13. La verità va affrontata (2/2)

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Avevamo passato di nuovo la notte insieme e dopo quella chiamata ero convinto che Christian sarebbe stato felice di avermi a fianco, quindi mi fidai di lui e di fargli mettere le mani nel mio armadio. Mi fiondai in bagno per fare una doccia alla veloce e iniziai a sentire il dolore della notte appena passata addosso, ero stato di nuovo passivo e io non mi sarei mai abituato abbastanza all'idea di questo scambio di ruolo, però era così semplice farsi amare da Christian che le paure scivolavano via come la schiuma sul mio corpo al passaggio dell'acqua. Finita la doccia uscii dal bagno dove appena fuori la porta trovai Sara.

S: "ti sei tolto di dosso l'odore di cagna in calore? Che schifo Mattia ste cose almeno fatele a casa sua"

M: "Sara ma come ti permetti? non ho fatto niente che non fai anche tu, tu ti comporti da donna facile, ne cambi uno a settimana e ti lamenti se io faccio l'amore in casa mia con il mio fidanzato?"

S: "Mattia io seguo la natura e il naturale essere delle persone, tu sei contro natura"

M: "FINISCILA SARA TANTO LO SO CHE MI ODI PERCHÉ NON TI SCOPEREI MAI, MA ADESSO BASTA SEI INSOSTENIBILE IO ME NE VADO DA QUI, OVUNQUE È MEGLIO DI QUI, DIVIDERE LA CASA CON TE È STATO UN INCUBO, AVERTI AVUTO VICINO PURE, MI HAI QUASI COSTRETTO A SCOPARTI E MI HA PURE MESSO IL VIAGRA NEL BICCHIERE PER FAR SI CHE AVVENISSE, SEI UNA SPORCA ARRIVISTA DEL CAZZO, BASTA TI ODIO E DILLO A TUTTI IN UNIVERSITÀ CHE SONO GAY TANTO NON ME NE FREGA UN CAZZO, È IL MIO RAGAZZO E SE VOGLIO LO SCOPO PURE DAVANTI A TE ORA "

S: "finalmente ci sei arrivato che te ne devi andare Gay del cazzo e no grazie evitami quella scena che mi potrebbe costare lo psicologo, fai le valige TUTTE, prendi i tuoi ridicoli poster incorniciati e VATTENE, liberami di te"

Intanto guardavo Sara con odio e non mi accorsi che Christian era dietro di me ed era diventato uno schermo di rabbia, una rabbia incontenibile, era immobile e non dava segni di vita, avevo paura potesse esplodere da un momento all'altro. Sara era cattiva, Sara era tossica e Mattia non poteva più stare con lei in casa. Christian la guardò come se fosse il veleno più pericoloso di tutti.

C: "Mi fai schifo, davvero, Mattia fa bene a lasciarti sola come un cane e sai una cosa? verrà da me, in una bella villa con piscina e barbecue, sarai tu quella a rimpiangerlo non di lui"

M:"Chri andiamo a prendere tutte le mie cose, pero ora accetto di stare da te"

C: "certo piccolo"

Entrammo in camera e iniziammo a prendere tutte le mie cose, disfare il letto e posare ogni cosa nelle valigie e negli scatoloni che avevo ancora in camera. Christian svuotò il mio armadio e lasciò per ultima la foto, che prese in mano e la mostrò al piccolo

C: "È molto bello lui, non trovi Mattia?"

M: "Dove hai preso questa foto Christian?"

C: "Era nel tuo armadio, ma dimmi un po', quando avevi intenzione di dirmi che il tuo ex è lui?" Mattia sbiancò e non capì più niente, come era possibile che Christian conoscesse il suo ex? Come faceva Christian a sapere chi fosse Antonio? Lui cosa c'entrava con quel ragazzo?

M: "In che senso Chri? Come diamine conosci Antonio tu?"

C: "Mattia io sono pugliese, ricordi?"

M: "si ma lui..."

C: "È uno dei miei migliori amici li, ma non avrei mai pensato fosse il tuo ex, sai è fidanzato con una ragazza da molto tempo"

M: "Stai scherzando vero Chri?"

C: "No Matti hai fatto l'amante allora per tutto quel tempo"

M: "Come l'amante...lui ha sempre detto che ero l'unico...Chri non prendermi più in giro per favore dimmi che non è vero..."

C: "Si Mattia, l'amante...e anche di una persona che io conoscevo bene e fidanzato con Aurora una delle mie migliori amiche"

M: ", Christian finiscila di dirmi questo, per favore non posso reggere questo, sono ferito, è per colpa sua se sono scappato"

C: "Matti, per favore non prenderla male, è solo la verità"

M: "Ok Chri, adesso andiamo"

Il biondo però rimase di sasso e non seppe più nemmeno cosa pensare, guardo Christian con due occhi gonfi e spalancati, il cuore spezzato di nuovo e il suo passato di nuovo alle sue spalle. Cercò il riccio con lo sguardo e lo guardò come se fosse l'unica cosa che potesse far ripartire il suo cuore e la sua anima, ma era lo stesso ragazzo che non aveva avuto nessuna remura nel raccontargli questa cosa quindi prese coraggio, gli si avvicinò e lo abbracciò, ma in quell'abbraccio una piccola parte di Mattia pensò se si dovesse fidare del tutto di Christian.

Uscirono di casa e caricarono i bagagli, non cambiarono macchina, non ci riuscirono perché il biondo comunque aveva deciso che quella non era più casa sua ma non sapeva se andare a vivere sul serio con Christian subito o meno.
Mentre erano in macchina entrai sui social che usavo spessissimo e lessi una miriade di commenti sulle foto rubate a me e Christian, mi soffermai su dei commenti, perché mi fece scoppiare a piangere e capii che forse quella vita sotto i riflettori non faceva per me o dovevo iniziare da abituarmi al giudizio degli altri.

"i froci non devono correre in F1, è uno sport da maschi"
"voi due non potete esistere"
"la Ferrari è per veri uomini, vattene in RedBull"

E poi l'ultimo rivolto a me

"farai una brutta fine se non vince"

Tutto questo avrei potuto sopportarlo? ne dovevamo parlare con Christian e dopo la discussione non era il momento adatto.

La velocità dell'amore || zenzonelliWhere stories live. Discover now