6- Mi mancherai

389 13 0
                                    

"Quindi beh non ci vedremo per un po'" mormorò Christian osservando la ragazza di fronte a lui che giocherellava con le sue dita. Era passata circa un settimana e mezza dal loro incontro, tutto sembrava andare bene. Appunto, sembrava. "Va bene" rispose alzando le spalle e inchiodando le sue iridi in quelle del ragazzo "Mi mancherai" arrossì abbassando lo sguardo, facendo spuntare un mezzo sorriso sul volto della mora "Come siamo dolci oggi"
costatò osservando i lineamenti del ballerino che le sorrise dolcemente e avvicinando leggermente il volto a quello di Meryl che prontamente cambiò discorso, non voleva baciarlo. Non adesso. Il moro la osservava cercando di capire se lei se ne fosse accorta oppure aveva cambiato discorso in modo ingenuo, sospirò quando capì che di guardalo negli occhi, non ne voleva sapere niente. Nonostante ciò Christian cercò di fingere che fosse tutto okay "Devo andare" sbottò di colpo alzandosi e porgendole la mano per aiutarla ad alzarsi, sotto il suo sguardo sorpreso e confuso "Ma sono arrivata dieci minuti fa" mormorò alzando un soprcciglio "Sono stanco, ballo tutti i giorni per più di otto ore" disse freddo nonostante avesse cercato di reprimere quel sentimento. Aveva seguito il cuore e per l'ennesima volta era finita male. Ry lo osservò sentendo la rabbia ribollirle nelle vene, ma strinse i pugni alzandosi da sola, e, prima che il ballerino potesse aggiungere altro, afferrò il suo zaino e senza neanche salutarlo uscì dalla scuola salendo velocemente sullo skateboard, tornando verso casa.

Christian sbuffò confuso da se stesso, che gli prendeva? Stava rovinando tutto, magari non si sentiva pronta, magari aveva invaso i suoi spazi. Si tormentava mentre chiudeva la scuola e si dirigeva verso la sua auto "Cazzo" tirò un leggero pugno sul volante "Che cazzo sto facendo" tirò la testa inditro, appoguandola sul sedile, poi sospirò chiudendo gli occhi "Più che altro che mi sta combinando" sussurrò a se stesso ancora più confuso di prima, non si erano mai nemmeno scambiati i numeri e di certo la riccia non sarebbe ritornata il giorno dopo, per quel poco che aveva capito di lei. E se lei non sarebbe tornata come avrebbe fatto a chiederle scusa per il suo comportamento brusco e senza apparenti motivi? Scosse la testa cercando di allontanare il pensiero di Meryl dalla sua testa e mettendo in moto, tornando anche lui a casa.

La riccia cambiò rotta trovandosi al solito parchetto, fermandosi ai soliti gradini sui quali erano seduti una ventina di ragazzi e ragazze, compresi i suoi amici "Già di ritorno?" le sussurrò Alec confuso, ormai aveva appreso gli orari dei loro incontri "Mi ha letteralmente cacciata" aprì freneticamente il suo zaino scavando per trovare: cartine, tabacco, filtro e erba; pronta a prepararsi una canna. La rollò velocemente, senza badare a come fosse venuta, l'importante era che fosse fumabile, del resto sti cazzi, pensò, non gli interessava al momento. Alec la osservò a lungo prima di sospirare e scuotere la testa, un po' confuso dal fatto che Ry ci rimanesse male, di solito erano gli altri a rimanerci male per i comportamenti della mora. Circondò le sue spalle con un braccio, lasciando che si appoggiasse alla sua spalla e si rilassasse, per evitare che la botta le salisse male. "Ry da quanto tempo" squittì una voce che la ragazza avrebbe riconosciuto a metri di distanza, la ragazza di Salvador a pochi scalini da loro era appena arrivata e nonostante Meryl avesse provato a mantenere una certa distanza dalla bionda tinta, quest'ultima non demordeva mai. La ragazza sbuffò trovandosi costretta a ricambiare il saluto mentre Alec al suo fiando sorrideva divertito sapendo quanto quelle due si odiassero, da una parte Sara, che fingeva di essere contenta, e dall'altra Meryl, che esprimeva senza contegno il suo disappunto tanto da sbuffare ad ogni parola che le veniva rivolta dalla bionda. Al contempo Salvador la fulminava con lo sguardo, pregandola di provare ad andare almeno un po' d'accordo ma ciò ovviamente non sarebbe mai accaduto "Ancora niente ragazzo?" chiese Sara sorridendole falsamente "Senti, non sono in vena di scherzare a chi fa di più la sarcastica, tanto perdi ugualmente, chiudi la tua cazzo di bocca" sbottò scattando in piedi venendo fermata da Jo che era dietro di lei, prima che potesse in qualche modo colpire la Barbie, che le lanciò uno sguardo di sfida prima di girarsi verso il suo ragazzo fingendosi offesa e triste, illudendo Salvador che fosse tutta colpa della riccia "Vai" gli indicò la fine del parchetto, sotto lo sguardo di tutti i presenti. Stavano dando spettacolo "Perché non andate via voi?" si intromise qualcuno che Meryl non riuscì a riconoscere mentre guardava con occhi sganati il moro che cingenva le spalle della sua ragazza e la guardava in modo truace. "Ry andiamo" la strattonò Jo seguito da Alessio mentre Alec rimase fermo a osservare la scena, in religioso silenzio, in fondo da una parte comprendeva Salvador e dall'altra Meryl, che senza farselo ripetere due volte si avviò all'uscita seguita dagli altri due "Che cazzo ti è preso?" sbottò il biondo "Sai che lui tiene a Sara più di qualunque altra cosa" continuò rimproverandola "Mi succhiasse il cazzo inesistente, come la simpatia della sua ragazza" ribatté aprendo la portiera dell'auto che avevano acquistato insieme anni addietro e che ormai si poteva reputare un rottame per quante volte si fosse rotta e avevano dovuto aggiustarla.

Inevitabilmente, appena la sua schiena toccò il sedile dell'auto, i suoi pensieri finirono su Christian, lo aveva trattato male e non se lo meritava, era davvero stanco e si notava, ma lei era cocciuta e subito aveva pensato che in realtà a lui, di lei, non fregasse niente, nonostante pochi minuti prima le avesse confessato che le sarebbe mancata. Sbuffò provando a capire come scusarsi senza in realtà farlo, lei non chiedeva mai scusa, a nessuno, neanche sotto tortura, ma stranamente il riccio riusciva a far suscitare in lei strane sensazioni, a cui non riusciva a dare nome. Ciò rendeva tutto più frustrante per la ragazza, che non capiva come comportarsi in alcuni momenti, se tenersi a freno o lasciarsi andare. Era quello giusto? O sarebbe finita a distuggere anche lui? Totalmente diverso da tutti gli altri che la circondavano. Sarebbe finita a ferirlo terribilmente? Non se lo sarebbe mai perdonata, era così speciale, così bello... Così puro che quasi si convinse non fosse giusto contaminarlo con il suo odio, la sua rabbia. Scacciò via quei pensieri velocemente, stringendo i pugni e promettendosi che l'indomani sarebbe andata da lui a scusarsi per poi lasciarlo in pace, prima che fosse troppo tardi.

Ma era già tardi.

Ieri Chri ha spaccato💚

Ps.
Scusate evenutali errori

Plus qu'un ami/Christian StefanelliWhere stories live. Discover now