43. Un ricordo

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"Chiamami ogni singola sera. Non fare stupidate e non ti allontanare mai dal campo. Se c'è qualche pericolo, affrontalo solo in compagnia, se sei sola, scappa." Mi ripete mia madre per la quarta volta da quando siamo arrivati davanti a scuola.

"Non sarebbe molto eroico, mamma. Comunque stai tranquilla. Ci sono i nostri professori e nessuno sa dove andiamo. Non c'è pericolo, ok?" Le dico per rassicurarla.
Lei annuisce poco convinta e mi stritola in un abbraccio.

"Fai la brava." Mi dice dandomi un ultimo bacio.
"Anche voi." Dico salutando i miei genitori e dirigendomi verso il pullman.

Una volta salita, noto Mina sbracciarsi per farmi segno di sedermi vicino a lei.
"Però il posto vicino al finestrino è mio!" La ragazza ride e me lo lascia volentieri.

Che questa settimana abbia inizio!

Sono sporca di fango e terra.
La mia divisa è tutto stropicciata mentre del sangue mi esce dal naso per l'uso eccessivo del mio quirk.

Se questo è l'inizio del ritiro estivo, vorrei già porne fine.
"Sono esausta. Ed affamata." Dico appogiandomi a Kirishima.
"A chi lo dici." Dice il rosso a sua volta.

"Forza lasciate la roba nel dormitorio e venite a cena." Ci comunica il nostro professore accolto più che volentieri da noi studenti.

Dopo un bel pasto caldo, possiamo finalmente lavarci e mi sembra una manna in questo momento.
Entro nell'acqua calda e i miei muscoli si distendono immediatamente.

Appoggia la testa su una delle rocce e mi rilasso lasciandomi cullare dal rumore dell'acqua.
"Ci stiamo proprio rilassando eh?" La voce ci Ochako giunge alle mie orecchie e riesco solo a risponderle con un sorriso.

"Direi che ce lo siamo meritare." Dice Mina entrando anche lei in acqua.
"Penso che però questo sarà solo l'inizio di una lunga serie di attività estenuanti." Momo si siede vicino a me appoggiando anche lei la testa sulle pietre.

"Come stai Mei?" Mi chiede Ochako.
Le ragazze si girano tutte a guardarmi.
Dopo "l'incidente" con Shoto in classe non ho più parlato di questa storia.
Gli ho detto di trovare le sue risposte e di mettersi le idee a posto.
Spero solo lo faccia al più presto.

Mi manca.
Non posso mentire.
"Bene. La situazione con lui non è cambiata. Anche se lo vorrei, davvero tanto. E non posso mentire. È stato un bacio meraviglioso ragazze. Quel ragazzo bacia divinamente." Le ragazze sghignazzano alla mia affermazione.

"Ammetto di averti invidiato in quel momento!" Afferma Hagakure.
Mi metto a ridere e le ragazze mi seguono a ruota.
"Però cosa vuoi fare ora?" Mi dice Momo accarezzandomi i capelli.
Mi lascio cullare dalle sue attenzione prima di parlare.

"Aspetterò. Come ho fatto fin ora. Ha bisogno di tempo e sono disposta a darglielo. Ero arrabbiata con lui ma mi rendo conto che non ha senso. Ne ha passate tante e ha solo bisogno di capire quello che prova. Sempre se prova qualcosa per me." Dico arrossendo leggermente.

"Sei proprio stupida se pensi che quel ragazzo non provi nulla per te. Quel bacio era qualcosa e lo sappiamo tutti!" Mina incrocia le braccia al petto convinta delle sue parole.
"L'unico che non ha ancora capito quello che prova è lui perché è chiaro come il sole che ti ama Mei." Ribadisce Mina.

"Concordo con Mina. Vedrai che le cose si risolveranno da sole." Mi dice Kyoka sorridendomi.
"Grazie ragazze."

Sono felice di aver trovato delle amiche su cui contare.

IL GIORNO SEGUENTE
5:30

Farci svegliare a quest'ora è indecente.
Soprattutto quando sei andata a dormire solo tre ore prima per leggere una fanfiction fino a tardi.
Ma era su Bokuto quindi ne è valsa la pena.

Ognuno di noi dovrà allenarsi duramente per poter migliorare le proprie unicità.
Per andare oltre e dare il massimo.

"Takeda." Il professor Aizawa si avvicina a me.
"Professore. Cosa ha in mente per me? Sono pronta a tutto!" Gli dico sbadigliando subito finita la frase.

Diciamo mentalmente pronta.
"Tu dovrai lavorare doppiamente Takeda. Ti allenerai su due fronti. Prima lavoreremo sulla tua telecinesi e poi sulla tua telepatia." Mi inizia a spiegare il professore.
"Iniziamo subito direi!"

Ci inoltriamo nel bosco dove avrà luogo il mio addestramento e dopo aver camminato un po' il professore si ferma.
"Bene. Tu hai sempre spostato oggetti abbastanza piccoli o comunque grandi al massimo come una persona. E non più di due oggetti per volta. Oggi ti allenerai con gli alberi. Voglio che continui a spostarne due o più in contemporanea." Mi spiega Aizawa di fronte a me.

Direi che posso farcela.

Dopo tre ore di addestramento sono morta.
Mi sdraio per terra lasciando cadere i tre alberi che controllavo.
"Hai fatto un ottimo lavoro." Mi dice il mio professore.
Faccio un sorriso mentre riprendo fiato.
Sono riuscita a prendere il controllo di molti alberi, addirittura sradicandolo dalle radici.
Sono fiera del mio lavoro.
"Bene ora dobbiamo solo lavorare sulla tua telepatia. Userò una mente semplice da gestire." Mi dice il professore facendo avanti uno dei miei compagni.

"In che modo la sua mente sarebbe semplice da gestire per me? Ho fallito già una volta con lui." Dico fissando Bakugo che è messo di fronte a me.
"Appunto perché sei già stata nella sua mente sarà più facile. E per gran parte del tempo sei riuscita a gestirlo e a controllarlo. Devi solo evitare che le sue emozioni ti condizionino." Mi spiega Aizawa mettendosi dietro di me.
"Puoi farcela Takeda."

"Odio essere qui." Dice Katsuki alzando gli occhi al cielo.
"Mi devi un favore." Ribadisce non soddisfatto.
Annuisco facendogli segno di stare zitto.
"Quando sei nella sua mente, prova a focalizzare qualcosa nella tua che riesca a calmarti e farti gestire il resto. Devi solo riuscire  a non lasciare che sia la sua mente a prendere il sopravvento sulla tua."

Faccio un bel respiro ascoltando attentamente le parole del mio professore.
Qualcosa che riesca a calmarmi e rilassarmi.. ma cosa?
Una persona?
Un luogo?
O magari un ricordo...

Un bel ricordo...
La mia mente mi riporta indietro di quattro anni.
Era una giornata di mare e io, Shoto e la mia sorellina stavamo giocando con la sabbia.
Shoto era rilassato e felice. I miei genitori ci osservano da sotto l'ombrellone mentre si abbracciavano.
Mia sorella, che all'epoca aveva tre anni, era seduta sulle gambe del mio migliore amico mentre gli buttava un po' di sabbia nei capelli.
Eravamo così felici.

Con questo pensiero fisso nella mia mente, faccio ingresso in quella di Bakugo.
Esattamente come la prima volta, i suoi ricordi mi investono immediatamente.
Come anche i suoi sentimenti.
Mei, concentrati.
Concentrati.

I sorrisi di mia sorella e Shoto riescono a calmarmi.
E in un attimo è come se la mente di Bakugo si svuotasse.
Non sento più la sua rabbia, il suo risentimento.
Faccio un sorriso e mi addentro ulteriormente nella sua mente.

Ci sono riuscita.

A/N

I'M ALIVE!
INDOVINATE CHI È TORNATA?

Non sono mentalmente pronta per ciò che sto per fare accadere.
Non sono pronta a scriverlo!

Però allo stesso tempo non vedo l'ora BAKCONSNA

Come sempre, lasciatemi un voto e commenti per farmi sapere se vi piace.
Adoro tutti i vostri commenti e il vostro sostegno!

Forever and Always - Shoto x OCWhere stories live. Discover now