SHOTO X OC
Mei e Shoto sono cresciuti insieme e sono migliori amici da sempre. Sono consapevoli che ci saranno sempre l'uno per l'altro e grazie ai loro caratteri opposti, riescono a completarsi e a tirare fuori il meglio dall'altro.
Dalla storia:
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Shoto POV
Fisso con incredulità le macerie di fronte a noi. Non è possibile. "No.. No.." inizio a dire scuotendo la testa e correndo incontro alle macerie. Lei è qui. È viva. Deve esserlo. "Todoroki.. Dobbiamo andare." Dice la voce ferma di Bakugo mentre io scuoto la testa. "No. Andremo via solo con lei." Dico convinto mentre stringo i pugni della mano. La sua fine non può essere questa, non così presto e non in questo modo.
Salgo sulle macerie incurante di quanto il pericolo sia vicino, se non torno indietro con lei, non torno proprio. Inizio a spostare i mattoni e i macigni con frenesia, fregandomene di sporcarmi, graffiarmi o farmi male finchè qualcosa non attira la mia attenzione. Un pezzo di stoffa blu sbuca da sotto un blocco di cemento e mi ci precipito sopra capendo subito di cosa si tratta. "Mei!" urlo prendendo in mano il tessuto ma si tratta solo della fascia che lei di solito porta in vita. Di lei nessuna traccia.
La stringo in mano sentendo le prime lacrime formarsi intorno agli occhi finchè una mano si poggia sulla mia spalla. "Todoroki, devi venire via da qui o dovrò portarti io di peso. Non possiamo perdere anche te." Le sue parole mi sembrano un eco lontano mentre la paura mi attanaglia come una morsa dalla quale non posso fuggire. Lotterò in tutti i modi pur di restare fermo dove sono, su queste macerie, a cercarla disperatamente. Mi rialzo in piedi stringendo ancora la fascia e riprendo a cercare tra i vari massi.
Sposto macerie, incurante di tutto il resto. Urlo e piango senza fine mentre continuo a ripetermi che si tratta solo di un brutto sogno e che presto mi sveglierò e sarà un giorno come un altro. Lei mi sorriderà e andrà tutto bene. Ma la realtà è ben diversa dai sogni e piano piano inizia a diventare una certezza dentro di me. Bakugo mi afferra il braccio ma io mi scanso immediatamente saltando su un altro punto. "Ti ho già detto che non me ne vado da qui!" Urlo verso di lui continuando a scavare e cercare.
Il biondo mi afferra da sotto le braccia e io inizio a dimenarmi. Non posso andare via. Non posso. Lei è ancora qui, lo so. Lei è viva, lo sento. "Lasciami! Lasciami!" Dico divincolandomi dalla sua presa ma il ragazzo mi riprende all'istante. Mei vieni fuori, per favore, ti scongiuro. So che sei lì. "Todoroki! Lei non c'è! Dobbiamo andare!" Urla Katsuki trascinandomi giù dalle macerie contro le mie continue urla.
Mei POV
Mi trovo inginocchiata per terra che continuo a tossire con il piccolo Kyo a tenermi per mano. I polmoni mi vanno a fuoco a causa di tutto il fumo e la polvere respirata a causa dell'edificio crollato alle nostre spalle. Ho cercato di coprire il bambino il più possibile assimilando così io gran parte del polverone che si è alzato. La mia pelle è graffiata e siamo entrambi ricoperti di sporcizia ma per lo meno siamo vivi. "Stai bene?" chiede il bambino inginocchiandosi davanti a me e facendo spuntare la testa per guardarmi cosa che mi fa sorridere.
