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stavo entrando in un bosco, non sapevo quale fosse il motivo ma... Era il bosco in cui mi portava spesso mia nonna. Mi aveva dato la strada più sicura, dove diceva che non avrei avuto nulla di cui preoccuparmi. Saltai il recinto con qualche difficoltà, c'erano due stradine davanti a me, dovevo prenderne una... E proprio in quel momento, mi dimenticai quale fosse quella giusta.
Ci pensai molto.
-destra o sinistra...-
Avanzai lentamente quando vidi un cartello che prima non c'era comparirmi davanti. Indicava dove portavano le due strade, per un momento mi illuminai ma poi mi resi conto che era scritto in... Russo? Ma cosa... Mi guardai intorno cercando di capire il motivo di questo stupido scherzo.
Feci le spallucce e mi affidai al mio sesto senso, presi la sinistra. Mi incamminai e dal bel sole che mi illuminava il percorso, divenne tutto buio. Non capivo perché divenne notte così all'improvviso ma non ci diedi tanto peso.
Camminai finché non vidi in lontananza una tenda illuminata ma chiusa. Sgranai gli occhi cercando di capire perché non fui arrivato al laghetto dove andavo sempre con mia nonna. Respirai profondamente e provai ad avanzare ma un fruscio alle mie spalle mi fece rabbrividire. Avevo paura di girarmi.
Il fruscio si trasformò in dei passi sempre più vicini a me finché non sentì il respiro caldo di qualcuno sul incavo del mio collo. Delle mani fredde mi presero per i fianchi da dietro portando la mi schiena contro il petto di qualcuno.
?:-come ti chiami?-
Non riconobbi subito la voce quindi mi limitai a fare silenzio.
Alex:-capisco che sei silenzioso ma è un po' scortese da parte tua, Topino-
mi sussurrò dietro l'orecchio. Era Alex.
Ingoiai il nodo formato nella mia gola tremando per il suo tocco delicato ma provocante.
Alex:-beh, se non vuoi parlare...-
Sentii le sue mani scivolare fino all'elastico dei miei pantaloni, e lì mi lasciai andare.
-Lasciami!-
Gli urlai preso dal panico, gli presi i polsi con le mani sperando che si fermasse.
Alex:-non urlare... ci scopriranno...-
Mi sussurrò di nuovo, dietro l'orecchio, provocandomi con i piccoli tocchi delle sue labbra sulla mia delicata pelle.
-e cosa dovrebbero scoprire...?-
Balbettai a bassa voce.
Sentii la sua erezione toccarmi il fondo schiena.
Alex:-questo... topolino-
non capii perché mi chiamasse "topo" ma forse era solo un nomignolo che mi diede. Gli lasciai i polsi provando a staccarmi ma lui, con un movimento molto rapito, mi sbatté con la schiena contro un albero. Gemetti per i colpo preso sulla schiena, non feci in tempo a scappare che lui mi prese di nuovo per i fianchi, abbassò leggermente il capo incontrando i miei occhi.
Alex:-se mi dai una mano lì sotto... ti ripago lasciandoti andare, se non lo fai di tua spontanea volontà... sarò costretto a tenerti con me per tutto il tempo neccessario per farti impazzire-
-Ed ero io il Gay, giusto?-
Ridacchiai.
Alex:-non ho mai detto di essere etero-
non sapevo perché mi sentivo provocato dalla sua voce. Poi, rimasi scioccato dal fatto che lui non era Etero.
-cosa... ma tu...-
non mi lasciò finire che mi strinse di più i fianchi facendomi gemere per il dolore.
Alex:-Giorgio, svegliati-
-cosa?-
la sua voce era cambiata, era più femminile... Non era più bella e provoca-

.

Clara:-finalmente Giorgio! Hai dormito bene?-

Apro gli occhi e mi siedo di scatto. Lei lo nota e poggia una mano sulla mia spalla, mi giro a guardarla.

Clara:-ti ho rovinato il sogno, vero? Sei tutto arrossato... e, hai l'amichetto sveglio-

Ridacchia appoggiando due dita davanti alle labbra. Amichetto? Quale-
Ahhh, il cazzo tuo.
Mi guarda fra le gambe da sopra le coperte, è più evidente di quando pensassi.

Clara:-dai su, quale ragazza fortunata hai sognato?-

Mi accarezza sopra la testa. Ecco...
ASPETTA, ALEX? TI... TI PIACE ALEX?
no no no! L'ho solo sognato...
Sei Gay.
No.

-sono confuso...-

Clara:-ti ricordi sei hai fratello o sorella?-

Che domande...

-sono figlio unico, perché?-

Clara:-si! Miracolo!-

Lei inizia a saltellare per tutta la stanza. Non capisco. Perché - lei... Aspetta. Mi ricordo di lei, so come si chiama, so cosa deve fare ma... Ho un vuoto poi. Le feci una domanda muta e lei annuì.

Clara:-avevi perso la memoria... sei stato a nanna per... un mese, quasi.-

EH?!

Clara:-poi ti sei svegliato ma avevi perso la memoria, adesso però a quanto pare ti ricordi! Scusa Giorgio... devo andare a riferire alla dottoressa, tu non muoverti, ok? Potresti farti male anche senza volerlo-

Ma quanto parla...
Annuisco e lei corre fuori dalla stanza a gambe levate. Dopo qualche minuto entra in sala, insieme a Clara, una dottoressa.

Doc♀️:-ottimo Clara, sei stata molto brava, adesso però devi aiutare il signor Giorgio a camminare, adesso può tranquillamente mangiare quello che c'è scritto in questo foglio-

Lei porge il foglio a Clara che inizia a leggere attentamente. È una ragazza giovane e carina. Capelli marroni mossi con la base molto scura, occhi verdi molto belli e particolari, lineamenti del viso perfetti, naso all'insù e un po' a patata, labbra poco carnose e di un rosa chiaro naturale, carnagione chiara e pelle molto curata. La dottoressa è una donna sulla 40ina di anni... Sembra molto sveglia. Lei esce lasciando la porta aperta, Clara si gira verso di me e mi sorride a 32 denti avvicinandosi.
Distoglie lo sguardo da me per prendere qualcosa attaccato al muro ma delle voci maschili molto alte la fanno sobbalzare, si gira di scatto guardando la porta, stesso faccio io.

?♂️:-Dov'è la stanza di quel ragazzo? Ho detto che voglio saperlo! Subito! Perché non ci avete chiamato quando si è svegliato? Non abbiamo tutta la vita da perdere con voi medici!-

?♂️:-Grazie! Finalmente!-

Dopo qualche minuto nella stanza entrano due poliziotti, dietro di loro un poliziotto che tiene ammanettato...
Oh cazzo, ma quello è-
Piadina?

-Giulio...?-

Borbotto sorpreso.
Clara sembra agitata.

Clara:-che ci fate qui? Il paziente non può avere visite a quest'ora!-

Dice poco sicura.

Pol1♂️:-dobbiamo interrogare questo ragazzo, adesso.-

Perché... Perché?
Ma perché... Cioè... Perché Piadina è ammanettato? Non è stato lui a farmi finire qui, allora per cosa?

Incidenti sul percorso[1]Where stories live. Discover now