9. Eros

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Quel samba lo aveva eccitato e Christian non riusciva più a pensare ad se non a quello che stava per succedere sotto la doccia. Me ne accorsi perché lui mi guardò per tutta la mia lezione con lo sguardo luccicante e pieno di malizia. Dopo Cantalo ballai Boca e li pure vidi il cervello del ricciolino andare in palla ed eccitarsi quando poi finii il mio tempo a lezione successe qualcosa di inaspettato

Anna:" Christian fai vedere a Mattia come balli tu dai, fai quel pezzo che ti piace tanto"
C:"Ego o That's what i like?"
Anna:" Falle tutte e due Chri, facciamo giudicare a Mattia"
E lui ballò e dio era divino, Ego era l'esaltazione del suo dolore e delle sue sofferenze e invece l'altra era erotismo e passione, sensualità e SESSO. O meglio Eros e mentre ballava mi venne in mente la definizione di Eros secondo Plotino.

Eros è l'occhio del desiderio che permette all'amante di vedere l'oggetto desiderato, correndo egli stesso per primo dinanzi e riempiendosi di questa visione ancor prima di aver dato all'amante la facoltà di vedere col suo organo.

Era così che mi sentivo di fronte a Christian che muoveva il suo corpo su quelle note di hip hop e non pensavo fosse così bravo, non pensavo fosse così talentoso anche nella danza, certo aveva tutta la famiglia che ballava, ma lui aveva qualcosa in più che non si trova spesso: la fame e la voglia di esprimere se stesso. Aveva la fame di emergere e aveva quel luccichio negli occhi che solo chi vuole vivere ballando ha. Ma perchè allora scegliere la F1? Perchè scegliere uno sport che non accetta la sua sessualità? Perchè non la danza? Quel modern contaminato era stato pazzesco, quella coreografia di hip hop era leggera e allo stesso tempo virile, era un talento e non capivo perché lui avesse rinunciato. Mi promisi di chiedergli il perchè. 

Finito allenamento salutammo mamma Anna e ci buttammo sotto le docce nello spogliatoio, era bellissimo nudo, feci una fatica immane a trattenermi anche se l'accenno della mia erezione era piuttosto notevole e lui divenne rosso. Si avvicinò, anche lui con un principio di eccitazione, e mi accarezzò il viso con un sorriso che mi fece perdere un battito e credo che anche lui se ne accorse.

C:" Sei bravissimo Matti, tu dovresti vivere di questo e non perdere tempo con quella robaccia"
M:" Amo ballare e amo la filosofia, mi rendono libero e mi hanno aiutato ad accettare me stesso Chri, anche tu dovresti pensare alla danza, sei un talento"
C:" La danza è uno sfogo al F1 il mio lavoro"

Non avevo il coraggio di fargli la domanda che avevo in mente e quindi risposi solamente con in leggero bacio sulle sue labbra ed uscimmo dall doccia, ci rivestimmo in silenzio e poco dopo uscimmo dagli spogliatoi mano per mano, questa cosa mi piaceva troppo. Ci mettemmo in macchina e pensavo mi stesse riportando a casa e invece prese la via di casa sua, sapevo che da li a poco sarebbe successo e quindi gli chiesi malizioso

M:" Chri, quindi a casa tua mi puoi dire se ti piaceva quell'assaggio avuto sotto la doccia.."
C:" Matti io ti proporrei una cosa...Una tu e una io, cosa ne dici?"
M:" Cioè vuoi essere anche attivo? io non sono mai stato passivo..."
C:" Io sono entrambi matti, però se non vuoi prendimi tutto bimbo"
M:" No Chri, non è che non ho voglia, non sono mai stato passivo"
C:" Se ti fidi di me vedrai che ti piacerà ugualmente"
M:" Mmh, ok"

Arrivati a casa sua parcheggió la macchina nel vialetto e andammo subito dentro casa, era una villa a due piani con una piscina sul retro e un piccolo angolo barbecue con un tavolo sotto un gazebo. La casa era stra moderna e arredata in modo impeccabile, ogni angolo urlava il suo nome ed era bellissima.

C:" Benvenuto a casa bimbo, ti piace?"
M:" Casa tua?? si è bellissima"
C:" Mia si ma da oggi anche tua, quando vuoi"
M:" Chri...smettila o poi mi innamoro entro stasera"
C:" Allora continuo Zenzola così non ti perdo"

E lo baciò in modo dolce, quasi come a dire che il loro nido era li, gli prese la mano e lo portò in camera sua dove capeggiava un king size al centro della camera, con delle lenzuola semplici ma bellissime. Iniziarono a baciarsi e si lasciarono prendere dalla passione e si spogliarono e restarono in boxer. Si staccarono e si guardarono negli occhi e il ricciolino iniziò a parlare.

C:" Matti, sei sicuro di provare? non voglio solo scopare, voglio amarti come meriti"
M:" Chri...ho paura...però credo che posso fidarmi di te"

E si baciarono di nuovo, si tolsero i boxer e si sdraiarono sul letto, non ebbero bisogno di preliminari o altro, si guardarono negli occhi per capire che quella prima volta, doveva essere così: perfetta sotto ogni aspetto per loro due, per sperimentare il sesso c'era tempo, per iniziare ad amarsi no. Christian prese una boccetta di lubrificante al cocco e vaniglia dal comodino e ne mise una generosa quantità sulle dita e sul suo ano per prepararlo al meglio

M:" Chri...fai piano..."
C:" Abbiamo tutto il tempo del mondo Matti, se non te la senti smettiamo"
M:" Lo voglio Chri, ho solo paura"
C:" Fidati di me piccolo"

E dopo quella frase Christian iniziò a preparare Mattia, inserì prima un dito, poi un secondo e poi un terzo, cercando di prepararlo bene e non fargli male, era strettissimo e lui stava impazzendo voleva fare suo quel bambino sotto di se. Poi trovò la prostata ed emise un gemito e un "Chriii" e il moro impazzì e gli chiese
C:" Sei pronto?"
M:" Si Chri vai"

E il ricciolino tolse le dita e iniziò a penetrarlo con dolcezza anche se urlò un flebile "Ahi chri..."
C:" Piccolo vado piano"
M:" continua Chri"
E iniziò a muoversi e quando gli urli divennero gemiti di piacere li so goderono entrambi il momento, i loro corpi a contatto, i loro respiri intrecciati e i loro battiti del cuore sincronizzati. Si amarono per la prima volta, si amaro con tutto il loro corpo, ma anche con la mente e con il cuore e da li capirono che non avrebbero più potuto fare a meno l'uno dell'altro.

Mattia venne tra i loro corpi e Christian venne dentro di sé nel preservativo. Stanchi e pieni di amore e lussuria, data dal momento, si pulirono e senza rivestirsi si stesero uno a fianco all'altro. Erano sicuri di loro stessi e di ciò che erano diventati. Ma Mattia si rese conto che quel discorso sul loro essere coppia doveva essere affrontato: il paddock lo aspettava e lui voleva essere pronto.

La velocità dell'amore || zenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora