15. Maranello (2/2)

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Eravamo arrivati a Maranello, avevamo varcato quel cancello in macchina e poi appena scesi dalla macchina la sua mano avvolta nella mia, come se fossimo una cosa sola, varcava quell'enorme porta di vetro che spiccava al centro dell'edificio rosso come la sua macchina e soprattutto come le mie guance in quel momento; ero nel suo mondo, ero sul suo post di lavoro, ancora una volta avevo scelto di far del bene agli altri e mettere da parte le mie paranoie, ma tremavo e pensavo solo a quanto questa cosa per me era insostenibile, però avevo Chri li, che cercava di sollevarmi e dirmi va tutto bene. Ero insicuro e non sapevo se fossi pronto a quello. Appena entrati nell'edificio però il moro mi girò verso di lui e mi parlò

C: "Mattia guardami"

M: "Che c'è Chri"

C: "Lo vedo che sei preso da mille paranoie, ma fai buon viso a cattivo gioco per questa settimana, dopo Monaco ne parliamo, stammi vicino"

M: "Ho paura Chri, paura di essere sotto i riflettori e che mi inizino ad odiare"

C: "Matti non te lo nascondo questo rischio, ma io ero stato chiaro, sei venuto fino a qui, sei sul mio posto di lavoro, perché ora fai così?"

M: "I commenti Chri..."

C: "Ci saranno sempre Mattia, hai vissuto con Sara per mesi ed ora ti spaventi per questo?"

M: "Hai ragione, però possono leggerli i miei..."

C: "Matti per favore, provaci almeno, se poi non va, dopo Monaco si chiuderemo, ma almeno per questo weekend provaci. Ho paura di questa gara, è un circuito che mi ha solo portato dolore, mai gioie, ho bisogno di te"

M: "Va bene, però ecco rimaniamo nascosti il più possibile, io sarò nell'ombra nel BOX ma sarò con te, promesso"

C: "Matti è compromesso quello che mi chiedi?"

M: "Si"

C: "Ma la sera posso tornare da te?"

M: "Si"

C: "Un po' di entusiasmo Matti eh, evviva..." 

M: "Hai ragione Chri, sono solo nel panico però..."

C: "Vuoi calmarti in qualche modo?"

M: "Conosci un buon modo per calmarmi?"

C: "Quello di questi giorni direi..."

M: "Chri siamo nell'atrio dell'azienda in cui lavori, ti sembra il momento?"

C: "No hai ragione, in teoria non è il momento per prenderti nell'atrio visto che siamo in pieno giorno, ma tu devi assolutamente capire che sei mio, che i commenti non valgono niente e che tu sei più forte di loro, se farti proposte imbarazzanti davanti a tutti serve, io continuo"

M: "Christian smettila, piuttosto dimmi che devo fare io e soprattutto che ci faccio qui, visto che io non so niente di meccanica o cose varie, che devo fare qui due giorni?"

 C: "Matti tu intanto vieni con me che devo farti conoscere Alessandro, poi mentre io sarò al simulatore ti fai un giro in azienda, ti vedi il museo e ti puoi anche allenare se vuoi, abbiamo una palestra e una mini sala dove puoi ballare. Poi stasera andiamo a cena fuori con Sainz e la sua ragazza, magari andate d'accordo e state domani insieme a fare shopping"

M: "e con quali soldi io dovrei fare shopping Chri?" 

C: "con i miei scemetto"

M: "non voglio Chri"

C: "Si invece sei il mio principe, è mio compito proteggerti e viziarti"

M: "Chri..."

C: "Silenzio Mattia, è ciò che ti meriti, ora andiamo a ritirare il pass e la maglia dell'azienda da Angela, così potrai accedere ovunque senza che ti chiedano nulla"

M: " Chri non è obbligatorio davvero, mi giro Maranello in caso"

C: "Zitto e andiamo"

M: "Ok"

Si avvicinano alla reception dove una ragazza li accolse con un sorriso perfetto e con gli occhi lucidi e di un verde acqua impressionante. Christian la salutò con un gesto della mano e un sorriso smagliante, lei era emozionata e credo molto felice nel vedere il pilota sereno; avevo la sensazione che tutti li dentro conoscessero la verità su Christian

C: "Ciao Angy lui è Mattia, bello vero? è quello delle foto di Webbho ieri"

Ang: "Ciao Mattia piacere Angela, sei davvero molto bello e quelle foto non ti rendevano giustizia"

M: "Piacere mio..." e avvampai come un peperone perché tutte quelle persone li sapevano di me e tutti sapevano chi fossi, sero in totale imbarazzo e me ne accorsi da Christian che scoppiò a ridere di gusto per poi riprendere fiato e riprendere la parola e in mano la situazione di quell'incontro.

C: "Io te lo avevo detto che era P E R F E T T O, anche ora che è paonazzo e rosso come un peperone"

Ang: "Matti vieni qui, allora i dati tuoi ce li ha forniti Christian e qui trovi il pass, il badge elettronico, la polo e la t-shirt aziendale" il biondino fissò perplesso le due maglie che gli stava porgendo la ragazza della reception, poi guardò la sua maglia e divenne rosso come le maglie che stringeva tra le mani e abbassò la testa assorto in 300 domande. Non era all'altezza quella t-shirt?? Era troppo banale per quel posto? o peggio ancora: puzzava? Christian che si accorse di tutto scoppiò in una risata fragorosa che coinvolse anche Angela della reception.

M: "Che c'è Christian? Perché ridi? ma poi che cosa dovrei farci con queste maglie?" Christian lo guardò e si calmò, poi sorrise, sorrise in un modo tenero alla vista della faccia del suo ragazzo in evidente imbarazzo, gli si avvicinò e lo strinse a sé in un abbraccio dolce e allo stesso tempo che profumava di casa. Erano ore che i due non si toccavano in quel modo, anzi il pilota temeva di averlo perso per sempre dopo la storia di Antonio.

C: "Sei bellissimo Matti" gli sussurrò il moro "inoltre profumi d'amore ed è quello che mi basta, ora va a mettere una delle due magliette e poi ci vediamo nella sala dei simulatori, li ci aspetta Alessandro, abbiamo da fare un po' di cose e ti voglio far vedere e conoscere a pieno il mio mondo"

Mattia alzò la testa e fissò quel ragazzo negli occhi e incastrò le sue labbra con quelle del più grande in un bacio a stampo leggerissimo ma che sapeva di passi verso il loro riavvicinamento.

C: "Sembrerò uno stupido ora Matti, ma te lo voglio dire: sei la mia Piccola Stella"

M: "Chri..."

C: "Shhhh vai a cambiarti adesso, ti aspetto"

E Christian si allontanò da quelle braccia sicuro di aver fatto la scelta giusta.


La velocità dell'amore || zenzonelliNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ