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Sabato 27 agosto
Ventisette è il tuo numero.
Sette mi perseguita.
Non so che giorno sia. Che ore siano. È giorno dopo una notte. Ho visto l'alba. Ho sentito emozioni. Ho il profumo addosso. Sono confusa. Non so che scrivere.
Guerra mente e cuore.
Mi piaci. Gli ho detto in tutta sincerità.
L'uomo adatto... certo, ha fatto balli caraibici, come se non lo sa fare. Sa, sa tutto. Sa quello che piace e lo sa fare. Lo sa ottenere. L'ha ottenuto ma spero gli sia rimasto il sapore del non abbastanza.
Obsession. Ecco.
Hai la bocca buona come il vino di gragnano che a me piace bere, ma non vuoi ubriacarti, vuoi restare brilla perché? Perché se no vado a mare con tutti i panni. E ridi tu. Mi guardi e ridi. Sorridi , non lo so, mi guardi.
Sono confusa, non mi sono mai sentita così.
Mi avresti fatto urlare di piacere.
Pinocchio e la fata turchina.
Gli ho detto pure che è un personaggio di un film.
E ride.
Io non lo so.
Gli ho fatto leggere Blu notte.
Avrò fatto bene avrò fatto male?
Dammi un bacio. Lasciati andare.
Abbiamo fatto oltre le 5 in macchina. Alle 6 ci siamo ritirati e sono le 8 e già non ho più voglia di dormire.
Potrei scrivere e scrivere ma non ce la faccio più. Mi sento esplodere.
Tu mi vorresti spogliare e io ti vorrei su di me.
Guardi il vuoto e io guardo te.
Mamma mia. Perché mi piaci? Non dovresti.

08:07
Parliamo le stesse parole e le diciamo anche allo stesso tempo quando siamo sincronizzazione izzati.
Finché è acqua va tutto bene, va sempre bene.
Ti è rimasto .
Siamo fratelli maggiori. Lo sguardo tuo mi rassicura tra la folla . Le tue mani sono le uniche che non mi danno fastidio tra la folla.

8:32
La cover rissa io il vestito rosso.
Ci ho fatto caso e ci hai fatto caso.

Regola non scritta con i tuoi amici.
Di me non si parla e non se ne parla di farmi conoscere.

Pasquale mi piaci e vaffanculo ti farei una faccia di schiaffi.

Stiamo tranquilli. Stiamo bene. Pieni di programmi e progetti.

8:40
Mi prendi troppo sulle parole.

Ore 08:50
Inconsolabile. Ti ho detto anche questo.
A che pensi? Ti chiedevo, mi chiedevi.
In questi casi questa è la domanda più inutile, perché non si pensa a niente.
Scrolliamo le spalle uguale.

Io intanto ho perso il sonno.
Ho staccato internet per non sapere se mi hai scritto.

Ti vuoi togliere la borsetta, io ti toglierei altro.

Perché questa maledetta smania di scrivere e riscrivere, pensare e ripensare?
Non posso farne a meno.

Mancava la musica giusta. Lo abbiamo detto allo stesso modo.

Io non lo so. Se tu sei così sempre e con tutte. Forse si. Perciò non mi devo illudere.
Sì, il piacere. Ma non voglio affogare.

Mi piacciono i sospiri.
Mi hai fatto ansimare.

Tu non mi hai detto nulla. Nemmeno una canzone. Oltre tutte le latine che abbiamo in comune.

Inconsolabile, insaziabile. Eccomi sta mattina.
Non riesco a staccarmi da questa pagina, da questo vestito, dal tuo profumo.
Perché?

Ti ho detto che mi danno noia le chiacchiere inutili, che le so riconoscere. Che non ho misteri. Solo divido con chi voglio parlare e con chi no. Con chi voglio sono un libro aperto. Ho paura di dar noia perché potrei non essere capita.
E con me parli? Perché che sto facendo fin ora? Domanda retorica per avere conferme.
Hai ricevuto tante conferme.

Non ho ballato con Rocco, eppure mi ha detto che scrive. Mi ha fatto leggere anche qualcosa. Gli ho fatto scegliere a caso di leggere qualcosa di mio.  Non ho ballato perché non mi andava.  E mi spostavo a ogni ricerca di contatto amichevole.
L'hai notato?
Non lo facevo in funzione tua, ma anche.

Non ho parlato con Alessandro, gli ho dato tutto il mio mutismo tanto da fargli capire che doveva andare via. Non mi piace, non mi piace ciò che dice, quando lo dice e come lo dice.

Ho salutato gli altri due di cui non ricordo il nome, suo cugino ha una bella aurea e mi ha dato l'impressione di sapere. Con l'altro semplicemente me ne sono andata a sedere.

Non lo so, mi sento sempre peggio, non riesco a dormire, non riesco a pensare.
Forse dovrei andare a fare una doccia.
09:07
Facci caso.

9:11
Non mi hai chiesto se sono tornata a casa. Va bene anche così.
Senza legami.
Boh non lo so, non so più niente.
Vorrei scappare al mare, ma so che non scapperei da me stessa.

Lui in vacanza stava in mezzo tra mare e lago.

09:16
Mi lecco le labbra e scopro ancora il tuo profumo.
Penso di averlo preso tutto.
Come stai? E ho trovato un senso ancora più profondo alla poesia come, che ti stavo per rivelare ma non ti ho più detto. Come una sigaretta dopo il caffè. Solo che io non fumo.

Ho fatto anche un tiro dalla tua, che mi hai convinto. Ma non è per me. Tu la tieni in bocca senza accenderla, io in mano. E non è possibile.

Io sono mare da scogli, non per chiunque. Per farti capire che non sei chiunque.

Potrei scrivere di attimi, di sguardi. E non scriverei di niente. Tante le cose che ho vissuto.

Ore 10:07
Il Vesuvio ha un cappello di nuvole che sembrano pensieri.
Farfalla bianca.
Va tutto bene.
Sono scappata da casa, sto sul valico. Da sola.
Ovvero credevo di essere sola, ma mi hanno raggiunto delle coppiette. Ora vanno via.

Ore 13:03
L'ho già detto che tu sei Pinocchio e io sono la fata turchina?
Mi fa male la testa per questo silenzio.

Ore 18:44
Finalmente ho dormito un'ora, al mare.
Sembrava di impazzire e ora mi sento più calma.
Accetto. I miei angeli lavorano per me.

Stasera vedo Antonio.

Ore 20:27
Luna nuova.
Illumina i miei passi.
Libera mi dalle catene.
Spogliami dalla paura.
Fammi godere.

Così sia.

20:33
A un passo da te Adriano Celentano.

Ore 22:28
Stasera sembri una donna grande, ieri sera eri una bambina.
Ora esco con Antonio, vediamo cosa avrà da dirmi.

Me, me stessa, me medesima. Where stories live. Discover now