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18 marzo 2022

Non c'è più il senso del tempo. Sei passiva.
Vivo in pausa. Mi sblocco, vivo per il necessario e poi pausa.
Sono giù di morale, vorrei piangere forte.
Ho incontrato tre amiche oggi e tutte e tre in momenti diversi mi hanno detto che la vita bisogna viverla, che oggi ci siamo e domani chissà, che non conta più nulla se non l'affetto delle persone che ci circondano.
Io sono stanca di me stessa.
Vorrei distruggermi da dentro e uscire allo scoperto.

20 marzo
Alla fine, noi anime che crediamo nel trovare altre anime simili a noi, ci rendiamo conto che nessuno ci capirà mai davvero.
Siamo atteggiamenti, accorgimenti, dettagli. Siamo ombre, di passaggio, momentanee.
Un soffio di vento e la polvere va via.
Noi anime che vorremmo essere capite con uno sguardo ci rassegniamo prima o poi, non ci sarà nessuno, al di fuori di noi stessi che ci potrà capire.
Voi parlate, scavalcate le voci, vi mettete in mostra, giocate le vostre carte. È giusto che sia così, è la vita. È il mercato della vita.
Io no. Non mi va più. È tutto così inutile.
Il fraintendimento è molto facile, non mi va di dare spiegazioni, non ne vale la pena.
Vorrei assistere alla vita come un'ombra, guardare e studiare gli altri.
Non voglio essere studiata, risultare prevedibile o scontata.
Vorrei essere ambigua. Non decifrabile.
Felice? Triste? Arrabbiata? Nulla.
Incognita.
Così da compiere ciò che un vecchio amico mi diceva sempre "sei ignava, c'è un girone all'inferno anche per te che non prendi posizione".
Non me ne frega di prendere posizione, di schieramenti, di lotte.
Abbandonata e basta.

Oggi ho avuto un crollo emotivo  con Maurizio, ho pianto dicendogli di aver paura di vivere, di non saper affrontare la vita, di aver paura delle situazioni.
Lui mi ha detto che passerà vivendo.

23 marzo
Credo di non saper più scrivere, di non saper più leggere, di non saper più vivere.
Non ho voglia di fare eppure avrei tanto da fare, da imparare.
Aspetto con frenesia l'arrivo dei materiali, poi quando ho tutto a disposizione arriva l'ansia da prestazione.
È un Ping pong. Non riesco a prendere in mano la mia vita. Tutto mi sembra irraggiungibile solo perché io non ne ho voglia.
Mi basterebbe un trampolino di coraggio.
Potrei fare una passeggiata e uscire dal buio.

Sarà l'azzurro del cielo che annuncia la primavera,sarà il verde rifiorire degli alberi o sarà il caldo di mezzogiorno... sarà quel che sarà ma devo ricordarmi di uscire per stare meglio, di respirare all'aria aperta.
Sembra banale, ma alleggerisce buona parte dell'angoscia che mi porto dentro.
Sono soluzioni che conosco, come anche il semplice passeggiare, lo so che mi fa sentire subito meglio. Devo avere solo coraggio di staccare il culo dal divano e andare.
Ora vorrei fotografare quei ciliegi in fiore...

24 marzo
Il corpo cede.
La gola mi brucia e sembra soffocarmi, le gambe non mi reggono e la stanchezza fisica mi pervade.
Dormo come se fosse la mia unica esigenza.
È un malessere generale.
Ho bisogno di una svolta nella mia vita. Però ora sono stanca.
Voglio accontentarmi, nel senso di rendermi felice, come faccio per gli altri.
Voglio esserci per me, essere la mia priorità,trattarmi bene.
"Io odio le persone che si piangono addosso, non le sopporto. Tutti possono avere una svolta".
Io non mi piango addosso ma non faccio niente per scrollarmi.
Resto inerme a letto.
Stanca di vivere.

Me, me stessa, me medesima. Where stories live. Discover now