«Visto che non mi fido ad uscire da qui, che ne dici se diamo un'occhiata?», propose pensando di essere momentaneamente al sicuro rimanendo lì dentro.

Mikey annuì.

«Dai andiamo prima che ci scoprano e guai a te se tocchi ancora qualcosa!», lo minacciò con l'indice prima di voltarsi ed addentrarsi in quello che sembrava essere il punto focale di una questione troppo grande anche per loro.

Con passo felpato attraversarono quella specie di laboratorio, potendo osservare attentamente ciò che li circondava e quello che videro li lasciò interdetti ma soprattutto preoccupati.

In quei tubi, in quei contenitori, in quelle celle trasparenti che non lasciavano via di scampo si trovavano, intrappolati, dei semplici esseri umani.

Persone addormentate che galleggiavano nella sostanza viscida di colore bluastro.

«Cos'è questo liquido?», chiese Michelangelo ma il fratello non seppe dargli risposta. Il cervello gli stava per scoppiare, troppe informazioni in così poco tempo insieme all'ansia e alla preoccupazione di non riuscire a salvare tutti.

La vista di quella gente lo rese inerme, impotente.

Sarebbero stati all'altezza della situazione?

Uomini, donne e bambini. Papà, mamma e figli con ancora indosso i loro vestiti abituali. Vittime rese prigioniere e portate via dalla loro quotidianità solamente per la sete di potere di Shredder.

«Oh, no...», sussurrò Donatello poggiando delicatamente una mano sulla superficie fredda di uno di quei tubi. Davanti aveva una bambina con la sua gonnellina a fiori e una magliettina abbinata, ai piedi le sue scarpette.

Povera piccola.

Dando uno sguardo più approfondito però si accorsero che non erano stati catturati solo gli umani.

«Ma quello non è Spike?», Mikey indicò un contenitore più distante, il quale celava una vecchia conoscenza delle tartarughe.

Spike era stata la tartaruga domestica di Raffaello, venuta purtroppo a contatto con il mutageno finendo per trasformarsi in una creatura mutante, grande il doppio dei fratelli. Cercò di vendicarsi delle tartarughe, credendo di essere l'unico e il solo degno partner di Raph ma venne sconfitto e sparì nel nulla.

«Ecco dov'era finito! Sembra passato un secolo dall'ultima volta che ci siamo visti! Come butta, Spike?», gli domandò ingenuamente aspettandosi una risposta ma tutto quello che ricevette fu uno scappellotto da parte di Donnie.

«Ahia! Da quando sei così violento?», gli chiese massaggiandosi la parte colpita.

«Non vedi che non si muove? Come ti aspetti che risponda?», lo rimbeccò mettendosi al suo fianco per vedere meglio la tartaruga intrappolata.

«Ma che ci fa qui anche lui? Pensavo che gli obiettivi fosse le persone», si appoggiò una mano sul mento.

«A quanto pare non è così, Donnie», richiamò la sua attenzione indicando un altro tubo.

«Razor?! Okay, che diavolo sta succedendo qui?», la situazione man mano che si andava avanti stava diventando sempre più complicata.

«Shredder sta catturando i suoi stessi soldati?».

«Non credo siano queste le sue intenzioni», disse con fare pensieroso il più grande.

«Beh, comunque non possiamo lasciare tutti qui!», Mikey si agitò leggermente.

«Lo so benissimo! Ma come facciamo se siamo solo io e te? Spiegamelo».

«Sei tu il genio! Smanetta un po' con quei pulsanti e libera tutti», rispose con fare abbastanza ovvio e plateale.

«Ti sembra una cosa così facile? Non ho mai visto una tecnologia simile», aprì le braccia non avendo una reale soluzione.

«E ti definiresti un informatico? Dai, Donnie! Almeno provaci», lo supplicò.

«Ah.. e va bene», si arrese. D'altronde li voleva liberare anche lui a tutti i costi.

«Ci deve essere un modo ma mi servirà tempo», disse mettendosi in ginocchio per stare più comodo ed avvicinarsi ad un'alzata che sorreggeva il tubo nel quale si trovava Spike. Iniziò a tirare fuori cacciaviti, pinze e altri strumenti dalle bizzarre forme, tutto davanti alla faccia confusa di Mikey.

Ma dove diavolo la teneva tutta questa roba?

«...Meglio non saperlo», mormorò.

«Mh? Hai detto qualcosa?», gli domandò il fratello.

«Oh, no, no...», rispose imbarazzato, ridacchiando leggermente.

Donatello lo guardò con un'espressione confusa, decidendo di lasciare perdere la questione. Continuò a lavorare, collegando il suo telefono tramite uno spinotto ad una presa, vicino ai comandi principali, per entrare nel sistema.

«Forza, funziona...», pregò guardando la barra del caricamento che faticava a completarsi, rallentando la procedura e non dando così il via libera alla tartaruga.

In tutto questo, non sapevano che qualcuno li stesse osservando attraverso una piccola telecamera nascosta agli occhi di tutti e che trasmetteva le immagini su degli schermi posti in una stanzetta, purtroppo, passata inosservata proprio dai fratelli.

«Mh, interessante...», disse incurvando le labbra sottili. Ghignò al pensiero della faccia soddisfatta di Shredder nel vedere che gli aveva portato le teste di quei due poveri malcapitati.

Poveri, non sapevano cosa stava per travolgerli.

«Sarà più facile del previsto», disse uscendo con una velocità ed una grazia da mettere i brividi.

*****
Si, non è un'allucinazione. Mi sono fatta viva dopo non so quanto ed ecco finalmente un nuovo capitolo che ci ha introdotto quello che ha in mente il cattivo per eccellenza, nonché Shredder.

Ma vi ricordo di non dare mai nulla per scontato. A volta bisogna scavare più a fondo per trovare la verità;)

Un bacio!
-V.

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Jun 05, 2023 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

TMNT | You saved meWhere stories live. Discover now