14. Maranello (1/2)

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Eravamo in macchina da un po', eravamo partiti con la mia Giulia, dopo aver lasciato le cose di Mattia a casa mia, ma Mattia era estremamente silenzioso e pensieroso, allora gli misi Cantalo per farlo rasserenare e fargli capire che andava tutto bene e che di me si poteva fidare; la canzone gli provocò un lieve sorriso ma appena ebbi modo di incastrare i mei occhi nei suoi li vidi preoccupati e tristi, molto tristi. Avevo anche fame e quindi decisi di fare una sosta al primo Autogrill che incontrammo, un piccolo capannone e non quelli enormi che di solito evito per evitare di firmare autografi e fare infinite foto tutte uguali. Ci fermammo e spensi l'auto, e mi volta a guardare Mattia

C: "Parliamone, so che sei offeso da prima ma ora sei proprio triste, cosa succede?"

M: "Di Antonio mi passa Chri, alla fine non quasi nulla di te è stato solo un colpo duro da incassare, la verità. Però ti ringrazio che hai messo fine alle domande che mi facevo nella testa da quando è successo e quindi ora che le risposte, anche se le averi volute da lui, riesco a chiudere questo capitolo finalmente"

C: "E allora se non è Antonio, cha cosa hai Mattia?"

M: "i commenti Chri..."

C: "speravo non li leggessi...però matti è da mettere in conto questo, dovrai abituarti all'idea di essere sotto i riflettori piccolo"

M: "Chri mi fanno male, ci lotto da una vita, come posso reggere tutto questo? Ho paura Chri..."

C: "Mattia non ti ho mai promesso che sarebbe stato semplice, ma se vuoi possiamo provarci insieme"

M: "lo so Chri, ho anche accettato, ma è difficile, devo abituarmi a non piangere ogni volta che leggo "gay di merda" o "forgio del cazzo" sotto un qualche post, posso farcela credo, ma sarà durissima"

C: "Matti...io ti avevo detto che non sarebbe stato facile, se ti vuoi tirare indietro ora...va bene, ma ti prego, se vuoi farlo, fallo dopo Monaco. Ho bisogno di te..." con un lacrima che gli bagnava quelle guance tempestate di piccoli diamanti marroni che rendevano il viso del moro spettacolare, mi resi conto che lui aveva bisogno di me, mi feci forza e presi il coraggio di dire la verità a Christian

M: "Chri, io sono molto fragile, ma tu pure, le fragilità possiamo curarle insieme, a Monaco vengo con te, ma dobbiamo affrontare anche questo. Insieme possiamo, ma pero ora fammi metabolizzare ancora questa nuova vita che mi si sta presentando" e si baciavano in un modo dolce che fece riscaldare ad entrambi il cuore e bastò ad entrambi per trovarsi e ritrovarsi ancora. Dopo quel bacio partirono di nuovo, in direzione Maranello con il moro che ancora aveva il viso rigato dalle lacrime, scese soprattutto 

Dopo quelle mie parole il biondino si rese conto di come fossi rotto e di come lui in pochi giorni avesse reso felice quel ragazzo, bellissimo anche senza la tuta ma con un mondo dentro indescrivibile. Mattia però mi rendevo conto che non ero stato solo io fisicamente a conquistarlo, erano stati i miei atteggiamenti a conquistarlo, erano stati i miei gesti e quella sensazione di essere libero e sentirsi giusto con me a fianco. Quando sentì il cuore mio andare in mille pezzi allora lui capì che quello che stavamo facendo insieme ora era estremamente strano e assurdo, buttarsi a capofitto in una storia con me, forse non era stata una scelta saggia quella del mio angioletto, forse non stavamo pensando alle conseguenze né io né lui presi dalle nuove emozioni provate, i forse erano mille, ma la certezza di essere importante per Mattia Zenzola poteva rendermi per ora felice, era quello che poi volevo, un po' di serenità ed essere me on un mondo fatto di maschere.

qualche ora prima

Mattia era in bagno e so che aveva chiesto a me di farmi la valigia, ma avevo bisogno di parlare con qualcuno che mi capisse e che non mi abbandonasse alla prima difficoltà seria come facevano tutti, come hanno sempre fatto tutti nella propria vita. Avevo bisogno di qualcuno che mi dicesse che sarebbe andato tutto bene e soprattutto mi capisse, capisse quello che stavo passando e capisse cosa stessi passando, qualcuno che sapevo si fosse nascosto per anni, soffrendo in silenzio e soffrendo senza dire nulla, sfogandosi in macchina e vincendo ogni cosa possibile, ed ora che lui non era più in quel mondo era libero di vivere e di essere se stesso. Presi il telefono e chiamai a Lewis, che nel frattempo aveva anche imparato l'italiano in un modo così perfetto, quasi maniacale, e ringraziai il cielo di quella sua idea perché avevo un estremo bisogno di parlare con lui e lo chiamai, dopo tre squilli rispose

L: "Christian ciao, ti stavo pensando"

C: "Ciao Lewis, lo immaginavo, lo hai saputo anche tu?"

L: "Eh si è ovunque Chri"

C: "Cazzo, mi sa che ho fatto le cose un po' in grande"

L: "Abbastanza Chri, ma sono fiero di te"

C: "Lo so Lewis...lo so..."

L: "Hai fatto ciò che non ho mai avuto il coraggio di fare io: essere me stesso, anche con la mia sessualità, sono stato nascosto 10 anni e ci ho sofferto come un cane, non ho mai ammesso a nessuno chi ero, nessuno lo sapeva, solo mio padre e lui mi ha sempre sostenuto, quello che stai passando è anche colpa mia, ma Christian essere come noi ma in più mulatto sarebbe stato troppo per me. Ma io ci sono e ora che ho avuto il coraggio, ora che tu lo dai a me, saremo insieme dalla stessa parte, perché essere se stessi ed amare chi si vuole, è la cosa migliore del mondo"

C: "Se lo avessi ammesso prima molte cose sarebbero state diverse Lewis, abbiamo perso entrambi molte cose, ma ora che le abbiamo ammesse e fatto venir fuori tutto possiamo rimediare"

L: "Chri sto pensando ad una cosa, ne parliamo dopo Monaco, intanto ci vediamo nel Paddock questo weekend e voglio conoscere quel bonazzo che ti sei scelto"

C: "Ehi placati è mio ed è anche molto impegnato, ora ti saluto Lewis che sento urla in casa e Mattia starà sicuramente litigando con la sua coinquilina"

L: "Ciao bello, sono fiero di te"

C: "Grazie Gigi ti voglio bene"

L: "Anche io"

...ora

Forse Lewis aveva ragione avevo modo di cambiare in meglio le vite dei piloti, delle persone in generale e non vedevo l'ora di poterlo fare a fianco di Matti che ora era con me, a Maranello pronto ad immergersi nel mio mondo e a vivere questa sua nuova avventura.

La velocità dell'amore || zenzonelliWhere stories live. Discover now