6. Per me sei troppo parte 2

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Avevo un amico che aveva scritto una canzone non molto famosa ma che io ascoltavo in loop Per me sei troppo e nel vedere quel posto solo per noi mi veniva in mente il testo, soprattutto mi si erano fissate in testa le prime due strofe della canzone di Marco, le più adatte a tutta questa situazione surreale che stavo vivendo. Quel posto solo per noi, quel locale vuoto con i camerieri e la cucina impegnati a realizzare ogni nostra richiesta, ogni cosa che io volessi e poi Christian li che mi stava offrendo il suo cuore su un piatto d'argento ma io mi sentivo davvero di troppo.

Io non ho soldi, per comprarti un aeroplano Io non ho soldi, ma un cartello nella mano 

Io era vero non avevo niente, riuscivo a studiare alla cattolica grazie ad una borsa di studio vinta con le mie forze, avevo una coinquilina che non era nemmeno felice di dividere la casa con me, casa trovata all'ultimo quando purtroppo non avevo un alloggio nel campus universitario. Avevo la mia stanzetta e la mia intelligenza, avevo la danza e i miei libri, avevo me stesso e nient'altro. Ma lui voleva me e io non riuscivo a capire come mai quel ragazzo, che avrebbe potuto magari fare coppia con qualcuno molto più bello e importante di me, aveva scelto me. Christian Stefanelli aveva scelto me.

C:" Matti se non ti dispiace ho già deciso anche il menù, ti piace la carne?"

M:"Si si mangio tutto nei limiti del sano Chri!"

C:"si immaginavo, tranquillo non siamo al Mc, siamo in un posto di fiducia, il posto in cui venivo con i miei e mia sorella, un posto anche speciale perché qui ho chiesto ai miei di iniziare a correre con i kart a 3 anni e loro me lo raccontano sempre..." poi si alzò in piedi e venne verso di me, era bellissimo, mi mancava il fiato e non riuscivo a capirci più nulla perchè quelle iridi si incastrarono nelle mie chiedendomi la mano "...matti prendi la mia mano" la presi "alzati" e mi alzai" mi porto verso un muro dove capeggiava una foto "questo è anche il posto in cui ho firmato con la Ferrari e ho fatto coming out con i miei genitori, pensavo che essere gay e pilota ormai poteva essere normale, ma quella sera me la ricordo bene. "Christian portati una finta fidanzata ai box, serve per la tua immagine perché non si è mai parlato di omosessualità nel paddock fino a poco fa, ci sono stati piloti gay ma sono rimasti sempre nell'ombra, un mondo così maschilista non è pronto ancora, come non lo è pronto per una donna in una delle scuderie. Mi dispiace chiederti di nasconderti e spero capirai, è l'unica vera condizione che hai con noi" mi disse Alessandro, uno dei manager Ferrari, prima di farmi incontrare con Mattia Binotto, su quel tavolo" e wow indicò il punto esatto del NOSTRO tavolo "e firmare il contratto, io dissi si lo scorso anno, ma credimi Matti sono infelice, può sembrare assurdo ma sono davvero infelice, ho bisogno di essere felice e aspettavo di incontrarti da un po'..."

Persi il lume della ragione dopo l'ultima fare aspettavo di incontrarti da in po'...come faceva a conoscermi? come sapeva che io non fossi etero? cosa mi nascondeva?

M:"Chri...mi dispiace...ma in che senso mi stavi aspettando?"

C:"Non ti rivelo tutto ora Zenzola, immagazzina le cose che sai intanto, a tempo debito, passo dopo passo saprai quello che serve, ora mangiamo?"

M:" Ma io sono curioso chri, mi dici ti stavo aspettando e poi non continui, dai riti prego..."

C:"Scoprirai tutto a tempo debito Matti!" poi chiamò il cameriere e  gli disse che potevamo iniziare a mangiare. 

M:" Chri posso farti una domanda?" 

C:"Dimmi biondino"

M:"Mi porti a vedere una pista che non sia quella di Monza? a quella so che ci sarò, ma ne vorrei vedere un'altra, non sono mai nemmeno stato fuori dall'Italia, non che tu sei costretto eh, ma mi piacerebbe vedere quelle piste che amo tanto tipo Monaco o Baku, le piste cittadine che sono quelle che fanno vedere la città, mi emozionano tanto tanto. O se non puoi portarmi, mi accontento di Monza, però ecco è quello che mi piacerebbe!"

C:"Vuoi venire a Monaco tra 10 giorni quindi, confermami ora allora "Mattia Zenzola vuoi tu venire al GP di Monaco con me?" Si o no, adesso e indietro non si torna" rimasi ao bocca aperta e non riuscivo a parlare, ero fuori di me dall'emozione e mi sembrava di vivere in un sogno, un sogno bellissimo e non riuscivo a parlare.

C:" Allora? me lo hai chiesto matti, vieni o no?"

M:"Il ballo chri, come faccio, devo organizzarmi, cioè..."

C"per il ballo ci penso io, tu dimmi, poi non te lo chiedo più: vieni o no?"

M:"Si vengo con te a Monaco Christian Stefanelli"

C:"Non potevi fare scelta migliore Mattia Zenzola"

Mangiammo tra risate e chiacchere e mi disse che le sorprese per me non erano finite ancora, guardai l'ora e mi preoccupai per la mia lezione di ballo

M:"Chri ho lezione di danza!"
C:" ora andiamo piccolo, promesso non fai tardi"

Ma non sapevo ancora che quel pomeriggio avrei scoperto una la risposta alla mia domanda sul perché mi stava aspettando.

La velocità dell'amore || zenzonelliWhere stories live. Discover now