È solo la mia opinione.
Comunque pago ed esco. Purtroppo però mentre stavo per tornare a casa vedo un gruppo di ragazzi sempre circa della mia età prendersela con il ragazzo del negozio.
Non sembro l'unica a vedere la vicenda, anche l'uomo antipatico era lì.
Il ragazzo asiatico con i suoi amichetti si metto a spintonare il povero ragazzo. La mia coscienza mi dice di tornare a casa e non fare casini il primo giorno alla Valley, ma la mia testa dice di aiutarlo.
Diamine...
Mi avvicino all'uomo antipatico -Hey... dovresti fare qualcosa- corruga le sopracciglia mentre prende un morso dalla sua pizza e risponde -E perché, non lo conosco e poi se la sta cavando- incredibile.
-Sei l'adulto della situazione dovresti fare qualcosa e poi non se la sta per niente cavando- quest'uomo lo conosco da 2 minuti e già lo odio. Alza gli occhi al cielo, ma non si muove. -Bene vado io allora- alza le sopracciglia, per poi alzare le spalle -Accomodati-
Me ne pentirò, ma non lascerò che un ragazzo venga trattato in questa maniera. Mi avvicino e urlo -HEY STRONZI- si girano e il ragazzo asiatico è il primo a parlare -Ma guardate chi abbiamo qui, una novellina?-
-Non credo siano affari tuoi, lascia in pace il ragazzo- si gira a guardare i suoi amici, che tengono ancora il ragazzo, e si mettono a ridere.
-Non credo proprio principessa- ok questo è troppo. Mi avvicino ancora un po', ma cerco ancora di essere calma -Sai possiamo sempre fare finta di niente e tornare ognuno a casa propria -NON FUNZIONA- mi giro e c'è l'uomo antipatico che si gode la scena.
Non faccio in tempo a girarmi che mi ritrovo per terra -Oh....questo non dovevi farlo- dico a bassa voce. Se prima ero alterata adesso sono furiosa. Mi alzo di scatto e gli tiro un bel calcio frontale in faccia.
-Ti ho parlato gentilmente, ora però mi hai fatto arrabbiare- si avvicina l'altro ragazzo pronto a darmi un pugno, ma agilmente lo schivo dando un pugno all'altro ragazzo grasso che si stava avvicinando.
Mentre il ciccio si allontana tenendosi il naso, un altro si avvicina e li tiro un calcio laterale dritto sulle costole. L'asiatico si alza, fa per avvicinarsi, ma qualcuno lo ferma colpendolo. Mi giro ed è l'uomo di prima. Gli sorrido come segno di gratitudine per poi girarmi e tirare 3/4 pugni consecutivi in faccia al tipo dietro di me e subito dopo una gomitata allo stomaco.
Ora in pratica siamo io e l'uomo a combattere insieme. -Dietro di te, abbassati- mi urla mi abbasso all'improvviso e lui con un calcio spinge via il ragazzo facendo volare all'indietro -Grazie-
Ora sono tutti a terra. -Dove hai imparato- mi chiede l'uomo. Alzo lo sguardo -Mio padre- dico senza pensarci -Sei brava- gli sorrido -Anche tu vecchio- alza gli occhi al cielo, ma sorride.
Forse non è così male alla fine.
Purtroppo sentiamo le sirene della polizia lo guardo impanicata -Vai-
-E tu?- fa un ghigno e dice -Non è la prima volta- e con questo corro via dritta verso casa.
Arrivo, chiudo la porta e vado dritta sul divano.
Wow è stato fantastico, è ormai da tanto tempo che non provavo questa tipologia di adrenalina che ti scorre nelle vene. Ho proprio la sensazione che la Valley è il posto per me.
Spazio autrice New chapter. La nostra cara Beth ci ha mostrato che non paura di difendere gli altri. Cosa succerà adesso??
