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Venerdì 03:23
Non mi devo legare.
Razionale.
Mi ricordo le parole che dici.
Hai detto delle parole prima.
Ti consiglio un libro quando meno te lo aspetti.

Avrei voluto raccontarmi di più.
Forse va anche bene così.
Pasquale, pensi e parli come me. Però ho paura e forse no.
Vai al mare da solo. E questo è un altro livello .

Conosci il tuo nemico e conoscerai te stesso.

Mi fa male la testa e non ho bevuto tanto. Solo un Capri spritz.
Vabbe. Dormo . Non mi lego . Eppure ti scoperei.

Ore 14:00
Vorrei scrivere tante case, tanti fatti che ho scoperto di me, di persone che parlano la mia lingua, che le trovo ed esistono.
Però ho mal di testa. Ho mal di cuore. Non voglio legarmi più a niente , più a nessuno, vivere l'attimo in santa pace "dal Vangelo secondo Carmela" cit.
boh sono confusa su me stessa.
Sta notte l'ho sognata la scopata con Pasquale. Io avevo tanto tentennato, mi trattenevo tanto, poi mi ha preso e mi ha baciato punto.
Desideri?
Boh.
Poi finisci in fondo alla chat di chi tu hai messo fissato in alto e pensi: ma per chi? Per cosa?
In ogni modo, mi farei un pianto , perché ho capito che non ho bisogno di nulla e non voglio legami. Voglio distacco.
"In realtà tu non cerchi questo."
Io non voglio più rimetterci e nel frattempo ci sto già rimettendo perché ci penso.
Vaffanculo a tutti e a tutto.
"Sei irremovibile".
"Lei non vuole più bere."
Boh vaffanculo tutto.
"Tu hai detto una cosa bellissima, cerchi leggerezza, che genere di leggerezza?"
"La leggerezza della brezza di mare. È densa,ha profumo, ha sapore. Però sono contraddittoria perché mi soffermo sulle parole, sulla ricerca, analizzo."
"E questo è pesante come lava."
Boh.
"Mettiti avanti, Carmè."

Ore 20:07
Di un venerdì che sa tanto di un giorno che non esiste.
Ho lavorato trascinandomi, ero praticamente assente e il mal di testa non mi è mai passato.
Ora ho fatto una doccia e mi sento confusa, anche se in realtà ho le idee molto chiare. Sono stanca e dovrei riposare per vedere meglio.
Antonio si è "sentito in dovere di darmi delle spiegazioni", sta attraversando un periodo stressante lavorativamente e emotivamente di ricordi che non lo rendono tranquillo.
Lo so, mi rendo conto di tutto e avevo immaginato. Gli ho detto solo "io sto qua" con un abbraccio virtuale.
Immagino il dolore di chi ha tanto amato.
Io non riesco a provare dolore, ricordi, tanti, ma passeggeri come nuvole.
Ogni tanto mi viene in mente qualcosa, un nomignolo, degli episodi divertenti... ci ho comunque trascorso sei anni della mia vita, il buono da qualche parte nel mio cuore l'ha lasciato. Non voglio vederlo mai più e non voglio sapere più nulla, due strade diverse.
Per me va bene così.
Vorrei distrarmi e trovare la leggerezza.
Mi sento sola e sento che questa solitudine non potrà mai colmarla nessuno del tutto.
Vorrei anche piangere ma non escono lacrime.
Oggi una giornata un po' così.
Entrambi, sia io che Antonio , alla domanda "come stai" non abbiamo risposto.
Mi piacerebbe che qualcuno realmente mi chiedesse come stai.
Rispondo sempre "sto bene."
Il che è vero.
Però mi sento di stare sulle montagne russe e con i capogiri, vorrei che la giostra non si fermasse mai e allo stesso tempo vorrei dormire.

Non mi manca nessuno. Proprio nessuno.
Vuoto. Buco nero.

Sabato 30 luglio
Ore 03:48
Ho la nziria.
Papà direbbe a nziria e suonn.
Ho bisogno di sale e mi sento insipida.
Ballo da sola e vorrei ballare attratta da qualcuno.
Penso a situazioni impossibili e sento di essermi cotta perché ci penso.
Ballerei con te nonostante lo spazio temporale razionale.
Poi non vorrei ballare con nessuno perché mi fa schifo essere toccata da mani lerce .
Non ballerei mai più con Maurizio è mai più lo vorrei vedere.
Vorrei un po' di sale nella mia vita .
Vorrei poter dedicare una canzone e sapere che quella canzone parla di lui.
Non ho niente e percepisco la stessa sensazione di vuoto di sei anni fa .
Sta volta però so che ci sono io.
Vorrei io condimento ma lo scelgo io.
Poi aspetto un "stasera alle 22?"
Poi mi aspetto un qualsiasi cosa da qualsiasi.
Boh non voglio niente .
Qualcuno che veda la mia luce e che non si arrenda agli sguardi lontani.

Vincenzo ama Adriana e questo non potrà cambiare mai.
Adriana ha cucito la ferita e sa che indietro non si può tornare.
Lacrime e occhi di consapevolezza.
Un venerdì che non è partito per nessuno.
"E tu, nessuna slinguazzata ieri sera?"
"No." Ma se sapessi di altri nutrimenti...
Non è giusto perché lui soffre.
Vaffanculo al tempo, anche se so che se scorre così un buon motivo l'avrà .
Lo ringrazio perché tramite Antonio so cosa mi piace e cosa vorrei nel mio uomo .
Peccato per il contorno.
Vorrei essere libera e non legarmi mai.

Me, me stessa, me medesima. Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon