Ovviamente sono venuta in aereo fino a qua, quindi ho scroccato la macchina di mio zio che sta a Madrid.
Lui è sempre stato un amante di auto e dopo un bel po' si è preso una Porsche. E che Porsche ragazzi.
Andiamo verso le varie auto e ci diamo appuntamento alla festa.

"Cazzo le chiavi" dico non trovando la chiave.
Torno correndo in camera e trovo quella maledetta chiave sul comodino. Quando mai imparerò a preparala prima?
"Testa di cazzo che non sei altro" dico rifacendo le scale per scendere. L'ascensore impiega troppo tempo e io non ho questo lusso in questo momento.

Torno verso la macchina del grande zio Alejandro (sì, nome proprio spagnolo. Più cliché della mia famiglia non c'è nessuno) e vedo che c'è qualcuno vicino alla macchina.
"Chi sei?" la persona non mi risponde e comincio a cagarmi sotto.
"Ti prego non uccidermi, non ho gli occhiali e non ti riconoscerei comunque"
"Sono io Cherie"

Riconoscerei sempre quel nomignolo e quella voce.

"Charles... cosa ci fai qua? Dov'è Charlotte?"
"Lei sta andando verso il luogo della festa e tra poco anche noi"
"Noi?" chiedo parecchio confusa.
"Stavamo per litigare in macchina e non volevamo rovinarci il mood a vicenda. Lei va con Alessia, la signora che mi fa da assistente durante le gare, e io ho detto che vengo con te visto che eri l'unica macchina ancora non partita. Ti dispiace?"
Ci mancava pure questa.
"Tranquillo sali, non posso mica lasciare qua il grande pilota Charles Leclerc" dico ridendo e vedo, credo, un abbozzo di sorriso anche da parte sua.
"Dai muovi il culo principino, abbiamo una festa da animare"
Sale dalla parte del passeggero e io da quella del guidatore. Metto in moto e usciamo dal parcheggio dell'hotel.

Per la prima parte del viaggio, tipo 10 minuti, non diciamo nulla e ascoltiamo la radio, ma poi la mia curiosità sale alle stelle e non riesco a trattenere la bocca.
"Tra te e Charlotte come va?"
"Penso tu lo veda molto bene. Ho la sensazione che Carlos abbiamo aperto bocca con te o sbaglio?"
"Non sbagli... mi ha solo detto che non va molto bene. Prima vi abbiamo sentiti" tento di non dare troppo peso a quello che è successo prima perché non voglio che in qualche modo ci rimanga male.
"Va una merda Andromeda. Ci proviamo entrambi, davvero, ma c'è un blocco da parte mia e ormai anche da parte sua. Lei tenta di mostrarsi forte con te, per esempio, ma dentro so che è confusa. È una ragazza d'oro ma non riesco a darle le giuste attenzioni, così come lei non riesce a darle a me.
Forse siamo al capolinea, ma non lo vogliamo ammettere perché comunque fa male dopo tutto questo tempo lasciarsi. Le voglio un mondo di bene, ma il sentimento sta oscillando a causa di tanti fattori... sono confuso come non mai"
Lo guardo di sfuggita e riesco a percepire il suo sconforto e alla stesso tempo l'impotenza nel fare qualcosa.
Gli prendo una mano e lui ci intreccia le dita.

"Risolverete tutto e, se non ci riuscirete, allora concluderete in maniera civile e da brave persone che siete. Solo ti prego Charles, non abbatterti e non farti condizionare troppo. Abbiamo un mondiale da raggiungere"
"Lo so Cherie lo so" una mano continua a mantenerla intrecciata nella mia e l'altra si gratta gli occhi nervosamente.
"Troverai una soluzione. Siete due persone ragionevoli"
"Io non voglio farle del male... hai visto pure te che è una persona gentile"
"Non puoi controllare le tue emozioni Charles. Ti ho già detto che capirete insieme e non fartene una testa così, ti consumi"
Sento il suo sguardo addosso e devo ringraziare il signore che siamo arrivati. Non ce la farei a parlarne ancora... mi sento un sacco a disagio a parlare di questo per diversi motivi:
1. Charlotte è mia amica e mi sembra di starle sparlando alle spalle.
2. Charles mi fa effetto e non riesco a stare attenta per troppo tempo se ho lui a due centimetri da me che mi tiene la mano.
3. Siamo colleghi e sembra ci sia troppa tensione tra noi due, cosa non buona vedendo le dinamiche.

Scendiamo dall'auto e, ovviamente, il principino mi apre la portiera e aspetta che mi metta i tacchi.
Richiude la portiera alle mie spalle e, prima di entrare realmente nel locale, mi cinge la vita con un braccio, ritrovandoci petto contro petto.
Sposta la testa verso la mia spalla e mi sussurra qualcosa all'orecchio.
"Pensavo fossi bella con il tailleur della sera del contratto, ma con questo vestito tu es magnifique"
"Merci" gli dico sempre sussurrando.

È quasi un momento magico... le luci sono basse, nessuno può vederci e parliamo sussurrando.
La tensione è tanta e sto mettendo tutto il mio autocontrollo per non fare cazzate.
Concentrati Andromeda. Ce la puoi fare.

"Te scomparirai?" Mi chiede dopo un minuto che siamo in questa posizione.
"Perché dovrei?"
"Perché sono un casino e faccio scappare tutti"
"Io ho tempo. Non scappo via"

Ed ecco che sono appena caduta dentro la cazzo di buca.


Angolo autrice
ALLORA SAPPIATE CHE QUESTO E' SOLO L'INIZIO.
Non voglio spaventarvi né nulla, ma la serata è bella lunga eheheh.
Parlando di cose serie, spero che il capitolo vi sia piaciuto e aspetto le vostre congetture giù nei commenti... si accettano anche le cose più strane ahahaha.
A domani signorine❤

Predestinati ||Charles Leclerc||Where stories live. Discover now