Il giovane spalancò la bocca per dire qualcosa ma non emise un suono. Questo fece male. Non voleva nemmeno che la toccasse. Per un attimo si sentì perso.

«Raffaello facciamo come ci dice», gli consigliò il fratello che saggio com'era decise che non era il momento per fare pazzie. Avrebbero escogitato qualcosa e se la sarebbero cavata come sempre.

«Ma...», provò a ribattere l'altro ma ricevette solo un'occhiata di fuoco.

«Forza, camminate», ed in silenzio uscirono da lì.

*****

«Michelangelo fa più piano! Ti ricordo che sei un ninja ma hai la delicatezza di un elefante in una gioielleria», si mise una mano in testa Donatello riprendendolo, dopo che i suoi passi risuonarono per tutto l'ambiente circostante.

Dopo aver girovagato un po', cercando di non essere scoperti, erano riusciti a creare una mappa mentale dell'edificio e adesso stavano percorrendo un corridoio che credevano li avrebbe condotti nella direzione giusta.

O meglio, Donnie lo credeva.

Mikey non aveva fatto altro che lamentarsi per tutto il tempo di avere fame, non ascoltando minimamente le proposte del fratello.

Il piano era quello di andare a controllare i sotterranei.

Avevano pensato che sarebbe stato stupido da parte di Shredder, lasciare Kira in bella vista nell'androne principale, senza un'attenta sorveglianza, quindi l'avevano sicuramente rinchiusa da qualche parte. Avrebbero cominciato a perlustrare il palazzo dal basso, per poi salire.

Le pareti erano come al solito spoglie di qualsiasi decorazione ma la struttura imponente, che ti mozzava il fiato al solo sguardo, bastava per mettere timore a chiunque non era il benvenuto e cercasse di entrare. L'atmosfera aveva mantenuto quella sua particolare caratteristica misteriosa e tetra, capace di risucchiarti se non ti concentravi al massimo.

Dovevano rimanere lucidi.

C'era silenzio, troppo silenzio per i loro gusti. Si percepivano solo i loro respiri e i rumori tipici delle strade della chiassosa New York.

Ancora non avevano intravisto nessuno.

Che strano, di solito il perimetro è circondato.

«Ma siamo sicuri che Kira si trovi qui? Magari l'avranno portata da qualche altra parte», chiese giustamente il più piccolo notando l'assenza di guardie.

Se ci fosse un prigioniero, non dovrebbero controllare che non scappi?

Donatello ci pensò un po' su.

«Può essere, però controlliamo ugualmente», rispose accelerando il passo.

Mikey poteva aver ragione, per la seconda volta nell'arco di poco tempo. Non sapeva se fosse questo fatto a spaventarlo di più o che la ragazza potesse essere veramente in tutt'altro posto.

Continuarono a camminare con i sensi ben in allerta e le armi strette tra le mani.

Sembrava di essere in un labirinto: ogni corridoio principale aveva altrettante diramazioni che portavano in angoli ancora più remoti e il loro unico scopo era quello di depistare il povero sfortunato che era finito in quella rete, facendogli perdere il senso dell'orientamento.

«Secondo te, Leo starà bene?», domandò di punto in bianco il fratellino. Anche se era il più piccolo, si preoccupava allo stesso modo per i suoi fratelli.

Inoltre erano all'oscuro che anche Raph si fosse unito alla festa quindi credevano che Leonardo stesse completamente da solo.

Donnie lo guardò.

TMNT | You saved meWhere stories live. Discover now