69. Sei un eroe, per noi, Todoroki Shoto

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Rimango nel letto a rimuginare sulla discussione avuta con Shoto

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Rimango nel letto a rimuginare sulla discussione avuta con Shoto. Sono stata una deficiente a dirgli quelle cose, non le pensavo nemmeno, come ho potuto permettere che uscissero dalla mia bocca?
E' stata l'unica persona a notare che c'era qualcosa che non andava e, come sempre, mi ha offerto il suo sostegno. Avrei dovuto accettarlo invece di farmi prendere da tutti quei pensieri negativi.

Mi rigiro nel letto, essendomi impossibile dormire senza di lui. Tocco la parte vuota dove di solito dorme Shoto e mi sento totalmente vuota, mi sono ormai abituata alla sua presenza e a dormire accoccolata a lui.
Dovrei alzarmi e andare da lui per chiarire, ma era davvero arrabbiato e so di averla combinata grossa.
Mi schiaffeggio mentalmente e lancio il cuscino contro la parete della stanza, ricordandomi subito che dall'altra parte c'è Momo. Speriamo di non averla svegliata.

Afferro il cellullare e noto che sono le 23 quindi la nottata è ancora lunga davanti a me. Domani ha anche lezione per la licenza provvisoria e io l'ho trattato così, quindi immagino con quale spirito affronterà la giornata. Devo fare qualcosa, non posso lasciare che andiamo a letto avendo litigato in quel modo.
Decido di alzarmi e di andare da lui a chiarire, come è giusto che sia.

Shoto POV

Il dolore non vuole lasciarmi mentre percorro la strada fino alla mia stanza.
Le sue parole continuano a riecheggiare nella mia testa facendomi provare una sensazione di solitudine e frustrazione incontrollabile.
Persino le lacrime, che sono sempre stato così bravo a trattenere nel corso della mia vita, non vogliono fermarsi.

Continuo a ripetermi di calmarmi ma non ci riesco, ormai sono come un fiume in piena.
Sono sempre riuscito a contenere le mie emozioni eppure stando con lei, ho imparato a lasciarle andare ma adesso, vorrei solo riuscire a richiudermi nella mia freddezza.

Arrivo vicino alla mia camera ma i singhiozzi mi scuotono così tanto che mi costringono a sedermi per terra nel corridoio.
Sento la porta della stanza di Sero aprirsi e cerco di ricompormi ma non ci riesco.
"Ehi amico! Che succede? Todoroki vuoi una mano?" Sero s'inginocchia davanti a me e mi guarda preoccupato.
Inizio a scuotere la testa facendogli segno con la mano di no.
Non ho bisogno di aiuto in questo momento, voglio solo stare da solo con il mio dolore, lasciarmi andare a queste emozioni che mi stanno trafiggendo.

Mi alzo lentamente e Sero continua fissarmi mentre mi asciugo velocemente gli occhi, anche se sono consapevole che non serva a nulla.
"Sto... bene." Riesco a dire aprendo la porta della mia stanza.
"Amico, non credo proprio, ti serve qualcosa?" dice ma lo blocco immediatamente.

L'ultima cosa di cui ho bisogno è di stare in compagnia di qualcuno o di aiuto. Sto benissimo da solo e posso badare a me stesso.
"No. Torna in camera Sero... non... non c'è nulla di cui preoccuparsi." Dico questo mentre gli chiudo la porta in faccia.
Finalmente solo, mi vado a sedere sul mio letto riprendendo a singhiozzare.

Riesco solo a sentire il rumore del mio pianto e questo mi crea ancora più rabbia. Vorrei smettere di provare queste emozioni ma le sue parole non vogliono lasciarmi pace.
Tu che non ti sei mai ribellato alla tua situazione stando fermo impalato a guardare i tuoi fratelli soffrire!

Forever and Always - Shoto x OCWhere stories live. Discover now