16- Felpa viola

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"Ma non ora" Christian si fermò tirando la testa indietro, non era il caso, non ancora, voleva prima che capisse che lui pian piano si stesse davvero innamorando di lei, voleva farla sentire amata, farle capire che alla fine l'amore non è così brutto come pensava. Nonostante non avessero mai aperto il discorso il ballerino spesso notava come si limitasse a sorridere leggermente ma restando comunque tesa, come se quella situazione non le piacesse davvero, o meglio come se si stesse costringendo a mostrare solo la sua parte più bella, con, probabilmente, la paura di mostrarsi al cento per cento al riccio di fronte a lei. Di certo la supposizione del ragazzo non era sbagliata, anzi, spesso Meryl si fermava, rimaneva in silenzio ad osservarlo, notando come, invece a differenza sua, lui riuscisse a essere felice e spensierato con lei in ogni istante, senza la paura di mostrare se stesso a lei, nei suoi momenti no e non. Christian riportò lo sguardo sulla riccia di fronte a lui, che come detto poco fa, se ne stava in silenzio ad osservare i lineamenti del riccio con un leggero sorriso sul viso "Ti avrei menato se dicevi sul serio" disse scherzando per alleggerire la tensione che si era creata "Ma se a stento mi spingi" rise il ragazzo "Ho fatto boxe, non ti conviene sfidarmi" assottigliò gli occhi in due fessure "Che paura!" le si avvicinò al suo volto per poi stamparle un bacio ma staccandosi velocemente vietando alla ragazza di poter ricambiare, ripetendo l'azione più volte facendola sbuffare "Se questi li chiami baci me ne vado" Meryl si alzò dal ripiano, su cui Christian l'aveva fatta sedere poco prima, e scappando velocemente dalle sue braccia "Dai Ry" rise rincorrendola. Dopo una decina di minuti il ragazzo si fermò, non riuscendo a prenderla "Sei velocissima, che cazzo hai al posto dei piedi?" domandò affannato lanciandosi sul divano appena la ragazza tornò indietro "Sei tu lento" esclamò senza alcun segno di affaticamento, nonostante a differenza del ragazzo fumasse di tutto e di più, "No, sei tu un alieno" la indicò e poi scosse la testa "Tregua?" le chiese quasi supplicandola riuscendo finalmente a placare il suo respiro e farlo tornare normale.

"Nessuna tregua, ho vinto io" disse sedendosi al fianco del riccio, che era comodamente disteso e che senza pensarci due volte la tirò verso di se "Sei arrogante" le pizzicò il fianco prendendola in giro, ma appena sentì la ragazza irrigidirsi alle sue parole rimediò subito premendo forte le sue labbra su quelle di Meryl "Scherzavo" le sussurrò all'orecchio lasciandole qualche bacio umido poco più sotto "Mi merito più di un bacio comunque, non ti salvi" lo guardò furba "Cosa vuoi?" alzò un sopracciglio curioso mentre la ragazza passava lentamente le mani tra i suoi morbidi ricci neri "La tua felpa viola" sorrise sicura che Christian avrebbe provato ad obiettare in qualche modo, per poi finire a cedere miseramente, perché di dirle di no, proprio non ci riusciva "Non se ne parla" scosse la testa come previsto dalla riccia che continuava a guardarla con quel sorriso divertito sul volto "Sei sicuro?" lo stuzzicò iniziando a lasciargli piccoli baci agli angoli della bocca, spostandosi sulla guancia, sulla mascella e infine raggiunse il collo "Si, scegli altro" balbettò iniziando a tentennare, in balia di quelle piccole attenzioni che lo facevano sentire come in paradiso. Meryl accennò una risata prima di iniziare a mordicchiare e quindi lasciare piccoli segni rossi, senza andare a creare vere e proprie macchie violacee "Sei sicuro sicuro?" domandò ancora spostandosi verso il pomo d'Adamo abbastanza evidente, Christian mugugnò qualcosa di incomprensibile per poi scuotere la testa, aveva appena ceduto come de niente fosse, gli erano bastate quelle piccolissime attenzioni, sui suoi punti più deboli per non fargli più capire nulla, così la ragazza si staccò sorridendo ampliamente, contenta di aver raggiunto il suo intento.

"Che imbrogliona, non vale così" scosse la testa il ballerino appena si rese conto di avergliela data vinta ancora una volta "Nessuna ha dettato leggi" alzò e abbassò le sopracciglia prendendolo in giro "Fottiti" si imbronciò girandosi e dandole le spalle "Ci penserai tu" rise sapendo che il ragazzo si sarebbe imbarazzato, aveva fatto esplodere nuovamente la sua bolla di sicurezza, facendolo arrossire violentemente "Meryl!" esclamò girandosi e guardandola male seppur con un leggero sorrisino timido "Va bene, ora però voglio la mia felpa" gli afferrò dolcemente il viso per poi lasciargli un tenero bacio su di esse "Devo proprio?" gli fece gli occhi dolci sapendo però che non sarebbero serviti "No" scosse la testa "Andiamo" sbuffò alzandosi per poi porgerle la mano e portandola nuovamente al piano di sopra, nella sua camera, dove successivamente aprì l'armadio cercando al felpa richiesta dalla ragazza "Comunque, non ho il cambio" mormorò la ragazza mentre affondava il viso nel cuscino del riccio e respirando a pieni polmoni quel dolce profumo che tanto le piaceva "Tranquilla, ti cerco qualcosa" la rassicurò "Tieni" disse mentre tre indumenti le arrivarono sulla schiena, la felpa richiesta, che posò sul comodino per non dimenticarla la mattina successiva, una maglietta bianca abbastanza lunga da arrivarle alle cosce e un paio boxer neri del ragazzo che non aveva mai indossato "Quei boxer non li ho mai messi, non mi entrano" continuò mente la ragazza si girava e afferrava quel pezzo di stoffa alzandolo "Non ti entra" ripeté tenendolo a penzoloni e prendendolo in giro imitando la voce del ballerino "Vuoi vedere?" la fulminò con lo sguardo e Meryl rise, notando come passasse dall'essere sicuro di se, ad imbarazzarsi e poi tornare sicuro come se niente fosse "Che finto, prima stavi morendo di imbarazzo, ora fai il gradasso" scosse la testa continuando a stuzzicare la permalosità del riccio "Smettila" roteò gli occhi al cielo "Permaloso" disse alzandosi "Mi chiami più così che Christian" sbuffò "Mi farei due domande" rise prima di porre fine a quella piccola discussione "Non so dov'è il bagno" gli fece notare e così il riccio le fece cenno di seguirlo, accompagnandola appunto nel luogo richiesto, che si ritrovava proprio tra la stanza del riccio e quella della sorella "Ti aspetto in stanza, puoi lasciarli li" le lasciò un bacio sulla tempia lasciandola da sola. Ry si cambiò velocemente, lasciando i vestiti sul ripiano che Chri le aveva indicato poco prima di uscire, per poi raggiungerlo nella sua stanza, dove a sua volta si era cambiato, indossando dei semplici pantaloncini "Speedy Gonzales, una ragazza così veloce mai vista" la prese in giro "Abito con cinque ragazzi, che posso paragonare a delle ragazzine adolescenti per quanto ci mettono, quindi sono abituata a fare di fretta" alzò le spalle "Ancora mi domando come fai ad abitare con cinque ragazzi" lasciò andare un pizzico di gelosia "Appena me la sentirò ti racconterò il motivo" sospirò "Ma fino a quel momento devi fidarti di me, poi domani conosci uno di loro" lo guardò comprensiva, effettivamente da fuori risultava una situazione strana e forse ambigua per chi cresce da un contesto sociale diverso dal suo, quei ragazzi erano letteralmente la sua famiglia, nonostante tutti i litigi e le continue discussioni, non li avrebbe cambiati con nessuno al mondo, senza si sentiva persa, forse perché in parte sapeva che senza di loro non era niente, non si era mai sentita importante per qualcuno fino a che non l'avevano accolta come una sorella da proteggere, o perfino una figlia a causa delle grosse differenze d'età, soprattutto con Salvador, ed era vero, era come un padre, quel rapporto amore e odio, quella figura che ti proibiva di fare determinate cose, o che ti avvertiva che ne avresti prese il resto se solo ti fossi fatto male "Lo so Ry, lo so" le sorrise mentre la ragazza si stese al suo fianco "Ora però ho sonno" borbottò circondandole la vita e poggiando la sua testa sul seno della ragazza che prese a passare lentamente una mano tra i suoi capelli "Buonanotte amore" Christian si sporse per lasciarle un bacio a fior di labbra, con una dolcezza infinita, tornando poi nella posizione precedente, arrossendo per come l'aveva chiamata, mentre Meryl rimase stupita, quasi pensava di esserselo immaginato, ma poi scosse la testa tornando a guardare quella chioma di capelli ricci in cui passava la sua mano destra, facendo rilassare il ragazzo sotto il suo tocco "Buonanotte Christian" rispose lasciandogli un bacio tra i capelli, facendolo sorridere mentre la stringeva il più possibile a se. Avrebbero voluto restare così per sempre.

Scusate gli errori e l'assenza di questi due giorni.

Comunque ci tenevo a ricordare anche qui, che sul mio profilo potete trovare una raccolta di one-shot dove, sul capitolo "Richieste!", potete chiedermi tutto ciò che volete su tutti/e i/le ragazzi/e di amici21!💚

Plus qu'un ami/Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora