12- Non pensavo sapessi tutte queste cose

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Il viaggio fu silenzioso, ma non imbarazzante, entrambi stavano bene, erano sereni e felici. Christian fermò l'auto in mezzo al nulla "Vieni?" scese di corsa seguito dalla ragazza e afferrandole la mano iniziò a correre, Meryl lo osservava confusa, fin quando non iniziò a vedere davanti a se tutta Bergamo, completamente spenta ma che sicuramente si sarebbe animata tra un'oretta. Il ballerino la invitò a sedersi per terra con lui, con i piedi a penzoloni, la riccia eseguì in silenzio guardando come gli occhi del ragazzo brillassero per la felicità, felicità che derivava da lei. Allora qualcosa di buono poteva ancora fa. "Ti piace?" gli chiese speranzoso "Si" si limitò a rispondere osservando il paesaggio "Non ci ho mai portato nessuno" mormorò poggiando la sua testa sulla spalla della ragazza e una mano sulla sua coscia accarezzandola dolcemente "Grazie per avermi portato qua allora" gli stampò un bacio tra i capelli ricci. Rimasero fermi e in silenzio per un po' prima che Christian si sporgesse lentamente per poggiare le sue labbra su quelle di Meryl per qualche istante per poi stendersi mentre la ragazza rimase seduta "Se quello lo reputi bacio posso anche andarmene" pronunciò scherzando e il moro rise "Scema" la tirò verso di se, fallendo poiché la riccia rimase ferma "Ora sei tu quella permalosa" gli fece notare mentre quest'ultima alzò le spalle tornando ad osservare il paesaggio estraendo dalla tasca un pacchetto di sigarette e accendendone una. Il ballerino scosse la testa sbuffando "È la prima" si giustificò "Odio che fumi in mia presenza" si lamentò tirandola su di lui e questa volta ci riuscì, trovandosi la mora a cavalcioni "La butti?" gli fece gli occhi dolci ricevendo un no come risposta che lo portò a sbuffare nuovamente e incrociare le braccia sul petto. Meryl iniziò a punzecchiare i suoi fianchi, dandogli piccoli pizzicotti "Dai Christian" disse spegnendo e buttando il filtro, ma il ragazzo non si smosse così si chinò su di lui lasciandogli baci umidi sulle labbra ma senza restarci troppo fin quando il bergamasco non la blocco poggiando le sue mani sulle guance della riccia così da poterla baciare. Socchiuse labbra picchiettando la sua lingua sulle labbra della ragazza che ora sapevano di sigaretta, successivamente le fece scontrare dolcemente. Era in paradiso, pensò staccandosi e nonostante non sopportasse quel sapore ritornò a baciarla ancora, fin quando senza fiato si divisero, la ragazza tornò seduta e non più stesa, mentre lui continuava a guardarla dal basso "Sei ancora più bello con tutti quei segni" sorrise facendogli l'occhiolino, il moro arrossì ma decise di alzarsi e tenendola dai fianchi, le impedì di spostarsi da lui mentre le mani di lei finirono tra i suoi ricci.

Posò piano le sue labbra sul collo di Meryl che sospirò, così iniziò a succhiare e leccare la pelle della ragazza, lasciandole, a sua volta, diverse macchie, ma nonostante ciò sembrava non riuscire a trovare il punto debole della ragazza "Christian" lo richiamò sussurrando e facendolo staccare "Mh?" appoggiò le labbra sulle sue in un piccolo bacio a stampo, lei gli afferrò il viso, girando il suo e conducendo le labbra del ballerino dietro il suo orecchio, rilasciando un sospirò più lungo degli altri stringendo più forte i suoi ricci tra le dita mentre il moro sorrise soddisfatto "Ora siamo pari" le sussurrò all'orecchio lasciando un bacio umido sul lobo. "Ti odio" borbottò scuotendo la testa "Non ci credi neanche tu" le diede due baci a stampo di seguito "Mh" poggiò la sua testa nell'incavo del collo del ragazzo, che prese ad accarezzarle i capelli stringendola a se.

I dubbi su cosa fossero ora iniziarono a tormentare Christian che la stringeva piano a se osservando pian piano il sole sorgere, così fece spostare Meryl in mezzo alle sue gambe, così da far scontrare la sua schiena con il suo petto, godendosi l'alba di un giorno nuovo. Chissà cosa sarebbe successo ora, chissà cosa frullava nella testa della riccia, in quella del moro alloggiava solo l'idea che adesso fossero un noi, ma il timore di domandarglielo lo bloccava e contemporaneamente aveva terribilmente paura di essere stato illuso. Sospirò afferrando il telefono, erano le sette e forse era ora di tornare a casa "Forse è ora di tornare" la avvertì e sentendo un sonoro sbuffo di disappunto, sorrise dolcemente "Se vuoi possiamo vederci nel pomeriggio, sono libero anche io" disse alzandosi e aiutando la ragazza a farlo "Ci penso" rispose mentre il ragazzo annuì un po' deluso dalla risposta, ma si ricompose velocemente attirandola a se e lasciandole un tenero bacio a fior di labbra. Meryl ricambiò il sorriso, seppur divertita, lo aveva notato come ci era rimasto male, ma d'altronde era una proposta al quanto stupida, era ovvio che si sarebbero rivisti nel pomeriggio, avendo solo un giorno a settimana doveva sfruttarlo al massimo "Sei proprio scemo" gli disse mentre entravano nell'auto "Perché? E poi smettila, mi dai più dello scemo che altro" si imbronciò sistemandosi sul sedile "Perché è palese che passerò nel pomeriggio" gli sorrise notando come gli occhi del moro ritornarono ad avere una strana luce negli occhi, le sorrise di rimando "Comunque ho del correttore" lo avvisò prima che mettesse in moto e lui si limitò ad annuire in modo da farle capire che andava bene il fatto che volesse coprirli. Così la riccia si spostò a cavalcioni sul moro dopo aver estratto dal suo zaino un tubetto di correttore e un qualcosa che Christian non comprese di colore verde "Perché il verde?" chiese confuso "Perché è il complementare e fa in modo che il correttore renda di più la sua coprenza" gli rispose, eppure il ballerino avrebbe scommesso tutto sul fatto che la ragazza non sapesse usare i trucchi "Non pensavo sapessi tutte queste cose sul trucco" diede voce ai suoi pensieri "Infatti non sono capace a truccarmi, un giorno forse ti dirò il motivo del perché c'è l'ho sempre nello zaino e come faccio a saperlo" alzò le spalle pensando che quel giorno doveva essere il più lontano possibile "Finito" lo informò spostandosi e mentre il ragazzo metteva in moto per raggiungere la scuola, lei iniziò a coprire i suoi.

"Ci vediamo oggi allora" le lasciò un ultimo bacio sulle labbra "Si" confermò notando fossero le sette e mezza "Devo andare" provò a staccarsi ma Christian non glielo permise, stringendola a se e continuando a darle piccole baci a stampo "Ricciolino devo davvero andare, per le otto dovrei essere a casa" disse tra un bacio e l'altro facendo sbuffare il ragazzo "Va bene" fece un piccolo broncio che sparì appena la riccia approfondì il bacio "Fai il bravo, ho occhi ovunque" lo minacciò fintamente facendo una voce stridula che non le apparteneva. Christian rise scuotendo la testa "Stai attenta" le sorrise dolcemente scambiando l'ultimo bacio, prima di vederla sparire dalla sua vita, sospirò felice, ritornando a casa, così come fece Meryl.

Scusate eventuali errori 💚

Plus qu'un ami/Christian StefanelliWhere stories live. Discover now