"-Ho un padre, ma non ho mai avuto un papà-"
Elisabeth Kreese, probabilmente conoscete già questo cognome, ebbene sì...lei è la figlia dello spietato John Kreese.
Fin da piccola lei, grazie anche al padre, ha sempre amato il karate, finché un giorno...
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È il giorno. Oggi si parte, si cambia vita.
Non so come sentirmi esattamente, ma è un passo che devo fare. Dopo la presunta morte/scomparsa di mio padre oggi tornerò alla Valley.
In realtà ci sono andata poche volte nel corso della mia vita solamente per passare le vacanze d'estate. Oggi però mi trasferirò definitivamente.
Ci ho messo un po' per decidere se andare lì oppure continuare la mia vita qui, ma a San Francisco oltre a mia zia non ho nessuno, a scuola non ho amici, mi credono tutti psicopatica, visto che non riesco, un solo giorno, a non fare casini. Diciamo che ho un problemino a gestire la mia rabbia...a proposito grazie papà.
Come ho già detto prima qui a San Francisco vivo con mia zia, lei si è sposata un anno fa perciò questo trasferimento è anche per lasciare i due sposini a vivere la loro vita senza una ragazzina di 16 anni tra i piedi.
Ora siamo in macchina diretti verso l'aeroporto.
Dopo qualche ora siamo arrivati, parcheggia, si gira verso di me e inizia con tutti i suoi avvertimenti. Non capitemi male, amo mia zia e come si preoccupa per me, ma so prendermi cura di me stessa, l'ho sempre fatto.
-Ok siamo arrivati, mi raccomando stai attenta, chiamami quando arrivi e soprattutto ogni giorno raccontami ciò succede lì e se dovesse succedere qualsiasi cosa, ho già pronto un biglietto per il ritorno-
Rido -Zia è tutto ok starò attenta e ti chiamerò ogni giorno e se dovesse succedere qualcosa, so come difendermi- da quando è morta la mamma, sua sorella, e papà è sparito, zia è sempre stata al mio fianco facendomi da madre.
-Ok, un'altra cosa, resta fuori dai guai- sorrido -Non ti prometto niente, mi conosci- mi abbraccia e sussurra -È proprio per questo che non voglio che parti- alzo gli occhi al cielo e mi stacco dall'abbraccio e scendo dalla macchina.
-Zia ne abbiamo già parlato starò bene. Ok?- annuisce e con un ultimo abbraccio prendo la valigia e vado a prendere l'aereo.
Mi giro le mando un bacio, prendo un bel respiro ed entro.
Da qui inizia la mia nuova vita, ora non si può tornare indietro. Speriamo bene.
Spazio autrice Nuova storia. Spero sia di vostro gradimento.
