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Sento un rumore irregolare e non musicale di una porta che si apre, quasi sicuramente è entrato qualcuno in stanza.

Doc♀️:-probabilmente sarà stata una sua immaginazione-

Sento una mano calda appoggiarsi sulla mia fronte, sobbalzo e gemo di dolore sentendo come se... La mai fronte sprofondasse.

Clara:-visto?-

Doc♀️:-oh... grazie per avermi chiamata-

Lei inizia a toccarmi dappertutto dandomi al quanto fastidio.

-basta...-

Riesco a dire con un filo di voce, si vede che non parlo da molto...

Doc♀️:-uh... buongiorno signor Giorgio, sono contenta che ti sei svegliato-

Sento qualcuno aprirmi gli occhi, vedo tutto sfocato e mi bruciano un botto gli occhi...

Doc♀️:-meno male che non è diventato cieco...-

Si sta rivolgendo a Clara.
Vedo dei leggeri movimenti, a mala pena i colori. Lei toglie le mani dai miei occhi.

Doc♀️:-vedi quanti sono questi?-

Apro gli occhi e cerco di capire quante dita sono... Non vedo la mano bene, vedo solo del rosa.
Scuoto la testa e lei mi prende da sotto il mento facendomi mettere il capo all'indietro.

Doc♀️:-non fare nessuna espressione, tieni il viso rilassato-

Sento una mano fredda toccarmi il petto, sfiorarmi le ferite e i lividi finché non si ferma con la mano sulle costole alla sinistra.
Le blocco velocemente la mano prendendole il polso e stringendolo con non so quale forza.

Doc♀️:-mi fai leggermente male così-

Dice scherzosa prima di ricominciare.

Doc♀️:-adesso ti aiuto a sederti e tu fai solo quello che ti dico io-

Le mi sposta la mano con cui le ho preso il polso, sento il lettino muoversi, piegando il mio busto facendomi sedere, ho ancora la testa appiccicata al cuscino. Apro gli occhi e vedo meno sfocato di prima, una donna con la camicetta bianca e un'altra più giovane che cerca di imitarla.

Clara:-hey! Mi vedi? Io sono Clara!-

Mi saluta con la mano. La guardo e poi guardo la dottoressa.

Doc♀️:-Hai ripreso la vista?-

Annuisco debolmente mentre sposto lo sguardo da lei ai miei piedi. Li muovo leggermente facendolo scontrare uno contro l'altro.

Doc♀️:-adesso Clara ti farà delle domande che poi scriverà su questo foglio, ok?-

Dice mostrandomi il foglio da lontano, annuisco nuovamente. Adesso vedo bene... La dottoressa esce dalla stanza ed io e Clara rimaniamo da soli. Lei si avvicina a me e si siede sul bordo del letto.

Clara:-io sono Clara, ho 24 anni e... sono da poco qui! mi hanno scelta come tua infermiera personale, sei felice?-

Mi chiede con un sorriso stampato in faccia. Annuisco di nuovo debolmente.

Clara:-adesso puoi fare tutte le espressioni che vuoi-

Dice con una voce buffa, come se cercasse di farmi ridere ma...
Sta fallendo, poverina.

Clara:-ok... prima domanda, come ti chiami?-

-Giorgio... penso-

In realtà l'ho sentito dire da quell'uomo che diceva che era mio padre.

Clara:-ottimo, quanti anni hai?-

Oh...
Eri davanti a scuola quindi meno di 18.
Stai zitto.

-non lo so...-

Lei scrive sul foglietto con molta attenzione.

Clara:-te lo dico io, hai 15 anni! ohm... poi, hai sorelle o fratelli?-

-non lo so.-

Alle sue domande non sapevo dare risposta.
Non mi ricordo nulla...
Alla fine lei tira un sospiro si rassegna.

Clara:-hai sentito dire il tuo nome, vero?-

Dice rassegnata.
Annuisco e abbasso il capo.

Clara:-tranquillo, vuoi riprendere la memoria?-

Mi chiede.
Alzo il capo e la guardo.

-posso?-

Clara:-certo! Ma devo riposare molto e non sforzarti troppo, ah, e se devi andare in bagno...-

Lei prende qualcosa da sotto il lettino e, diventando un poco rossa, me lo mostra.

-deco pisciare lì dentro?-

Clara:-si...-

È imbarazzata.

Clara:-l'altro bisogno non lo dovrai avere da come mi hanno informata, non dovrai mangiare, ti diamo noi ciò che serve al tuo organismo attraverso qualche puntura e sacchetto-

Dice accarezzandomi la testa, subito noto qualcosa di duro e rotondo, non i miei capelli.

Mi tocco la testa e sento il gesso.

-ho la testa fasciata?-

Clara:-uh... si...-

Mi sorride. Poi alzai l'indice come se si fosse ricordata di qualcosa.

Clara:-sai... Davanti all'ospedale, c'è stata una rissa ieri sera... erano presenti gli stessi ragazzi che erano venuti a trovarti tranne uno. Un ragazzo dai capelli neri e uno moro chiaro si sono presi a pugni all'ultimo sangue, in realtà è stato soprattutto quello dai capelli neri a prendere di mira l'altro, il moro è finito in ospedale dopo che la polizia ha cercato di capire quale fosse la causa di quella così detta rissa.-

Respira profondamente prendendo aria.

Clara:-si è scoperto che il moro era quello che ti ha spaccato la fronte, però non è finito in prigione, i suoi genitori hanno pagato tutto il dovuto anche perché il moro... con le condizioni che è... non poteva di sicuro andare il prigione. Il ragazzo dai capelli neri si è scoperto che... ti violentava...-

Dice l'utima parola bisbigliando.

Clara:-La polizia doveva interrogarti ma tu... non ti eri ancora svegliato. È successo un casino... anche un'altro ragazzo è finito in ospedale mentre cercava di difendere il moro. C'era anche una ragazza che, non è finita ricoverata ma è tornata a casa con dei lividi, anche lei nell'intento di difendere il moro. Anche un biondino era presente, lui ha provato a fermare quello dai capelli neri ma lui, come la ragazza... è tornato a casa con un occhio nero, lividi sul corpo causati sia dal ragazzo che fermava e sia dal moro.-

Lei mi guarda dolorante.

Clara:-ero presente ed ho assistito a tutto, quello che mi ha fatto più male è stato scoprire che tutto ciò è accaduto perché tu sei finito qui...-

Lei mi abbraccia.

-è colpa mia...-

Lei si stacca e mi sorride.

Clara:-non è colpa tua, non hai fatto nulla di grave. Sai, tuo padre è stato arrestato, quello dai capelli neri è ancora in attesa e i genitori del moro hanno già pagato, un po' hanno contribuito anche i suoi amici...-

Lei mi dà un lieve bacio sulla fronte.

Clara:-visto che non hai una idea molto chiara... te lo ripeterò appena avrai riacquistato la memoria, adesso riposati-

Lei prende un telecomando e premendo qualcosa, riesce a fare sdraiare nuovamente il lettino, mi immergo subito nei miei pensieri, pensando soprattutto a quello che mi ha raccontato Clara.
Sono così disorientato...

Incidenti sul percorso[1]Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt