Capitolo 7

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Sono già due settimane che tengono "prigioniero" Gale che vorranno fargli?
Ho paura, paura per lui, paura che gli facciano del male a causa mia.
Un pomeriggio in TV mandano in onda un programma che si può vedere solo sulla mia televisione: il presidente Snow con al suo fianco Gale che ha un aspetto piuttosto mal ridotto come se l'avessero picchiato, ha una faccia triste, esausta e cosparsa di lividi.
Fisso il televisore ed immagino di accarezzargli il volto con la mano contro lo schermo, è così triste, mi si stringe il cuore a saperlo li solo e "indifeso" le lacrime mi pungono gli occhi e, dato che in questo momento, in casa sono da sola, non cerco di ricacciarle indietro, le lascio uscire, scorrono a fiumi sul mio volto.
Piango così tanto che con le mie lacrime potrei riempire una bottiglia da mezzo litro!

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POV'S GALE

Non ce la faccio più, mi hanno picchiato, frustato e preso a calci, ma devo resistere, devo farlo per Katniss, la mia Katniss, senza lei si che morirei.
Ora sono difronte alla telecamera, vicino a Snow.
Mi fa male dappertutto, non riesco quasi a muovermi dal dolore eppure quando mi chiedono cosa ne penso di Capitol City, sputo fuori tutta la verità su come penso sia Capitol City, sul suo governo e su quanto siano sciocche e inutili le sue regole.
Ad un certo punto quando inizio a parlare di Katniss per avvisarla del matrimonio tra lei e Peeta di cui ho sentito parlare Snow e Peeta, un pacificatore mi colpisce dietro la nuca e svengo cadendo a terra a peso morto.

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POV'S KATNISS

《NOOOOOO!...》

Urlo tra le lacrime al televisore, non possono farlo! Non possono fare del male a Gale!
Devo trovare il modo di liberarlo o presto loro lo... Lo uccideranno.

Passo tutta la notte a pensare a come intrufolarmi nella capitale senza stare sotto gli occhi della gente, poi ad un tratto mi viene un idea

《Effie! Lei mi può truccare e sistemare in modo da sembrare una di loro!》

Detto questo mi alzo dal letto indosso la prima cosa che trovo ed esco di corsa.

Busso più volte alla porta di Effie e alla decima volta finalmente mi apre e con la voce ancora impastata dal sonno mi chiede

《Che c'è katniss? Sono le 3:00 di notte》

《Ho bisogno del tuo aiuto!》

Sul suo volto si forma un espressione interrogativa

《 del mio aiuto? E perché?》

Lei si sposta di lato quel tanto che basta a lasciarmi passare ed io, senza farmelo ripetere due volte, comincio a raccontarle per filo e per segno ciò che era successo facendole giurare di non dire mai niente a nessuno della faccenda. Lei ascolta attentamente e poi fortunatamente accetta di aiutarmi.

Mi porta nel suo "camerino" se si può chiamare così dato che è grande quasi quanto casa mia ed è pieno zeppo di abiti!
Mi fa indossare abiti assurdamente colorati e ingombranti scarpe col tacco, una parrucca rosa confetto e infine mi fa un trucco così pesante che nemmeno io riesco a riconoscermi, sembro proprio un abitante di Capitol City!
Perfetto, "mascherata" così nessuno mi riconoscerà!
La ringrazio infinitamente e lei mi dice con voce un po' triste e agitata

《Fa attenzione Katniss, sono persone pericolose che non sanno tenere la bocca chiusa, cerca di non farti scoprire, e ricorda che ti voglio bene come fossi una figlia per me ormai》

Detto questo mi abbraccia, le voglio troppo bene, sa prendersi cura di me, sotto l'aspetto da persona della Capitol, c'è la vera Effie, quella con il cuore più grande del mondo.

Quando se ne va, io prendo la bisaccia contenente provviste e un pugnale, in ogni caso, per sicurezza è meglio che lo porti con me.
La nascondo sotto alla grossa giacca, prendo il treno e parto per Capitol City.

The Hunger Games: GalenissDonde viven las historias. Descúbrelo ahora