8- Mary? Meryl

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Christian sospirò all'ennesimo messaggio scritto ma poi cancellato. Non sapeva cosa scriverle, cosa dirle, si sentiva un ragazzino alla sua prima cotta e nonostante si fossero visti circa cinque ore prima, le mancava terribilmente. Successivamente sbuffò e incerto si alzò dirigendosi verso la camera di Alexia, dove quest'ultima stava tranquillamente studiando per l'università. Bussò alla porta e, dopo aver avuto una risposta positiva, la spalancò buttandosi sul letto, affondando la testa nel cuscino ancora più confuso di prima. Aveva bisogno di un parere femminile, non c'era mai stato imbarazzo tra loro, ma quella volta, era diverso "Che succede?"chiese cautamente avvicinandosi e sedendosi al lato del fratello che prontamente si girò e puntò i suoi occhi in quelli della sorella "Ho bisogno di... un consiglio" borbottò mettendosi a sedere di fronte la mora, che lo guardò curiosa di sapere di cosa avesse bisogno il riccio "Beh?" domandò alzando le sopracciglia e invitandolo a continuare "Beh...io..."farfugliò iniziando ad arrossire sotto lo sguardo stranito di Alexia "Mi piace una ragazza e non so cosa scriverle" mormorò velocemente non lasciandole il tempo di comprendere una singola parola. Così scoppiò a ridere "Se parli così velocemente non capisco niente, ti piace cosa?" chiese invitandolo a ripetere "Mi piace una ragazza e non so cosa scriverle, mi aiuti?" le chiese facendole gli occhi dolci e sperando che lo aiutasse, ne aveva estremamente bisogno. Alexia rimase stupita per alcuni istanti per poi sorridergli "Chi è la fortunata? O la sfortunata..."lo prese in giro tenendo su un dolce sorriso osservando le gote rosse e gli occhi pieni di felicità del fratello "Hai presente che prima mamma continuava a chiedermi di una ragazza? Ecco, ci siamo conosciuti in modo strano e vabbè a parte ciò, avevamo 'litigato', si è presentata a scuola e niente ci siamo scusati e mi sono fatto fare il numero" disse grattandosi la nuca e sorridendo dolcemente al pensiero della mora "Mary?" chiese conferma incerta sul nome avendolo sentito di sfuggita dalla madre. Christian sorrise scuotendo la testa "Meryl" mormorò "Se ti avesse sentito, penso le sarebbe venuto un infarto" rise poi seguito da sua sorella "Okay beh che scrivile semplicemente quello che senti di scriverle, non la conosco, quindi non so. Però so per certo che non devi tirarti indietro o fare il codardo, altrimenti penserà che non ti interessa, sempre se dalla sua parte c'è qualcosa" alzò le spalle, per poi appoggiarsi con la schiena al materasso osservando il moro "Poi risulto disperato o ridicolo se le dico che mi manca" sbuffò seguendo l'azione della ragazza che scosse la testa "Chri, non importa, fa quello che senti, se lei è presa quanto te, capirà" si girarono contemporaneamente sorridendosi. Christian si sporse per lasciarle un bacio sulla guancia ringraziandola per poi alzarsi e lasciare la sorella ai suoi doveri, afferrò il cellulare tornando sulla chat della mora per poi scriverle quel messaggio

Dewdrop🤍

Mi manchi già

Ps sono Chri
consegnato

Si morse il labbro inferiore restando sulla chat e aspettando una risposta che probabilmente non sarebbe arrivata presto, in quanto dall'altra parte la riccia era impegnata ad ascoltare Joseph, che con la sua solita pazienza, le insegnava ciò che non le dicevano in strada "Jo continuo a non capire un cazzo" sbuffò stufa di sentirlo parlare di cose che non avrebbe mai capito "Se tu ti concentrassi, capiresti, dove hai la testa?" sbuffò a sua volta stufo delle lamentele della piccolina di casa "A fanculo" disse provandosi ad alzare per recuperare il telefono, ma fu bloccata dal londinese che scosse la testa "Non mi parli più" fece il broncio facendo ridere la mora "Jo, non c'è niente che devo dirti" lo rassicurò "Certo e io sono cieco da non vedere le occhiate che ti lancia Alec" sorrise furbo sapendo di averla sgamata "Ricordami di picchiarlo" incurvò le sopracciglia fingendo una faccia arrabbiata che lo fece ridere "Dai seriamente, segreto, tanto sicuro Ale e Salvo non lo hanno notato" sorrise dolcemente sperando di ottenere informazioni "Joseph" lo fulminò con lo sguardo facendogli intendere che neanche una singola parola sarebbe uscita dalle sue labbra in quel momento, o forse si "Vedi che non mi dici più nulla" sbuffò fingendosi offeso "Quando avrò voglia sarai il prossimo a saperlo" alzò le spalle, riuscendo a liberarsi dalla presa del moro.
Si avvicinò al suo telefono notando un messaggio da uno sconosciuto, per poi sorridere leggermente leggendo il messaggio.

Christian

Anche tu Christian

Mi chiamerai mai Chri?

No, accontentati, mi piace intero

A me no, sembri arrabbiata :(

Ma non mi piacciono i diminutivi

Però ti lasci chiamare Ry o Picci, vedo.

Solo dagli amici

E io non lo sono?

Te lo lascio credere, per ora.

In che senso?

Nell'unico senso, Christian,
magari un giorno capirai

Mh

Preso male

Ora vado, a più tardi

A dopo Ry

Non chiamarmi Ry.

Ma mi hai detto che sono
tuo amico

Tu sei cieco

E comunque non ti ho dato il permesso

Antipatica.

Lo so ;)

Gne.

A dopo💚
Visualizzato

Meryl scosse la testa divertita, era davvero così cieco da pensare che potessero essere amici? Non lo sarebbero mai stati, neanche per un secondo. Ma l'incertezza, di essere rifiutato o anche solo non ricambiato, lo rendevano terribilmente cieco da non accorgersi che anche dall'altra parte c'era qualcosa, non identificato, ma qualcosa era presente, certo che la riccia sapesse nasconderlo più che bene. Nonostante ciò, era sicura che alcuni suoi gesti avrebbero fatto capire qualcosa al moro, ma così non fu, sbuffò sedendosi sul puff per poi rivolgersi a Joseph che era tranquillamente ritornato al suo studio, erano soli "Jo" lo richiamò facendolo voltare "Perché la gente non si rende conto dei miei segnali positivi?" domandò puntando gli occhi al soffitto, certa che il moro la stesse ascoltando "Perché sei complicata Ry, anche se pensi di darlo a vedere, in realtà non lo stai facendo. Io ci ho messo tre anni per capire che non mi odiassi e che, anzi, mi volevi bene" le rispose tenendo gli occhi fissi sulla figura della ragazza, attendendo che essa si sbilanciasse e confidasse con lui. "Tre anni?" scattò dopo aver realizzato ciò che le aveva detto "Si Ry, tre lunghi anni" rise alzando e abbassando le sopracciglia "Oh cristo" sussurrò tornando a fissare il soffitto "C'è un ragazzo o una ragazza?" le domandò sbilanciandosi lui stesso, comprendendo che la riccia non si sarebbe mai sbilanciata "Fatti i cazzi tuoi" borbottò socchiudendo gli occhi e guardandolo male "Bingo!" esclamò alzandosi e avviandosi verso Meryl che sbuffò "È così evidente?" domandò basita "In realtà no, ma ormai sono dieci anni che ci conosciamo" rispose osservando la data sul telefono "E Ale mi conosce da quando son nata praticamente, se ne sarà accorto?" si mise seduta per osservare meglio il moro "Ma va!"esclamò "È così preso da quella, figurati se se ne accorgerebbe. È alla sua prima cotta seria" rise poi seguito da Meryl, effettivamente a differenza di lei, Alessio faticava a nascondere le sue emozioni e lo avevano sgamato subito tutti, già alla prima uscita, era così euforico che era impossibile non capire che di mezzo ci fosse l'amore "E tra te e Sole?" domandò non avendo più avuto notizie, in quanto fossero in una situazione abbastanza delicata, caratterizzata da continui litigi per cose futili che li avevano portati a prendersi una paura, nonostante Meryl avesse avvertito Joseph che fosse totalmente inutile "Ho seguito il tuo consiglio, ed ho fatto bene" sospirò alzando le spalle e portandosi le mani sul viso, prima di rimanere piacevolmente sorpreso sentendo le braccia della ragazza circondarlo "Vorrei dirti quella frase per prenderti per il culo, ma inizio a capire come ci si sente" sbuffò scherzosamente "Che scema" rise "E comunque sappi che se hai bisogno sono qui" continuò tornando serio "Lo so Jo, lo so, ma acqua in bocca, niente è sicuro ora, non so se provo realmente qualcosa" alzò le spalle staccandosi dubbiosa di se e di quelle emozioni mai provate prima d'ora, ed un po' malediceva Christian per quelle sensazioni che per quanto belle, rendevano tutto ancora più complicato e confuso nella sua testa. "Canna?" le chiese "Ovvio" sorrise correndo a prendere lo zaino e lasciando che il ragazzo rollasse una canna che avrebbero smezzato, fumando il giusto per essere rilassati, svuotando la mente, ma senza perdere lucidità.

Scusate eventuali errori💚

Plus qu'un ami/Christian StefanelliWhere stories live. Discover now