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Lui esce dalla stanza dandomi la buona notte.
Certo, sono solo le 8 di sera ma se voglio avere abbastanza energie devo dormire adesso. Domani devo affrontare metà giornata rinchiuso a scuola... Non so veramente cosa mi possa aspettare.
E se mi vede il gruppetto di Alex? Mi prenderebbero sicuramente in giro ed io dovrei subire in silenzio consapevole che non potrei difendermi.
Cazzo! Perché ho annuito! Non ci potevo pensare?
Adesso ho l'ansia addosso e non riesco a dormire, perfetto direi.
Prendo il telefono e non sapendo cosa fare mi faccio un giro su Omegle, almeno lì posso divertirmi tranquillamente.
Passa mezz'ora e già sento i miei occhi chiudersi, metto via il telefono e con poca fatica mi sdraio. Chiudo la lampadina e chiudo gli occhi, mi immergo nei miei pensieri e mi addormento.

[...]

Mi alzo e mi siedo, consapevole che oggi devo andare a scuola.

Mi stiro facendo uscire dalla mia bocca un sottile gemito involontario, sorrido leggermente e con un po' di fatica riesco a mettermi in piedi con le stampelle. Mi cambio velocemente e vado in soggiorno, prendo lo zaino ed esco; mio padre non è a casa ed idem mia mamma, quindi dovrò fare tutto a piedi. Mi sono svegliato prima proprio perché so che ci metterò più tempo ad arrivare a scuola, detesto questo tipo di tortura.
Arrivo dopo circa un quarto d'ora, sfinito mi appoggio ad un muretto senza pensare agli occhi che ho addosso. Ho imparato molto stando a casa, mio padre mi ha pure insegnato a difendermi anche se non gli ho ancora detto di questi bulli... Non penso che glielo dirò.
Appena in tempo, la campanella suona ed io mi rimetto composto per entrare a scuola.
Mio padre stamattina mi ha pure messo del fondo tinta sulle braccia, dice che non vuole avere problemi, brucia ma... Devo sopportarlo.
Inizio a camminare a testa alta, mi guardano... Parlano fra loro ma io devo fregarmene. È già un miracolo che non abbia visto Alex.
Entro con tutta la calma che ho e vado dritto nella mia classe, entro e imbocco subito il mio banco ignorando il prof.

Prof:-Giorgio?-

Non rispondere.
Non rispondere.
Mi siedo con difficoltà e faccio finta di niente, non guardo nessuno, devo fregarmene. Il prof mi guarda con aria preoccupata ma poi ritorna a spiegare la sua lezione, matematica... La detesto. Che cazzo ci faccio con dei numeri nella mia vita? Non penso neanche che farò qualcosa nella mia vita.

Prof:-dunque... visto che siamo riusciti a stare a passo con gli argomento, la gita che abbiamo rimandato la faremo domani! Quindi... nel vostro gruppo classe girerà tutto ciò che dovrete portare, ci ricordo che staremo fuori per una settimana.-

Il prof mi guarda.
Ah... Quindi alla fine non hanno fatto la gita? Pts.
Io so già che rimarrò qui con... ALEX?! CAZZO! ME NE ERO DIMENTICATO!

L'ora di matematica passa in fretta, suona la campanella e faccio per alzarmi ma il prof di sto cazzo mi ferma.

Prof:-giorgio.-

-prof.-

Prof:-mi dispiace... non voglio intromettermi nella tua vita privata ma spero tu guarisca presto; come hai notato... La gita è stata rimandata per domani visto molti problemi che abbiamo scontrato in questo giorni, tu sai già che dovrai stare con Alex...-

Si ferma e mi fa un lieve sorriso.

Prof:-ogni giorno veniva a vedere se tu fossi tornato, sembrava molto preoccupato-

Mi viene da ridere... Lui? Preoccuparsi per me? Dopo quello che mi ha fatto?

Prof:-detto ciò giorgio... puoi anche andare-

Mi alzo e esco dalla classe un po' confuso e turbato.
Le ore passano in fretta e finalmente si da l'ora di pranzo, non vado mai a pranzare, esco sempre fuori scuola, in giardino; vado lì proprio perché nessun'altro ci viene.
Cammino tranquillo finché non sento dell'accidità in gola, decido di andare in bagno ma quello fuori scuola, lì non ci va nessuno di scuola quindi posso stare tranquillo.
Vado in quello maschile ed entro ma delle risate a me familiari mi fermano il cuore. Scruto e vedo, oh merda... C'è Alex, Cico, Ettore, Giulio... Chiamato anche "Piadina" dai suoi amici. Cerco di ignorarmi e mi avvicino ad uno dei bagni ma qualcuno mi ferma facendomi sbattere la schiena contro il muro.

Incidenti sul percorso[1]Where stories live. Discover now