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Martedì 7 giugno
Ore 06:58
Ricalcolo percorso.
Non si torna indietro, si superano i limiti e si distrugge tutto ciò che si ha intorno.
Sto male, fisicamente e mentalmente distrutta.
Certe cose non devono essere dette.
Ognuno, in questo mondo, pensa ai propri problemi, alla propria sopravvivenza.
E io?
Che sto facendo per sopravvivere? Voglio accontentarmi? Accontentarli ?
Io non vedo partecipazione e comprensione nei miei confronti.
Sta mattina mi gira la testa. Ieri alle 21 ho avuto un forte sclero, quasi un attacco di panico, tanto forte era la mia rabbia.
Non volevo far del male a nessuno. Mi hanno portata all esasperazione.
E tu? Che ora, forse, ti stai rendendo conto del vuoto che ti sei cercato, hai preferito perdermi e mi hai perso.
Le parole contano, pesano. Te l'ho sempre detto.
I fatti sono conseguenze.
E io sono stanca.
Mi dispiace.
Propio ora?
Proprio ora.

Ore 09:28
Grazie a voi
Girasoli
Che mi ricordate la direzione.
La vostra nascita
È stata la mia rinascita.
Grazie a voi
Girasoli
Che mi ricordate la forza.
La vostra altezza
È stato il mio punto di vista.
Il vostro colore
È la mia energia.
Grazie girasoli che dal primo momento siete stati per me, presagio di cambiamento.

Ore 11:39
Ci vuole sensibilità nel parlare e nello scegliere le parole.
È importante.
Voi che parlate, prestate attenzione.
Mi brucia la gola, mi brucia lo stomaco, mi brucia la pelle.
Non smetterò mai di dirlo: le parole sono importanti quanto le intenzioni e i fatti.
Sono distrutta. Certe persone mi distruggono e non si rendono conto.
Anzi, pretendono che tu, nonostante l'essere devastato, capisca loro e li giustifichi.
Carmela non è pazza.
Pensate ciò che vi è più comodo.
Ma lasciatemi in pace.

Stasera andrò a prendere un caffè con Adriana. Né a casa mia, né a casa sua, al bar. Lontano.
Il mio primo caffè al bar con un'amica.
Circondatevi di persone buone e dalle energie pulite.
Grazie Adriana per la comprensione che hai sempre avuto nei miei confronti, per l'attesa, per la presenza, per la disponibilità, per il caffè, per le ore insieme una volta al mese.
Grazie Maria, che mi hai capito senza bisogno di tante spiegazioni, per il tuo appoggio, per aver capito nonostante non mi vivessi. Grazie perché con te posso parlare di cose che non tutti capirebbero senza sentirmi stupida, dalle candele alle tisane, dalla potenza dei legami di sangue alla potenza delle connessioni, fino a pensare che vicino a noi c'è tutto l'universo che gira a nostro favore.
Ringrazio anticipatamente anche Luciana, sono sicura che con lei non ci saranno bisogno di tante spiegazioni, sono sicura che lei mi dirà "andiamo a bere un bicchiere di vino e vestiti sempre più bella".
Queste tre persone il mio cuore le ha selezionate sei anni fa. Alti e bassi, discontinuità e silenzi, ma ad oggi le sento come persone amiche nel tempo.
Non sono sola, non lo sono mai stata e non ho nemmeno paura della solitudine perché alla fine con me ci sono sempre io e le mie parole.
Ho sbagliato nel non coltivare per paura di veder marcire, per paura di deludere.
Però quando decido, non torno indietro.
Mi riprendo i miei anni.
Ora però lasciatemi in pace.

Mercoledì 8 giugno ore 08:25
Come vorrei scappare e starmene da sola al mare.
Se oggi mi verrai a rapire ti prego portami al mare.
Lasciatemi in pace.
Sono molto stanca.
Stanca di spiegare. Stanca di urlare. Stanca di dovermi ricordare i miei limiti oltrepassati.
Sicuramente voi soffrite. Ma questa volta il mio dolore è più forte e ha la precedenza.
Intanto lui non l'ho visto più e i modi ci sono.
Io non voglio vederlo, ma se il suo "amore" verso di me era così forte perché ostinarsi a non dimostrarmelo e lasciar andare tutto a puttane?
Mi sono chiusa nell'orgoglio anch'io. Di sicuro.
Ma c'è anche tanto altro.
Pensano che io una volta "sfogato" il tempo perso, possa ritornare sui miei passi, pentendomi magari, non potendo poi più recuperare i danni causati.
Ma forse non ho più voglia di recuperare, di costruire. È tutto distrutto intorno.

Ieri sono andata con aurora, Adriana e due suoi amici a bere uno spritz. Mi sono sentita libera e con i miei anni.
Non posso negare che ogni tanto controllavo il cellulare o mi giravo per immaginare la sua presenza. È una mancanza perché era l'abitudine, era il quotidiano. Non "conosco" un'altra vita oltre che con lui, solo esclusivamente lui.
E lui non cambierebbe. Non accetterebbe.

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